OUTLOOK INVERNO 2020/'21
Benritrovati a tutti e pronti per questa nuova avventura, un percorso come sempre ricco di spunti e difficoltà di cui cercherò di districarne i nodi più difficili, al fine di offrire un prodotto di qualità per quello che sono le conoscenze acquisite in questi anni.
Innanzitutto permettetemi una piccola premessa che già avevo anticipato su altro post, riguardo lo sdoganato ruolo dell'attività solare sul WR emisferico e l'impatto preponderante della fase ENSO/PDO unitamente alla forza/debolezza della Brewer Dobson circulation sul pattern NAO e sull'intensità dell'Indice Zonale.
La BDC opera un forcing sul VPS attraverso la modulazione dell'attività d'onda e grazie ai processi adiabatici correlati, innescando raffreddamenti/riscaldamenti della Stratosfera Polare.
La fase Enso si intrinseca con la convezione Equatoriale spostandone i centri, con impatto sulla MJO e sulla posizione delle onde planetarie, che a loro volta hanno un effetto sulla PDO e sull'indice NAO.
La NAO favorisce il breakdown del VPS o il suo approfondimento, a seconda del proprio segno.
Nel mezzo a tutto ciò ci sono infinite possibilità interdipendenti.
Va da se che qui non ci sono nè i mezzi nè i modi per fare una proiezione mirata e specifica ( a meno che non subentri un segnale univoco come nel 2009), ma soltanto per provare a tracciare una linea di tendenza trimestrale.
Già alla fine dell'Estate è emersa una debole BDC, presupponendo che saremmo andati incontro ad un precoce raffreddamento della Stratosfera, dinamica che attualmente si sta verificando in tutta la sua maestosità:
Tra Ottobre e Novembre si è altresì verificato un cambio del segnale sul Pacifico, in linea con una NINA che sta iniziando a spingere:
L'impatto sul setting del VP va a modulare la posizione dei nuclei di vorticità, favorendo in questo caso una buona espansione del SH grazie alla mancanza di uno strutturato ed ingombrante Pacific-Ridge:
Ci troviamo quindi con segnali contrastanti tra intensità BDC (rinforzo del VP) ma con tendenza ad un pattern PDO- like (indebolimento del VP grazie all'impatto sulla NAO).
Questo particolare schema teleconnettivo, già avvenuto nel passato, solitamente rinvigorisce e potenzia l'Anticiclone Russo-Siberiano grazie al lieve disassamento del VP rispetto al Polo Geografico.
La risultante è un incremento delle possibilità di ondate di gelo anche in direzione dell'Europa, dove la caratteristica di una tensione zonale sul comparto Euro-Atlantico tesa ma non su valori limite, unitamente ad un importante serbatoio freddo ad Est , gettano le basi per questo tipo di possibilità.
**ONE SHOT ONE GOAL**
Il forte deficit di ghiaccio Artico riscontrato in questo Autunno ha complicato ulteriormente il quadro, indebolendo il gradiente meridionale della temperatura ed amplificando la già debole BDC.
Il risultato sarà un ESE che a mio avviso, con tutta probabilità, andrà pesantemente a condizionare i mesi di DICEMBRE e GENNAIO, che dovrebbero essere carratterizzati da un dominio mediamente ANTICICLONICO pur se alcune ondulazioni della corda zonale potrebbero favorire inizialmente alcune precipitazioni nella prima parte del mese seguiti da contributi freddi da Est a caratterizzare un quadro tutto sommato Invernale specie sotto il punto di vista termico.
Poi gradualmente un dominio sempre più Anticiclonico che potrebbe rompersi nel mese di FEBBRAIO:
Nel mese di Febbraio i processi fisici di compressione andranno ad indebolire il VPS, facendo emergere il segnale Nina/PDO- like.
Mi attendo che ciò possa innescare un'ondata di gelo sull'Europa, con la neve che farebbe la sua comparsa anche nelle aree di Pianura della nostra Penisola.
In tal caso, da valutare un possibile contributo oceanico:
FILIPPO CASCIANI (CLOOVER)
PS (Un ringraziamento speciale ai membri del CSCT ed agli altri esperti intervenuti. Confido in discussioni nelle quali ognuno possa dare un contributo che vada ad avvalorare tale tesi ma anche che esprima disaccordo verso tale proiezione, in modo da allargare il quadro e proporre scenari diversi).
Un caloroso ringraziamento a tutti per la lettura.
Benritrovati a tutti e pronti per questa nuova avventura, un percorso come sempre ricco di spunti e difficoltà di cui cercherò di districarne i nodi più difficili, al fine di offrire un prodotto di qualità per quello che sono le conoscenze acquisite in questi anni.
Innanzitutto permettetemi una piccola premessa che già avevo anticipato su altro post, riguardo lo sdoganato ruolo dell'attività solare sul WR emisferico e l'impatto preponderante della fase ENSO/PDO unitamente alla forza/debolezza della Brewer Dobson circulation sul pattern NAO e sull'intensità dell'Indice Zonale.
La BDC opera un forcing sul VPS attraverso la modulazione dell'attività d'onda e grazie ai processi adiabatici correlati, innescando raffreddamenti/riscaldamenti della Stratosfera Polare.
La fase Enso si intrinseca con la convezione Equatoriale spostandone i centri, con impatto sulla MJO e sulla posizione delle onde planetarie, che a loro volta hanno un effetto sulla PDO e sull'indice NAO.
La NAO favorisce il breakdown del VPS o il suo approfondimento, a seconda del proprio segno.
Nel mezzo a tutto ciò ci sono infinite possibilità interdipendenti.
Va da se che qui non ci sono nè i mezzi nè i modi per fare una proiezione mirata e specifica ( a meno che non subentri un segnale univoco come nel 2009), ma soltanto per provare a tracciare una linea di tendenza trimestrale.
Già alla fine dell'Estate è emersa una debole BDC, presupponendo che saremmo andati incontro ad un precoce raffreddamento della Stratosfera, dinamica che attualmente si sta verificando in tutta la sua maestosità:



Tra Ottobre e Novembre si è altresì verificato un cambio del segnale sul Pacifico, in linea con una NINA che sta iniziando a spingere:


L'impatto sul setting del VP va a modulare la posizione dei nuclei di vorticità, favorendo in questo caso una buona espansione del SH grazie alla mancanza di uno strutturato ed ingombrante Pacific-Ridge:

Ci troviamo quindi con segnali contrastanti tra intensità BDC (rinforzo del VP) ma con tendenza ad un pattern PDO- like (indebolimento del VP grazie all'impatto sulla NAO).
Questo particolare schema teleconnettivo, già avvenuto nel passato, solitamente rinvigorisce e potenzia l'Anticiclone Russo-Siberiano grazie al lieve disassamento del VP rispetto al Polo Geografico.
La risultante è un incremento delle possibilità di ondate di gelo anche in direzione dell'Europa, dove la caratteristica di una tensione zonale sul comparto Euro-Atlantico tesa ma non su valori limite, unitamente ad un importante serbatoio freddo ad Est , gettano le basi per questo tipo di possibilità.
**ONE SHOT ONE GOAL**
Il forte deficit di ghiaccio Artico riscontrato in questo Autunno ha complicato ulteriormente il quadro, indebolendo il gradiente meridionale della temperatura ed amplificando la già debole BDC.
Il risultato sarà un ESE che a mio avviso, con tutta probabilità, andrà pesantemente a condizionare i mesi di DICEMBRE e GENNAIO, che dovrebbero essere carratterizzati da un dominio mediamente ANTICICLONICO pur se alcune ondulazioni della corda zonale potrebbero favorire inizialmente alcune precipitazioni nella prima parte del mese seguiti da contributi freddi da Est a caratterizzare un quadro tutto sommato Invernale specie sotto il punto di vista termico.
Poi gradualmente un dominio sempre più Anticiclonico che potrebbe rompersi nel mese di FEBBRAIO:


Nel mese di Febbraio i processi fisici di compressione andranno ad indebolire il VPS, facendo emergere il segnale Nina/PDO- like.
Mi attendo che ciò possa innescare un'ondata di gelo sull'Europa, con la neve che farebbe la sua comparsa anche nelle aree di Pianura della nostra Penisola.
In tal caso, da valutare un possibile contributo oceanico:

FILIPPO CASCIANI (CLOOVER)
PS (Un ringraziamento speciale ai membri del CSCT ed agli altri esperti intervenuti. Confido in discussioni nelle quali ognuno possa dare un contributo che vada ad avvalorare tale tesi ma anche che esprima disaccordo verso tale proiezione, in modo da allargare il quadro e proporre scenari diversi).
Un caloroso ringraziamento a tutti per la lettura.