Le carte già da un paio di giorni sono decenti, almeno per quanto riguarda legittime ambizioni di maggior dinamismo rispetto all'attuale fase estremamente statica.
L'aspetto più interessante a mio modo di vedere sarà l'
elevatissimo gradiente termo-barico che si verrà a creare tra le nostre latitudini e quelle più elevate. In questa situazione, per ovvi motivi fisici, è sufficiente una piccola ondulazione per far sprofondare una buona quantità di aria decisamente fredda (in relazione a quella pre-esistente) ed innescare buoni fenomeni, seppur transitori, in un generale contesto di rapida evoluzione dei sistemi frontali mancando un'alta di blocco ad est.
In questo senso mi sento piuttosto ottimista; con l'asse maggiore inclinato NW-SE ed i massimi di gpt in oceano è difficile infatti immaginare una resistenza ad oltranza dell'alta pressione sul mare nostrum, anche perché le correnti in quota, con tale assetto, sfavoriscono l'alta pressione poiché vanno ad impattare sulla catena alpina generando minimi sottovento, di innesco e richiamo per eventruali successive ondulazioni più profonde.
Insomma... sembra che nella prima decade di dicembre si possano smuovere le acque in maniera decisa, dapprima con un passaggio perturbato intorno al 2-3, più favorevole al nord ed alle alpi, e poi con un successivo affondo e prima colata di aria fredda (-2/-3 a 850 hPa), con maggiore interessamento del centro-sud e dell'appennino che finalmentà si vestirebbe di bianco a quote medio-basse.
Speriamo di ricevere conferme e se possibile miglioramenti dal modellame nelle prossime uscite...