buona serata a tutto il forum. apro questa discussione in cui andrò a fare un piccolo aggiornamento inerente alla situazione nell artico.la situazione ha visto un mese di gennaio con una estensione media del ghiaccio marino pari a 13.53 milioni di chilometri quadrati che nello stesso tempo è risultata di un 1,04 milioni di chilometri quadrati al di sotto della media 1981-2010. di seguito il grafico.
. le maggiori anomalie in termini di estensione si sono localizzate nel Mare di Barents, Mare di Kara, e il settore orientale della groenlandia Groenlandia settore atlantico. atlantico. di seguito la mappa per comprendere meglio tali aree.
.mentre di seguito l estensione del ghiaccio marino artico.estensione che il giorno 8 febbraio 2016 viaggiava sui 14.164 million km2 contro i 14.287 million km2 riscontrati l 8 febbraio 2015.
. durante il mese di gennaio a livello polare si sono registrate alla quota di 925 hpa (1.100m) temperature decisamente sopra la media climatologica . situazione derivante dalla notevole negatività dell indice ao(artic oscillation)riscontrata durante il mese appena passato, che solo a partire dagli ultimi giorni di gennaio ha invertito il segno passando nuovamente in territorio positivo.di seguito il grafico.
. per ultimo il grafico relativo alle anomalie delle temperature riscontrate alla quota di 925mb durante il mese di gennaio 2016.
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. dopo questa analisi, bisogna tuttavia dire che il vortice polare boreale, risulta senz altro più disturbato rispetto a quello australe, per il semplice fatto che a causa della topografia a larga scala che contraddistingue l emisfero settentrionale, risulta più facile durante l inverno la formazione di roosby wave nella fascia compresa tra i 30 e 60 gradi nord di latitudine e quindi onde in grado di destabilizzare la struttura polare. al contrario nel sud emisfero a causa della scarsa topografia il flusso rimane per lo più zonale e nello stesso tempo viene inibita la formazione di onde in grado di destabilizzare la struttura polare.