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L'impotenza delle Rossby. Nuovi orizzonti di studio sul clima

alessandro1985

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Nix ci vede lungo ha detto:
La NAO non è la causa, ma un valore che esprime uno status
Non è che fa pochi scambi meridiani perché la NAO è positiva, ma fa pochi scambi meridiani e quindi la NAO è positiva (oppure, la NAO positiva è essa stessa espressione dei mancati scambi meridiani)
Vedila come vuoi ;)

naturalmente ma tu parli dell'indice che esprime i valori numerici ed è appunto descrittivo
io parlo del ciclo nao che esprime indicazioni relative ad una variabilità propria dell'area nel rapporto oceano atmosfera e che ovviamente condiziona la permeabilità della cella polare alla vettorialità meridiana delle rossby
questo a prescindere da quanto siano ripide e quindi da quanto sia potente il jet stream  :)
 
C

Cumolonembo

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Nix ci vede lungo ha detto:
Convincere voi dell'AGW? Non ho obiettivi messianici nella vita, quindi resta pure delle tue convinzioni  ;)
A me sembra proprio di si ;)
 

esenaiof

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Nix ci vede lungo ha detto:
Non ci siamo capiti
Tu hai affermato che il GW dipende dalla diminuzione di ozono. Immagino che ti riferisca a studi ben precisi. Se sì, quali, che mi interessa?
C.  R.  Beckie,Determining  the  Polar  Cosmic  Ray  Effect  on  Cloud  Microphysics  and  the  Earth’s  Ozone  Layer,  UCGE  Reports  No.20356 (The University of Calgary,2012)

R. E. Johnson,Energetic Charge-Particles Interactions with Atmospheres and Surfaces, Physics and Chemistry in Space Planetology, Vol. 19 (Springer-Verlag, Berlin, 1990)

L.  G.  Christophorou,  D.L.  McCorkle  and  A.  A.  Christodoulides,  in  Electron-Molecule  Interactions  and  Their  Applications,  Vol.  1,  Ed. L. G. Christophorou (Academic Press, Orlando, 1984)

D. G. Torr, in The Photochemistry of Atmospheres, Ed. J. S. Levine (Academic Press, Orlando, 1985)

 

Nix ci vede lungo

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esenaiof ha detto:
C.  R.  Beckie,Determining  the  Polar  Cosmic  Ray  Effect  on  Cloud  Microphysics  and  the  Earth’s  Ozone  Layer,  UCGE  Reports  No.20356 (The University of Calgary,2012)

R. E. Johnson,Energetic Charge-Particles Interactions with Atmospheres and Surfaces, Physics and Chemistry in Space Planetology, Vol. 19 (Springer-Verlag, Berlin, 1990)

L.  G.  Christophorou,  D.L.  McCorkle  and  A.  A.  Christodoulides,  in  Electron-Molecule  Interactions  and  Their  Applications,  Vol.  1,  Ed. L. G. Christophorou (Academic Press, Orlando, 1984)

D. G. Torr, in The Photochemistry of Atmospheres, Ed. J. S. Levine (Academic Press, Orlando, 1985)

Sei matto se pensi che mi metta a leggere 4 paper in inglese
Estrapola come ho fatto io  :D
 

Nix ci vede lungo

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alessandro1985 ha detto:
naturalmente ma tu parli dell'indice che esprime i valori numerici ed è appunto descrittivo
io parlo del ciclo nao che esprime indicazioni relative ad una variabilità propria dell'area nel rapporto oceano atmosfera e che ovviamente condiziona la permeabilità della cella polare alla vettorialità meridiana delle rossby
questo a prescindere da quanto siano ripide e quindi da quanto sia potente il jet stream  :)

Certo, ho capito il discorso... intendi dire che le stesse cause che hanno improntato la circolazione atmosferica. Venendo meno quelle, rivedremo Rossby più incisive
Ciò che mi frena, e che temo, è che il ciclo NAO non sia un ciclo ma uno shift circolatorio definitivo. Spero di sbagliarmi ovviamente
 

esenaiof

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Nix ci vede lungo ha detto:
Sei matto se pensi che mi metta a leggere 4 paper in inglese
Estrapola come ho fatto io  :D
Il problema è che il paper da cui hai estrapolato ha un titolo in cui si parla di "proiezioni" di "persistent extreme summer weather events": il che vuol dire che c'è una tesi e poi successivamente si cercano prove per confutarla, tra l'altro modelli che mostrano un output futuro con input che non sappiamo se saranno reali anche in futuro. Un bell'esempio di cherry picking.

L'estrapolazione che hai effettuato parla di riscaldamento globale? No nix, si discute dell'Arctic Amplified Warming e delle proiezioni fatte dai modelli, io invece sto parlando del passato e del presente in cui tutti sanno che lo strato di ozono è più o meno spesso secondo il tipo di radiazione solare (la concentrazione di elettroni è variabile).

Atmosfeer-Atmosfera-Italiano.png
 
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