• Benvenuti nel nuovo forum di Meteodue.it

Rigenerazione sopravento: quando il ts sembra "tornare indietro"

aralbedo

Utente esperto
MD GROUP
Messaggi
8,961
Reazioni
1,516
Punteggio
113
Località
Ab. Prato s/o - Lav. Capalle (Fi)
Espressione che si sente spesso tra la gente comune ma anche tra noi appasionati. Banalizzando un po', teniamo conto che nella stragrande maggioranza di casi, i temporali che ci interessano sono multicellulari, ossia dei cluster in cui convivono più celle, solitamente tre, che hanno una vita media di 15 minuti ciascuna. La direzione di spostamento del cluster è dettata dalle correnti in media troposfera, la cosiddetta level guide. Appena una delle celle ha raggiunto il grado di maturità ed inizia la sua fase di decadenza , il suo posto verrà preso da una nuova cella e cosi via. Ma dove si genereranno le nuove celle?

Anche qui, semplificando, la rigenerazione puo' avvenire sottovento, ossia nella direzione di avanzamento del cluster, situazione tipica, ad esempio , del passaggio di un fronte freddo o sopravento.

E' proprio quest'ultima fattispecie che da l'impressione al cluster temporalesco di "tornare indietro", proprio perchè nei casi più esasperati la rigenerazione delle nuove celle è addirittura retroattiva, ed è tipico di una goccia fredda in quota in assenza di passaggio frontali e di correnti che non variano di direzione salendo di quota. Configurazione, quest'ultima, presente nella giornata di ieri  ;)

In pratica, in assenza di correnti impetuose in medio alta troposfera, le celle che si formano insistono sulla stessa zona e le correnti discendenti in seno alle precipitazioni dilagano anche nella direzione opposta di spostamento del cluster dando origine a nuove celle nella parte retrostante secondo uno schema del genere:

v7uulz.gif


Nella giornata di ieri, infatti, le correnti in media troposfera erano da ovest- nord ovest.

qpeybn.png


...ma, il temporale che ha interessato le province di pt-po-fi si è rigenerato in direzione ovest , quindi sopravento.

A testimonianza di ciò basta osservare attentamente il picco di precipitazioni di alcune località tra le più colpite ieri pomeriggio.

Ponte a Signa: picco poco dopo le 16

....verso ovest...

Cerreto Guidi: picco poco dopo le 17

....ancora ad ovest....

Montopoli V.no : picco poco dopo le 18

...ancora ad ovest....

Pontedera: picco attorno alle 18.30

A testimonianza dello schema rigenerativo illustrato nella prima immagine vi posto una foto, di pessima qualità perchè scattata controsole e  in macchina, proprio attorno alle 18 da Prato proprio in direzione sud ovest ( con direzione del cluster , quindi da destra verso sinistra, visto quindi dalla parte opposta rispetto allo schema della immagine 1) in cui si vede in alto l'incudine del temporale, sulla sinstra la cella principale e sulla destra la linea di congesti in procinto di maturare in celle (cosa proabilmente non più avvenuta da quell'ora in poi causa mancanza di energìa)

i6w9rq.jpg


Ciao


 
S

sheva78

Guest
Con l'esempio del temporale di ieri, rimane da capire solo una cosa:
Perchè ieri è tornato indietro? ;D Consideriamo pure che l'aria fredda in quota si spostava da NW verso SE.... segno evidente che quello di ieri è andato preciso preciso verso la zona dove l'energia nei bassi strati era maggiore, cioè la piana ;)
 

rodanosnow

Utente esperto
MD GROUP
Messaggi
9,109
Reazioni
0
Punteggio
0
Località
stabbia padule 18 slm(cerreto guidi)
sheva78 ha detto:
Con l'esempio del temporale di ieri, rimane da capire solo una cosa:
Perchè ieri è tornato indietro? ;D Consideriamo pure che l'aria fredda in quota si spostava da NW verso SE.... segno evidente che quello di ieri è andato preciso preciso verso la zona dove l'energia nei bassi strati era maggiore, cioè la piana ;)
e colpa del padule e una piccola valpadana bollente
 
S

sheva78

Guest
rodanosnow ha detto:
e colpa del padule e una piccola valpadana bollente
*****************************************************************************
Inizio seriamente a pensare anch'io che in queste situazioni, l'aumento di energia, sia dovuto anche all'apporto umido del padule che quest'anno è pieno zeppo di acqua in modo del tutto anomalo :eek:
 

rodanosnow

Utente esperto
MD GROUP
Messaggi
9,109
Reazioni
0
Punteggio
0
Località
stabbia padule 18 slm(cerreto guidi)
sheva78 ha detto:
*****************************************************************************
Inizio seriamente a pensare anch'io che in queste situazioni, l'aumento di energia, sia dovuto anche all'apporto umido del padule che quest'anno è pieno zeppo di acqua in modo del tutto anomalo :eek:
qui vicino casa 500/600m ci sono i campi allagati,di solito in estate sono asciutti,l`acqua resta solo in pieno padule...
 

Stevesylvester

Utente esperto
MD GROUP
Messaggi
9,194
Reazioni
4,085
Punteggio
113
Località
San Giovanni V.no (AR) (ma Grossetano)
sheva78 ha detto:
*****************************************************************************
Inizio seriamente a pensare anch'io che in queste situazioni, l'aumento di energia, sia dovuto anche all'apporto umido del padule che quest'anno è pieno zeppo di acqua in modo del tutto anomalo :eek:

Che il padule c'entri forse lo si puo ricavare anche da un andamento analogo capitato qui da me ma abortito in breve . Il temporale giunto ieri, quello fiorentino che procedeva verso SE, tendeva a dissolversi dal lato E ma a "figliare" alla destra della sua direzione di moto tanto che sembrava apparentemente aver cambiato corso e procedere verso SW in direzione Chianti senese. Lo avevo anche accennato in un post del nowcasting poco dopo le 17:30.
Solo che le celle figlie nate qui,  hanno prodotto sul Chianti attorno a Greve pochi fulmini (al confronto) e fenomeni poco piu' che modesti prima di dissolversi con una certa velocita'.
Eppure la ventilazione fino alle quote medie era scarsa , l'aria molto umida e riscaldata dal sole fino a mezz'ora prima dell'evento. Vale a dire grossomodo le condizioni fiorentin-empolesi.
 
S

sheva78

Guest
Stevesylvester ha detto:
Che il padule c'entri forse lo si puo ricavare anche da un andamento analogo capitato qui da me ma abortito in breve . Il temporale giunto ieri, quello fiorentino che procedeva verso SE, tendeva a dissolversi dal lato E ma a "figliare" alla destra della sua direzione di moto tanto che sembrava apparentemente aver cambiato corso e procedere verso SW in direzione Chianti senese. Lo avevo anche accennato in un post del nowcasting poco dopo le 17:30.
Solo che le celle figlie nate qui,  hanno prodotto sul Chianti attorno a Greve pochi fulmini (al confronto) e fenomeni poco piu' che modesti prima di dissolversi con una certa velocita'.
Eppure la ventilazione fino alle quote medie era scarsa , l'aria molto umida e riscaldata dal sole fino a mezz'ora prima dell'evento. Vale a dire grossomodo le condizioni fiorentin-empolesi.
************************************************************************************************

Ottima considerazione che avvalora ancor di più,la tesi descritta sopra ;)
 

aralbedo

Utente esperto
MD GROUP
Messaggi
8,961
Reazioni
1,516
Punteggio
113
Località
Ab. Prato s/o - Lav. Capalle (Fi)
sheva78 ha detto:
Con l'esempio del temporale di ieri, rimane da capire solo una cosa:
Perchè ieri è tornato indietro? ;D Consideriamo pure che l'aria fredda in quota si spostava da NW verso SE.... segno evidente che quello di ieri è andato preciso preciso verso la zona dove l'energia nei bassi strati era maggiore, cioè la piana ;)

Assolutamente si...ovvio che le correnti fredde discendenti devono trovare aria caldo umida da sollevare per formare una nuova cella. Queste condizioni esistono in quella zona, dove i dew point sono sempre elevati e dove è presente uno specchio d'acqua poco profondo e quindi, presumibilmente caldo.

Che poi la rigenerazione sopravento non è altro che quella dei temporali autorigeneranti , in cui vi sono, però, con tre aggravanti di non poco conto: ;)

- getto forte in quota che fa assumere alla cella un asse obliquo mantenendo l'area delle precipitazioni lontano da quella delle correnti ascendenti

- superficie marina che costituisce un serbatoio di energìa infinito, ovvero una massa d'aria caldo umida da sollevare

- contrafforti montuosi vicino al mare (vedi il caso delle Apuane o dell'appennino ligure) su cui si scaricano i rovesci e che favoriscono il successivo "rotolamento" dell'aria fredda di nuovo in direzione della costa e del mare

Ciao
 

rodanosnow

Utente esperto
MD GROUP
Messaggi
9,109
Reazioni
0
Punteggio
0
Località
stabbia padule 18 slm(cerreto guidi)
aralbedo ha detto:
Assolutamente si...ovvio che le correnti fredde discendenti devono trovare aria caldo umida da sollevare per formare una nuova cella. Queste condizioni esistono in quella zona, dove i dew point sono sempre elevati e dove è presente uno specchio d'acqua poco profondo e quindi, presumibilmente caldo.

Che poi la rigenerazione sopravento non è altro che quella dei temporali autorigeneranti , in cui vi sono, però, con tre aggravanti di non poco conto: ;)

- getto forte in quota che fa assumere alla cella un asse obliquo mantenendo l'area delle precipitazioni lontano da quella delle correnti ascendenti

- superficie marina che costituisce un serbatoio di energìa infinito, ovvero una massa d'aria caldo umida da sollevare

- contrafforti montuosi vicino al mare (vedi il caso delle Apuane o dell'appennino ligure) su cui si scaricano i rovesci e che favoriscono il successivo "rotolamento" dell'aria fredda di nuovo in direzione della costa e del mare

Ciao
vero avevo il dew point a 22 e ur 75%
 
S

sheva78

Guest
aralbedo ha detto:
Assolutamente si...ovvio che le correnti fredde discendenti devono trovare aria caldo umida da sollevare per formare una nuova cella. Queste condizioni esistono in quella zona, dove i dew point sono sempre elevati e dove è presente uno specchio d'acqua poco profondo e quindi, presumibilmente caldo.

Che poi la rigenerazione sopravento non è altro che quella dei temporali autorigeneranti , in cui vi sono, però, con tre aggravanti di non poco conto: ;)

- getto forte in quota che fa assumere alla cella un asse obliquo mantenendo l'area delle precipitazioni lontano da quella delle correnti ascendenti

- superficie marina che costituisce un serbatoio di energìa infinito, ovvero una massa d'aria caldo umida da sollevare

- contrafforti montuosi vicino al mare (vedi il caso delle Apuane o dell'appennino ligure) su cui si scaricano i rovesci e che favoriscono il successivo "rotolamento" dell'aria fredda di nuovo in direzione della costa e del mare

Ciao
*************************************************************************
Quotone ;) con il getto forte in quota, di solito è più difficile veder formare temporali sulla terraferma ma in questi anni ho notato che di solito, quando riescono a formarsi, sono spesso più violenti dei temporali normali ;)
 
Top