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Le "logiche" della corrente a getto

Sandro

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....Se così fosse, con la variazione di intensità di campo riscontrata nei due lobi del campo geomagnetico, che è altamente correlata anche alle anomalie geopotenziali in quei punti, si spiegherebbe anche la maggiore propensione degli ultimi anni del vp a sprofondare verso l'eurasia ed il DA estivo...la cosa è complicata e non certo riassumibile in questa sola causa(anche la fotochimica della stratosfera è importantissima) ma si potrebbero spiegare tante cose secondo me.
E' tanto complicata quanto affascinante questa cosa...

.... e ho il "sospetto" netto che le variazioni che vengono indotte dall'attività solare, andando a intensificare uno dei due poli geomagnetici del NH (ricordiamoci comunque che oltre all'aspetto magnetico c'e' anche quello gravitazionale e orografico e quella posizione e suddivisione in due poli nasce dalla disposizione degli oceani nel NH connesso a coriolis) vanno a modificare la durata del giorno (LOD, come mostra Vukcevic) e questo va a determinare "inerzia" nelle masse oceaniche che quindi reagiscono con maggiore o minore upwelling dalle coste est dei continenti .... ecco come si spiegherebbe la PDO (la periodicità sarebbe dettata dalle variazioni nel sole dettate dalla rotazione dei pianeti, specie quelli grossi, Giove e Saturno ... su questo ha scritto parecchio Scafetta).  ::)
 

Even

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Sandro ha detto:
.... e ho il "sospetto" netto che le variazioni che vengono indotte dall'attività solare, andando a intensificare uno dei due poli geomagnetici del NH (ricordiamoci comunque che oltre all'aspetto magnetico c'e' anche quello gravitazionale e orografico e quella posizione e suddivisione in due poli namaggiore lla disposizione degli oceani nel NH connesso a coriolis) vanno a modificare la durata del giorno (LOD, come mostra Vukcevic) e questo va a determinare "inerzia" nelle masse oceaniche che quindi reagiscono con maggiore o minore upwelling dalle coste est dei continenti .... ecco come si spiegherebbe la PDO (la periodicità sarebbe dettata dalle variazioni nel sole dettate dalla rotazione dei pianeti, specie quelli grossi, Giove e Saturno ... su questo ha scritto parecchio Scafetta).  ::)
Grande sandro! La bipolarità del vp è senza dubbio legata all'orografia, scorrimento del getto su oceano e continenti, e quindi dalla posizione/ forza delle onde planetarie. Anche della pdo (ricordi quando parlavo della"specificità" dei cicli oceanici nel Nh qualche intervento fa) conoscevo questa teoria. Io mi riferivo alla possibilità che una variazione del geomagnetismo, rafforzamento di un lobo rispetto all'altro, possa influire sulle vorticità del vp in quelle zone..e quindi tutte le ripercussioni del caso(maggiore elliticizzazione, impatti più profondi del getto con la catena himalaiana e quindi un maggior frictional torque).  La variazione della durata del giorno LOD deve essere legata a fenomeni di trasferimento di momento dell'atmosfera al pianeta e viceversa (la GWO)...ma in un sistema conservativo il bilancio deve essere nullo. Se abbiamo variazioni del bilancio esse devono dipendere da forzanti esterne. Il dubbio che pongo, senza presunzione di avere alcuna certezza in merito ma 1000 dubbi, può il meccanismo detto prima alterare quel bilancio? Ovvero un rinforzo/indebolimento  delle vorticità, dovuto all'attività solare, può  avere effetti sul bilancio di conservazione del momento angolare terra/atmosfera e quindi ripercussioni, seppur infinitesime, sul lod. Dal mio ignorante punto di vista la variazione del lod sarebbe una conseguenza e non una causa. Poi scafetta è uno scienziato e mi adeguo...ma il dubbio ce l'ho.
 

Mat80

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complimenti "ragazzi"...il CMT è da pura Champions Climate League...qualità di persone ad alto livello..fantastico come avete detto questo sito/forum sarà la ciliegina della meteo climatologia in italia..e non solo  :)
 
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gelosnow

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nessuno ha detto:
complimenti "ragazzi"...il CMT è da pura Champions Climate League...qualità di persone ad alto livello..fantastico come avete detto questo sito/forum sarà la ciliegina della meteo climatologia in italia..e non solo  :)
;)
 
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Sporvino

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Sandro ha detto:
.... e ho il "sospetto" netto che le variazioni che vengono indotte dall'attività solare, andando a intensificare uno dei due poli geomagnetici del NH (ricordiamoci comunque che oltre all'aspetto magnetico c'e' anche quello gravitazionale e orografico e quella posizione e suddivisione in due poli nasce dalla disposizione degli oceani nel NH connesso a coriolis) vanno a modificare la durata del giorno (LOD, come mostra Vukcevic) e questo va a determinare "inerzia" nelle masse oceaniche che quindi reagiscono con maggiore o minore upwelling dalle coste est dei continenti .... ecco come si spiegherebbe la PDO (la periodicità sarebbe dettata dalle variazioni nel sole dettate dalla rotazione dei pianeti, specie quelli grossi, Giove e Saturno ... su questo ha scritto parecchio Scafetta).  ::)

a proposito di Scafetta...riporto da climatemonitor:  http://www.climatemonitor.it/?p=32931
da non perdere i commenti all'articolo suddetto, con interventi diretti di Scafetta, e delucidazioni molto interessanti sul suo lavoro.  ;)

ad esempio: "La logica del mio lavoro e’ molto semplice. Essa parte dal fatto fisico che il sistema climatico deve essere descritto da un insieme di equazioni differenziali aventi specifiche condizioni al bordo. nel caso della terra le condizioni al bordo sono dati dai forzanti astronomici piu’ I forzanti interni (vulcani, GHG etc). I forzanti astronomici sono dati dal sole e dai forzanti gravitazionali ed electromagnetici che derivano dai pianeti e dalla luna.
I forzanti gravitazionali ed electromagnetici che derivano dai pianeti e dalla luna sono complessi ma armonici.
Il sole stesso e’ un sistema con delle condizioni al bordo che derivano dai pianeti, che sono complessi ma armonici. Quindi teoremi generali di matematica ci dicono che la soluzione del clima deve contenere le armoniche dei pianeti e della luna." (N. Scafetta)
 

Sandro

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Se abbiamo variazioni del bilancio esse devono dipendere da forzanti esterne. Il dubbio che pongo, senza presunzione di avere alcuna certezza in merito ma 1000 dubbi, può il meccanismo detto prima alterare quel bilancio? Ovvero un rinforzo/indebolimento  delle vorticità, dovuto all'attività solare, può  avere effetti sul bilancio di conservazione del momento angolare terra/atmosfera e quindi ripercussioni, seppur infinitesime, sul lod. Dal mio ignorante punto di vista la variazione del lod sarebbe una conseguenza e non una causa. Poi scafetta è uno scienziato e mi adeguo...ma il dubbio ce l'ho.

Certo. Infatti io dicevo:
vanno a modificare la durata del giorno
, e questo è riportato benino anche da Vukcevic, infatti la variazione del Lod sarebbe una conseguenza di questo meccanismo.
La variazione solare e' un intervento esterno, questo si, e a sua volta subisce intervento esterno (pianeti) e cio' va a imporre conseguenze sugli equilibri geomagnetici terrestri che giocoforza, per la conservazione del momento, impongono in cascata conseguenze nella determinazione del VP e questo (insieme a cio' che viene indotto ai tropici) la Lod (e, forse, la Lod sugli Oceani).

Con Nicola Scafetta ho avuto la fortuna di parlarci direttamente per una buona mezzora al margine di una conferenza ad Allumiere. Conoscevo gia bene la sua teoria e io stavo gia da anni indagando le ciclicità implicite del clima (senza comprenderne le motivazioni implicite), le due cose facevano scopa in modo clamoroso. Vedremo negli anni se cio' e' davvero alla base delle ciclicità del clima .... e non solo. Ma a me la cosa piace in modo assoluto e mi torna da tutti i punti di vista.
 

Even

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Sandro ha detto:
Certo. Infatti io dicevo: , e questo è riportato benino anche da Vukcevic, infatti la variazione del Lod sarebbe una conseguenza di questo meccanismo.
La variazione solare e' un intervento esterno, questo si, e a sua volta subisce intervento esterno (pianeti) e cio' va a imporre conseguenze sugli equilibri geomagnetici terrestri che giocoforza, per la conservazione del momento, impongono in cascata conseguenze nella determinazione del VP e questo (insieme a cio' che viene indotto ai tropici) la Lod (e, forse, la Lod sugli Oceani).

Con Nicola Scafetta ho avuto la fortuna di parlarci direttamente per una buona mezzora al margine di una conferenza ad Allumiere. Conoscevo gia bene la sua teoria e io stavo gia da anni indagando le ciclicità implicite del clima (senza comprenderne le motivazioni implicite), le due cose facevano scopa in modo clamoroso. Vedremo negli anni se cio' e' davvero alla base delle ciclicità del clima .... e non solo. Ma a me la cosa piace in modo assoluto e mi torna da tutti i punti di vista.
Ok. Io avevo capito dal tuo discorso che fosse l'effetto gravitazionale dei pianeti a modificare il lod terrestre e non la modifica delle vorticitá mediante l'interazione tra campo geomagnetico terrestre ed attività solare. Pensavo di essere "solo io" a pensarla così...(non avevo mai letto che sarebbe potuto essere un aumento delle vorticità indotte dall'attività solare a modificare il bilancio del GWO e da li il LOD etc etc)ahahahah. Quante ricerche ho da studiare! Postatemela se potete.  :) Che ne pensi invece della "spiegazione" fisica che immagino io? Ovvero quella formula sul raggio di curvatura (aumento vorticità) indotta da un aumento (lobo siberiano) del campo geomagnetico sulle particelle ionizzate dell'atmosfera?  Sarebbe da interpellare un fisico teorico..non tanto per capire il fenomeno quanto piuttosto se quel fenomeno può spiegare le variazioni di vorticità (postate da matteo ad esempio) avute sul settore siberiano e di contralto sul settore canadese, ovvero se spiega l'ordine di grandezza preso in esame. A me torna una correlazione del 96% a 10 anni...ma la spiegazione potrebbe essere un'altra e quello solo un fenomeno "d'accompagno" alla vera causa. Comunque daccordo con te..materia tremendamente difficile ma ancor più bella. ;) :)
 

esenaiof

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Sandro ha detto:
Certo. Infatti io dicevo: , e questo è riportato benino anche da Vukcevic, infatti la variazione del Lod sarebbe una conseguenza di questo meccanismo.
La variazione solare e' un intervento esterno, questo si, e a sua volta subisce intervento esterno (pianeti) e cio' va a imporre conseguenze sugli equilibri geomagnetici terrestri che giocoforza, per la conservazione del momento, impongono in cascata conseguenze nella determinazione del VP e questo (insieme a cio' che viene indotto ai tropici) la Lod (e, forse, la Lod sugli Oceani).

probabile che il nuovo indice sarà legato ad oceano e atmosfera , scopriremo questi meccanismi come quando si scoprono e si

fanno emergere le varie maglie concatenate di una catena sommersa. ;)
 

Sandro

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Even ha detto:
Ok. Io avevo capito dal tuo discorso che fosse l'effetto gravitazionale dei pianeti a modificare il lod terrestre e non la modifica delle vorticitá mediante l'interazione tra campo geomagnetico terrestre ed attività solare. Pensavo di essere "solo io" a pensarla così...(non avevo mai letto che sarebbe potuto essere un aumento delle vorticità indotte dall'attività solare a modificare il bilancio del GWO e da li il LOD etc etc)ahahahah. Quante ricerche ho da studiare! Postatemela se potete.  :) Che ne pensi invece della "spiegazione" fisica che immagino io? Ovvero quella formula sul raggio di curvatura (aumento vorticità) indotta da un aumento (lobo siberiano) del campo geomagnetico sulle particelle ionizzate dell'atmosfera?  Sarebbe da interpellare un fisico teorico..non tanto per capire il fenomeno quanto piuttosto se quel fenomeno può spiegare le variazioni di vorticità (postate da matteo ad esempio) avute sul settore siberiano e di contralto sul settore canadese, ovvero se spiega l'ordine di grandezza preso in esame. A me torna una correlazione del 96% a 10 anni...ma la spiegazione potrebbe essere un'altra e quello solo un fenomeno "d'accompagno" alla vera causa. Comunque daccordo con te..materia tremendamente difficile ma ancor più bella. ;) :)

Il problema del sistema e' che e' un unicum, non si puo' mai dare una certa causa-effetto di un "evento" perche' quelle cause-effetti che si vanno a guardare sono dipendenti da altre cause-effetti interconnessi.
Per capirci, e' vero che per la conservazione dell'energia SE aumenta/diminuisce una vorticità polare avrai degli effetti sulla LOD (anche perche' si modificano le torque)... ma cosa ha indotto quella variazione ?
Scafetta ci dice che anche il Sole, il principio primo del sistema Climatico terrestre, NON e' un principio primo ma e' un SISTEMA in quanto il suo comportamento dipende dagli equilibri energetici del sistema solare (e su questo magari abbiamo anche altro che agisce su questo, la rotazione della Galassia che va a modificare le quantità di raggi cosmici complessivi nel tempo che lo raggiungono). 
Insomma tutto e' collegato a tutto e quanto si parla di cause/effetto bisogna sempre chiarire la "relatività" della cosa.

Quello che dici te va indagato bene, ma mi appare chiaro che e' parte essenziale del funzionamento del VP:
Image1.gif
 

Sandro

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Mettiamo alcuni elementi numerici, lo Zonal Index (differenza di pressione tra 35 e 55° Nord, io ho usato i gpt a 500hpa, fonte NOAA, inverni).

Lo zonal index ci da una idea della "forza" zonale media in base alle differenze di pressione, più alta la differenza più alta la forza zonale. Andiamo ai dati:

Lo Z.I. globale e della zona atlantica (80W-20E):



Uploaded with ImageShack.us



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Nei due grafici (anomalie della differenza di gpt tra 35 e 55°N su base 48-2013), la zona atlantica mostra un più deciso calo della forza zonale media dopo i massimi fortissimi intorno al 1990.

Da che dipende questo andamento dello zonal index ? Vediamo i dati nel loro svolgimento storico, i gpt (zona atlantica):



Uploaded with ImageShack.us

Una lettura "climatica" va fatta sempre insieme agli eventi più importanti e quindi ho inserito i Nino + intensi (rosso) e gli eventi vulcanici più importanti (nero), inoltre ho riportato il climate change del 76-7 dovuto allo shift della PDO. Quello che è successo è che con lo shift del 76 i gpt tropicali hanno cominciato ad aumentare mediamente mentre la zona nord ha aumentato meno i suoi e intorno agli anni 90 (post Nino 86-88) e dopo il Nino 98 si sono avuti due momenti di massima differenza tra tropici e zone sub-artiche. L'artico ha cominciato ad aumentare i suoi gpt solo dopo il 1990 andando a diminuire le differenze "medie" e negli ultimi anni (dopo il 2003) si è avuto un nuovo aumento che ha portato fasi di forte "labilità" delle differenze e quindi forza zonale molto bassa.

Questa, in sintesi molto succinta è la storia dei decenni recenti. Le logiche della corrente a getto è strettamente legata a tali vicende che riguardano in prticolare le fasi oceaniche equatoriali (ENSO, IPWP) e le loro espressioni medie (es. PDO).


P.S. ma come cavolo si mettono gli allegati ? la tag IMG non funziona con i link che ho messo ....
Edit: Sandro mi sono permesso di risistemarti le immagini. Usa il plug-in qui in basso per caricarle sul forum ;)
Probabilmente sono sul tuo account personale e non sono accessibili dall'esterno,
 
G

gelosnow

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Sandro ha detto:
Mettiamo alcuni elementi numerici, lo Zonal Index (differenza di pressione tra 35 e 55° Nord, io ho usato i gpt a 500hpa, fonte NOAA, inverni).

Lo zonal index ci da una idea della "forza" zonale media in base alle differenze di pressione, più alta la differenza più alta la forza zonale. Andiamo ai dati:

Lo Z.I. globale e della zona atlantica (80W-20E):
http://imageshack.us/photo/my-images/443/hc0o.jpg

http://imageshack.us/photo/my-images/600/9dva.jpg

Nei due grafici (anomalie della differenza di gpt tra 35 e 55°N su base 48-2013), la zona atlantica mostra un più deciso calo della forza zonale media dopo i massimi fortissimi intorno al 1990.

Da che dipende questo andamento dello zonal index ? Vediamo i dati nel loro svolgimento storico, i gpt (zona atlantica):

http://imageshack.us/photo/my-images/7/5tpv.jpg

Una lettura "climatica" va fatta sempre insieme agli eventi più importanti e quindi ho inserito i Nino + intensi (rosso) e gli eventi vulcanici più importanti (nero), inoltre ho riportato il climate change del 76-7 dovuto allo shift della PDO. Quello che è successo è che con lo shift del 76 i gpt tropicali hanno cominciato ad aumentare mediamente mentre la zona nord ha aumentato meno i suoi e intorno agli anni 90 (post Nino 86-88) e dopo il Nino 98 si sono avuti due momenti di massima differenza tra tropici e zone sub-artiche. L'artico ha cominciato ad aumentare i suoi gpt solo dopo il 1990 andando a diminuire le differenze "medie" e negli ultimi anni (dopo il 2003) si è avuto un nuovo aumento che ha portato fasi di forte "labilità" delle differenze e quindi forza zonale molto bassa.

Questa, in sintesi molto succinta è la storia dei decenni recenti. Le logiche della corrente a getto è strettamente legata a tali vicende che riguardano in prticolare le fasi oceaniche equatoriali (ENSO, IPWP) e le loro espressioni medie (es. PDO).


P.S. ma come cavolo si mettono gli allegati ? la tag IMG non funziona con i link che ho messo ....
grande Sandro molto didattico ;)
 
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