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*AUTUNNO-INVERNO 2023/24 : EL NINO RULEZ

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Nonno_rodano

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sui ghiacci artici avevo trovato una correlazione, in pratica la correlazione tra il massimo raggiunto fine inverno e il successivo minimo raggiunto alla fine dell'estate successiva è maggiore di quella tra minimo raggiunto a fine estate e massimo raggiunto a fine inverno successivo

tradotto, si potrebbe pensare che il principale responsabile della perdita di ghiacci siano massimi invernali più bassi, i quali sappiamo essere favoriti da un VP più forte e una NAO più positiva nel corso dell'inverno.
Ovviamente c'è anche un contributo estivo, ma forse un po' meno importante di quanto si possa credere.

Questo chiaramente non cambia niente in termini generali, poichè anche un VP invernale più forte è frutto del contesto in cui ci troviamo.
Ad esempio quest'anno al momento abbiamo la più alta estensione dei ghiacci degli ultimi anni a fine gennaio. Se ciò verrà confermato sarebbe lecito attendersi un minimo a settembre leggermente più alto degli anni recenti. Vedremo
 

setra85

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sui ghiacci artici avevo trovato una correlazione, in pratica la correlazione tra il massimo raggiunto fine inverno e il successivo minimo raggiunto alla fine dell'estate successiva è maggiore di quella tra minimo raggiunto a fine estate e massimo raggiunto a fine inverno successivo

tradotto, si potrebbe pensare che il principale responsabile della perdita di ghiacci siano massimi invernali più bassi, i quali sappiamo essere favoriti da un VP più forte e una NAO più positiva nel corso dell'inverno.
Ovviamente c'è anche un contributo estivo, ma forse un po' meno importante di quanto si possa credere.

Questo chiaramente non cambia niente in termini generali, poichè anche un VP invernale più forte è frutto del contesto in cui ci troviamo.
Ad esempio quest'anno al momento abbiamo la più alta estensione dei ghiacci degli ultimi anni a fine gennaio. Se ciò verrà confermato sarebbe lecito attendersi un minimo a settembre leggermente più alto degli anni recenti. Vedremo

Ti sei dimenticato che i mari ricoprono il 71% della superficie terrestre e anche se non lo vediamo ( viviamo nei continenti noi esseri umani ) comandano quanto a effetti

 

granneve

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Dai che tra il 7 ed il 10 grosse novità, s'inizia con aria artica nord atlantica e poi dopo metà mese anche continentale. Magari segnamo un gol su rigore, su azione in fuorigioco dopo 5 minuti di recupero del 2° tempo supplementare 😁
Dai che stai un po' esagerando.. Sarebbe azione invernale in pieno inverno, anzi in inverno maturo, come sempre più spesso sta accadendo.. Ribadiscop,
Una madden che si arena i fase 7, stando a ECM, vorrebbe dire un sostanziale contesto barico ibrido, senza particolari influenze perturbanti, comunque con qualche movimento talora umido, talora anche freddino. Ma il dato che non mi piace di stamani è sempre quello index con AO e NAO dati in aumento e sopra media e PNA negativo dal 6/7 febbraio e verso inizio seconda decade.. E' la prima volta che i forecasts ECMWF invertono al tendenza, portando in positivo AO e NAO, in negativo il PNA. Spero sia una proiezione temporanea, perchè se prende piede questa tendenza siamo fottuti....
 

luca_mo

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Dai che stai un po' esagerando.. Sarebbe azione invernale in pieno inverno, anzi in inverno maturo, come sempre più spesso sta accadendo.. Ribadiscop,

Una madden che si arena i fase 7, stando a ECM, vorrebbe dire un sostanziale contesto barico ibrido, senza particolari influenze perturbanti, comunque con qualche movimento talora umido, talora anche freddino. Ma il dato che non mi piace di stamani è sempre quello index con AO e NAO dati in aumento e sopra media e PNA negativo dal 6/7 febbraio e verso inizio seconda decade.. E' la prima volta che i forecasts ECMWF invertono al tendenza, portando in positivo AO e NAO, in negativo il PNA. Spero sia una proiezione temporanea, perchè se prende piede questa tendenza siamo fottuti....
Forse prima di sbilanciarsi nel proclamare l'arrivo di un'ondata di freddo storica occorreva aspettare un po'
 

Luca Orlando

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Ti sei dimenticato che i mari ricoprono il 71% della superficie terrestre e anche se non lo vediamo ( viviamo nei continenti noi esseri umani ) comandano quanto a effetti

Ovviamente l'AMO è l'indice multidecadale predittivo più importante che abbiamo, riguardo alle variabilità delle condizioni marine Atlantiche e della sua influenza diretta sull'Artico.
È come l'importanza del sangue per il corpo umano nelle sue variabilità termodinamiche e fisiche.

E poi ci sono le varie sottoparti che localizzano ad aree diverse mini oscillazioni, contraddistinti dagli indici descrittivi troposferici di pertinenza oceanica, NAO ed EA rispettivamente alla parte Atlantica.
Questi ultimi rispetto all'AMO hanno più variabilità e influenza diretta, nell'arco di un Trend ad oscillazioni decadali, perché riguardano più direttamente lo stato di pressione barica, soprastante i livelli marini, per una più rapida fluttuazione correlata alle varie fasi di anomalie SST.

Ovviamente l'Oscillazione Artica(AO), come per gli altri 2 indici descrittivi di sopra, anch'essa è una diretta variabile come conseguenza alle fluttuazioni degli stati di variabilità delle anomalie tra le termodinamicita' marine e la più o meno copertura nevosa e dei ghiacci marini. Per cui è un indice più influente e pertinente alle stagioni Autunnali, Invernali e Primaverili.

Le condizioni di variabilità dell'AMO in tutto questo, diventano preponderanti e determinanti, al fine di modulare con più influenza le varie fluttuazioni e oscillazioni dirette, dell'atmosfera soprastante ai mari interessati, con l'osservazione appunto degli Indici Troposferici descrittivi.

Dunque, è importante ossevare le oscillazioni e fluttuazioni nel tempo dei vari indici, ma pur sempre con un ragguardevole occhio d'interesse allo stato dell'Oscillazione Multidecadale pertinente e di riferimento.

Lo stato dell'Artico va in diretta correlazione a queste oscillazioni, che comprendono tutto un intero sistema di interconnessione tra variabili atmosferiche e Oceaniche in diretto rapporto tra di loro.
Una modulazione di intreccio termodinamico che bilancia i rapporti di densità e di temperatura tra i mari e l'atmosfera, attraverso l'umidità prodotta durante gli scambi di calore e rilascio di energie.

L'AMO index governa lo status delle fluttuazioni degli indici Troposferici Atlantici e delle condizioni generali di salute dei ghiacci marini.

Certamente in una oscillazione o fluttuazione negativa dell'AMO, avremmo avuto più correlazioni tra Stato Ottimale dei Ghiacci e copertura nevosa, in rapporto ad uno status di AO e NAO ed EA con tendenza alla medie negative.

Ad oggi purtroppo, l'AMO index è ancora in un Trend di fluttuazione ed oscillazione positiva.. per cui dovremmo ogni tanto sperare nel solo lavoro di sporadiche fluttuazioni negative degli indici Troposferici Atlantici, cogliere quel fortuito schema o Pattern che ci condizioni direttamente in una estrema variabilità termodinamica, per fasi più o meno brevi ma sufficienti a garantire azioni Invernali, anche di rilievo, seppur di minima durata, o magari un contesto più prolungato di normalità climatica della media stagionale.

Quindi si, l'indice NAO seppur non un Predictors, in questi casi di minime oscillazioni legate allo status dei ghiacci marini artici, tra minimo e massimo di estensione, in un Trend comunque negativo per la crisi climatica attuale, guardacaso in concomitanza con un Trend di Oscillazione positiva dell'AMO.. può diventare di rilevante importanza in termini di affidabilità ad una fase stagionale, racchiusa tra pochi e singoli episodi, fondamentali per un periodo invernale ottimale, ovviando ad una più grande attesa nel rientro in oscillazione negativa dell'AMO index.
 

Alessandro669

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Io continuo ad andare avanti con la mia idea di una buona sé non ottima fase invernale tra 15/20 febbraio.. come abbiamo detto i massimi di anomalia positiva dovrebbero lentamente spostarsi su atl e puntare verso gb e scand successivamente. Io mi aspetto una azione da prima artica e poi in chiusura continentale nelle date citate sopra. I regimi sembrano dirci proprio questo ovvero fase NAO positiva che viene vista finire proprio verso al fine della prima decade di febbraio e lasciar posto ad azioni di blocco , NAO negativa.. occhio perché secondo me ci giochiamo una bella botta artica stavolta
 

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Luca Orlando

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Si, certamente andremo in contro ad un 3° e più probabile tentativo.. ma speravo arrivasse prima.. il periodo inquadrato dovrebbe essere la seconda metà di Febbraio. Anche se.. in seconda decade, non escluderei un ulteriore tentativo anticipato, per via del solito passaggio tra l'Oscillazione dei Pattern AD.. comunque, SH in nuovo rinforzo e indici in nuova inversione di tendenza..

nao.gefs.sprd2.png

ao.gefs.sprd2.png


.. questa volta con un andamento più contenuto e poco estremizzante verso valori negativi.
Una NAO neutrale/lievemente negativa si presta più con desiderio, se poi anche l'AO si mostrerebbe a sua volta tendente ad una moderata negatività. Senza troppi eccessi o estremismi.

E poi il PNA combinato alla NAO, lo sappiamo tutti che si preferisce positivo.. e che quindi rimanga tale, senza che inverta il suo attuale stato..

pna.gefs.sprd2.png


Per ciò che riguarda l'indice EA, purtroppo siamo ancora in balia tra una fase di Oscillazione neutrale/positiva e sporadiche fluttuazioni negative per via di un buon Tripolo negativo Atl.. per cui, per il momento dal settore Sudest Atlantico, non avremo ancora quel maggiore contributo dell'onda Atlantica, in seno ad una forzante troposferica, che spinga con ottima radice altopressoria, l'eventuale onda dinamica scaturita dallo spostamento degli alti GPT pressori in sede Azzorriana..

ea.timeseries.gif

cdas-sflux_ssta_atl_1.png


Praticamente, tra un AMO index ancora mediamente positivo ed un EA mediamente neutrale/lievemente positivo.. le nostre poche e piccole chance, sono totalmente riposte nell'azione troposferica di massimo treno d'onda, coadiuvate ancora una volta dallo schema combinato tra NAO/AO/PNA e Nino/MJO.. un WR con Pattern Emisferico deficitario e molto labile e facilmente scardinabile, dalle ancora forti Anomalie Oceaniche.
 

granneve

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Forse prima di sbilanciarsi nel proclamare l'arrivo di un'ondata di freddo storica occorreva aspettare un po'
Vuoi mettere 25/30 giorni di inverno ( seconda parte di febbraio e prima di marzo) e invece 25/30 gg meno 7.. sarebbe una grave perdita.. :p :p Tuttavia, occhio sempre agli index a più stretto giro. Se vuoi sbilanciarti su una tendenza nel lungo termine non puoi aspettare, la devi fare e basta sulla base delle indicazioni che hai. Se aspetti non è più una tendenza mensile, ma diviene una normale previsione su base dati deterministici a 3/5 giorni. Dunque, la tendenza resta valida, poi, però, bisogna avere la consapevolezza che i dati via via diventano più precisi e, dunque, ci si deve adeguare progressivamente a essi, vagliando se la tendenza prospettata può essere decurtata nella durata, anticipata, posticipata o anche annullata.. Questo è l'approccio.
 
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tifernate

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Dai che stai un po' esagerando.. Sarebbe azione invernale in pieno inverno, anzi in inverno maturo, come sempre più spesso sta accadendo.. Ribadiscop,

Una madden che si arena i fase 7, stando a ECM, vorrebbe dire un sostanziale contesto barico ibrido, senza particolari influenze perturbanti, comunque con qualche movimento talora umido, talora anche freddino. Ma il dato che non mi piace di stamani è sempre quello index con AO e NAO dati in aumento e sopra media e PNA negativo dal 6/7 febbraio e verso inizio seconda decade.. E' la prima volta che i forecasts ECMWF invertono al tendenza, portando in positivo AO e NAO, in negativo il PNA. Spero sia una proiezione temporanea, perchè se prende piede questa tendenza siamo fottuti....
Le prime due righe è come spero e non è un'ipotesi peregrina, le altre due righe sono evidentemente una battuta.
Per il resto gl'induci sono sempre abituata a leggeri inseriti in una più lunga sequenza temporale e logica, non sono un + od un meno che cambiano tutto in 2 secondi.
Sulla fase 7 la pensi diversamente, tra l'altro con corrispondenza abbastanza alta in febbraio.
 

setra85

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Ovviamente l'AMO è l'indice multidecadale predittivo più importante che abbiamo, riguardo alle variabilità delle condizioni marine Atlantiche e della sua influenza diretta sull'Artico.
È come l'importanza del sangue per il corpo umano nelle sue variabilità termodinamiche e fisiche.

E poi ci sono le varie sottoparti che localizzano ad aree diverse mini oscillazioni, contraddistinti dagli indici descrittivi troposferici di pertinenza oceanica, NAO ed EA rispettivamente alla parte Atlantica.
Questi ultimi rispetto all'AMO hanno più variabilità e influenza diretta, nell'arco di un Trend ad oscillazioni decadali, perché riguardano più direttamente lo stato di pressione barica, soprastante i livelli marini, per una più rapida fluttuazione correlata alle varie fasi di anomalie SST.

Ovviamente l'Oscillazione Artica(AO), come per gli altri 2 indici descrittivi di sopra, anch'essa è una diretta variabile come conseguenza alle fluttuazioni degli stati di variabilità delle anomalie tra le termodinamicita' marine e la più o meno copertura nevosa e dei ghiacci marini. Per cui è un indice più influente e pertinente alle stagioni Autunnali, Invernali e Primaverili.

Le condizioni di variabilità dell'AMO in tutto questo, diventano preponderanti e determinanti, al fine di modulare con più influenza le varie fluttuazioni e oscillazioni dirette, dell'atmosfera soprastante ai mari interessati, con l'osservazione appunto degli Indici Troposferici descrittivi.

Dunque, è importante ossevare le oscillazioni e fluttuazioni nel tempo dei vari indici, ma pur sempre con un ragguardevole occhio d'interesse allo stato dell'Oscillazione Multidecadale pertinente e di riferimento.

Lo stato dell'Artico va in diretta correlazione a queste oscillazioni, che comprendono tutto un intero sistema di interconnessione tra variabili atmosferiche e Oceaniche in diretto rapporto tra di loro.
Una modulazione di intreccio termodinamico che bilancia i rapporti di densità e di temperatura tra i mari e l'atmosfera, attraverso l'umidità prodotta durante gli scambi di calore e rilascio di energie.

L'AMO index governa lo status delle fluttuazioni degli indici Troposferici Atlantici e delle condizioni generali di salute dei ghiacci marini.

Certamente in una oscillazione o fluttuazione negativa dell'AMO, avremmo avuto più correlazioni tra Stato Ottimale dei Ghiacci e copertura nevosa, in rapporto ad uno status di AO e NAO ed EA con tendenza alla medie negative.

Ad oggi purtroppo, l'AMO index è ancora in un Trend di fluttuazione ed oscillazione positiva.. per cui dovremmo ogni tanto sperare nel solo lavoro di sporadiche fluttuazioni negative degli indici Troposferici Atlantici, cogliere quel fortuito schema o Pattern che ci condizioni direttamente in una estrema variabilità termodinamica, per fasi più o meno brevi ma sufficienti a garantire azioni Invernali, anche di rilievo, seppur di minima durata, o magari un contesto più prolungato di normalità climatica della media stagionale.

Quindi si, l'indice NAO seppur non un Predictors, in questi casi di minime oscillazioni legate allo status dei ghiacci marini artici, tra minimo e massimo di estensione, in un Trend comunque negativo per la crisi climatica attuale, guardacaso in concomitanza con un Trend di Oscillazione positiva dell'AMO.. può diventare di rilevante importanza in termini di affidabilità ad una fase stagionale, racchiusa tra pochi e singoli episodi, fondamentali per un periodo invernale ottimale, ovviando ad una più grande attesa nel rientro in oscillazione negativa dell'AMO index.

Ciao Luca !

Non saprei quanto l'AMO effettivamente moduli l'AO e la NAO in quanto sono dissociati.

Indice AMO ( NOAA )



Indice AO ( NOAA)



Indice NAO ( NOAA )



Il calo dell'AO e avvenuto tra il 1950 e il 1969 è avvenuto in fase positiva dell'AMO e durante il calo dell'indice stesso AMO.
La crescita dell'AO avvenuto tra il 1970 e il 1990 è avvenuto in fase negativa dell'AMO e durante la crescita dell'indice stesso AMO.
Il calo dell'AO avvenuto tra il 1990 e io 2010/11 è avvenuto in parte dentro alla fase negativa dell'AMO ma in crescita e nella fase positiva dell'AMO stessa.
Dopo il 2010/11 l'AO è cresciuta nuovamente e all'interno alla fase positiva dell'AMO

AMO NOAA




Qui sotto i link relativi ai dati NOAA dell'AO


E dell'AMO

 

setra85

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L'AO e la NAO nelle loro periodiche oscillazioni appaiono maggiormente legate non tanto dalla T dell'oceano stesso ( AMO ), quanto piuttosto dalla differenza termica relativa tra le porzioni del Nord Atlantico stesso.
Chiamato Tripolo Nord Atlantico.
Se così, l'AO e la NAO oscillano indipendentemente dal trend generale climatico dell'oceano stesso, ovvero un AO negativa in trend o positiva esisterebbe in tutti i regimi climatici.

 

Alessandro669

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In effetti il 12 z mostra in maniera molto embrionale sul fanta la mia idea ( rotazione asse vps 8/10 febbraio circa o poco più avanti e poi discesa artica). Speriamo di vederci bene a sta botta o almeno ci provo 🤓
 

Luca Orlando

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Ciao Luca !

Non saprei quanto l'AMO effettivamente moduli l'AO e la NAO in quanto sono dissociati.

Indice AMO ( NOAA )



Indice AO ( NOAA)



Indice NAO ( NOAA )



Il calo dell'AO e avvenuto tra il 1950 e il 1969 è avvenuto in fase positiva dell'AMO e durante il calo dell'indice stesso AMO.
La crescita dell'AO avvenuto tra il 1970 e il 1990 è avvenuto in fase negativa dell'AMO e durante la crescita dell'indice stesso AMO.
Il calo dell'AO avvenuto tra il 1990 e io 2010/11 è avvenuto in parte dentro alla fase negativa dell'AMO ma in crescita e nella fase positiva dell'AMO stessa.
Dopo il 2010/11 l'AO è cresciuta nuovamente e all'interno alla fase positiva dell'AMO

AMO NOAA




Qui sotto i link relativi ai dati NOAA dell'AO


E dell'AMO

Eh vabbe'!! Tu cerchi il pelo nell'uovo..😅
Sicuramente non ci sarà una completa e perfetta sovrapponibilita' delle fasi.. ma indicativamente un'influenza diretta c'è tra raffreddamento sottosuperficiale dell'oceano Atlantico e circolazione atmosferica soprastante, in un contesto di interazioni termodinamiche associate agli scambi di calore e variabilità di pressione.
Nel senso che durante un Trend negativo dell'indice AMO, le fasi associate del Pattern Emisferico dato dal WR prodotto dagli indici NAO/AO/EA negativi, è sicuramente più impattante che nel Trend positivo, dove manca di persistenza e costanza, come in questi anni(almeno dagli anni 90/95 in poi), appunto governati dalla positività dell'AMO così come evidenziato nel grafico.. poi mi sembra normale che in un range dal Trend sia esso positivo che negativo, ci possano essere anni o fasi speculari tra di loro, con periodi di AO/NAO etc. positivi in un periodo da AMO negativo e viceversa. Bisogna considerare anche i periodi di feedback dato dal rilascio energetico delle anomalie, in termini di energia termodinamica scambiata tra oceano e atmosfera, che ovviamente non avviene in maniera sincrona e rapida.

Ci sono tempistiche fisiche dell'atmosfera, che vanno incluse nei processi di interazioni termodinamiche tra oceani e atmosfera.
 

setra85

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Eh vabbe'!! Tu cerchi il pelo nell'uovo..😅
Sicuramente non ci sarà una completa e perfetta sovrapponibilita' delle fasi.. ma indicativamente un'influenza diretta c'è tra raffreddamento sottosuperficiale dell'oceano Atlantico e circolazione atmosferica soprastante, in un contesto di interazioni termodinamiche associate agli scambi di calore e variabilità di pressione.
Nel senso che durante un Trend negativo dell'indice AMO, le fasi associate del Pattern Emisferico dato dal WR prodotto dagli indici NAO/AO/EA negativi, è sicuramente più impattante che nel Trend positivo, dove manca di persistenza e costanza, come in questi anni(almeno dagli anni 90/95 in poi), appunto governati dalla positività dell'AMO così come evidenziato nel grafico.. poi mi sembra normale che in un range dal Trend sia esso positivo che negativo, ci possano essere anni o fasi speculari tra di loro, con periodi di AO/NAO etc. positivi in un periodo da AMO negativo e viceversa. Bisogna considerare anche i periodi di feedback dato dal rilascio energetico delle anomalie, in termini di energia termodinamica scambiata tra oceano e atmosfera, che ovviamente non avviene in maniera sincrona e rapida.

Ci sono tempistiche fisiche dell'atmosfera, che vanno incluse nei processi di interazioni termodinamiche tra oceani e atmosfera.

L'AMO negativo nelle re analisi appare correlato maggiormente alla NAO+/ EA-
L'AMO positivo alla NAO-/EA+

 
Stato
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