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Siccita' imperante al nord ovest

Maurizio

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Vorrei tanto che tu avessi ragione.....ma non ci credo sai ?! Ci sono troppi fattori sballati a partire da quella gobba anticiclonica troppo a nord figlia del mutamento di posizione della cella di Ferrel e di Hadley ??!! e con GW imperante che probabilmente stanno penalizzando oltremisura alcune aree italiane ed europee mentre altre di cui si profetizzava la desertificazione stanno godendo ormai da anni di.buone precipitazioni .
In ogni caso non possiamo farci nulla. Monitoriamo.
Figurati io non voglio avere ragione ,e' quell sbaglio che penso io ,che puo' essere sbagliato per mia ignoranza ,e' solo un'osservazione che non ha niente a che vedere con la scienza metereologica del passato e di oggi,comunque sia e' una situazione non piacevole quella che stiamo attraversando in questi anni ,abituati a un tipo di clima piovoso e nevoso siano passati al secco a tempi prolungati,per via di quello cge hai detto tu
 

GM Chenal

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Figurati io non voglio avere ragione ,e' quell sbaglio che penso io ,che puo' essere sbagliato per mia ignoranza ,e' solo un'osservazione che non ha niente a che vedere con la scienza metereologica del passato e di oggi,comunque sia e' una situazione non piacevole quella che stiamo attraversando in questi anni ,abituati a un tipo di clima piovoso e nevoso siano passati al secco a tempi prolungati,per via di quello cge hai detto tu
Fino al secolo scorso a Torino (e non solo) non erano inusuali situazioni pienamente invernali e che, talvolta, si protraevano anche in primavera.
3 Febbraio 1941: in questa stupenda foto dell'epoca molti sciatori affollano le pendici della collina di Torino.
Verosimilmente, doveva trattarsi di un fenomeno abbastanza comune per l’epoca, considerato il gran numero di sciatori presenti.
lLlfozf.jpg

Come non erano infrequenti i colpi di coda invernali con ritorno della neve anche in centro città persino a fine aprile
aCjEV12.jpg

Fonte: dal libro de “Il clima di Torino”
 

Maurizio

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Fino al secolo scorso a Torino (e non solo) non erano inusuali situazioni pienamente invernali e che, talvolta, si protraevano anche in primavera.
3 Febbraio 1941: in questa stupenda foto dell'epoca molti sciatori affollano le pendici della collina di Torino.
Verosimilmente, doveva trattarsi di un fenomeno abbastanza comune per l’epoca, considerato il gran numero di sciatori presenti.
lLlfozf.jpg

Come non erano infrequenti i colpi di coda invernali con ritorno della neve anche in centro città persino a fine aprile
aCjEV12.jpg

Fonte: dal libro de “Il clima di Torino”
Ciao carissimo bei eicordi hai menzionato ,Mi ricordo benissimo le nevicate di aprile a larghe falde,mi ricordo bene anche i frequenti temporali nevosi che partivano con venti di fhon, che a sera notte come si calmava ,la temperatura scendeva repentinamente fino a portare la neve ,con tanto di tuoni e lampi
Che bei tempi
 

GM Chenal

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Per chi avesse ancora dei dubbi sulla condizione siccitosa, che ormai non è esagerato definire storica, che affligge molte aree del nord-ovest (e non solo)...
ciao.png

A Torino, in oltre 2 secoli di misurazioni, il 2022 è stato in assoluto il più asciutto con poco più di 300 mm...
Valore inferiore di quasi 100 mm rispetto al precedente primato datato 1871 (Fonte: SMI-Nimbus).
photo1677165768-2.jpeg

Il 2022, inoltre, con 16,0°C di Tmed risulta anche l’anno più caldo a Torino della lunga serie storica (iniziata nel lontano 1753). Appare evidente la tendenza all’aumento termico, divenuta più marcata e repentina a partire dagli anni ’80 del secolo scorso. (Fonte: Nimbus-SMI).
photo1677165768-3.jpeg

Reportage completo con altri dati molto interessanti al link seguente:
https://datimeteoasti.it/articoli/inverno-2022-23-punto-sulla-siccita-piemonte/
 
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zagor

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Per chi avesse ancora dei dubbi sulla condizione siccitosa, che ormai non è esagerato definire storica, che affligge molte aree del nord-ovest (e non solo)...
ciao.png

A Torino, in oltre 2 secoli di misurazioni, il 2022 è stato in assoluto il più asciutto con poco più di 300 mm...
Valore inferiore di quasi 100 mm rispetto al precedente primato datato 1871 (Fonte: SMI-Nimbus).
photo1677165768-2.jpeg

Il 2022, inoltre, con 16,0°C di Tmed risulta anche l’anno più caldo a Torino della lunga serie storica (iniziata nel lontano 1753). Appare evidente la tendenza all’aumento termico, divenuta più marcata e repentina a partire dagli anni ’80 del secolo scorso. (Fonte: Nimbus-SMI).
photo1677165768-3.jpeg

Reportage completo con altri dati molto interessanti al link seguente:
https://datimeteoasti.it/articoli/inverno-2022-23-punto-sulla-siccita-piemonte/

Umh....mi sa che a ponente cumulonembo end friends non piace questo elemento.
 
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zagor

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Articolo che non dice nulla di che.
È vero....ad oggi non si può parlare di cambiamento climatico......ci vuole più tempo.
Però nulla dice su eventuali modifiche in positivo ( leggasi precipitazioni) in prospettiva sulle zone maggiormente colpite dalls siccità ( perché di siccita con gravi danni ad agricoltura ed ambiente si tratta ).
Poi su quanto durerà e sugli effetti futuri non si può sapere. Sugli effetti presenti si...e non sono uno scherzo.
 

Maurizio

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Mammamia che scempio,piove nevica in ogni dove,mentre qui al nord ovest continua la mattanza ,incredibile come gli ultimi anni si e accanito l'assenza di precipitazioni,PAZZESCO
 

setra85

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La siccità nel nord ovest italiano è uno specchio della distribuzione media della massa atmosferica nell'areale euro atlantico.
La cresta d'onda nord atlantica nel corso dell'ultimo ventennio è translata verso l'europa occidentale.
Questo determina tipi di tempo con prevalenti alte pressioni sull'Europa occidentale.
La siccità al nord ovest italiano ne è una conseguenza.
Adattamento.
 

setra85

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Una re analisi ( immagine a sinistra ) in evoluzione ventennale in cui si nota un aumento della curvatura anticiclonica sull'Europa occidentale e una diminuzione, anzi, un aumento della curvatura ciclonica tra l'area ionica e le isole greche.
Una sinottica "tipo" ad esempio ( immagine a destra )
 

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GM Chenal

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Una re analisi ( immagine a sinistra ) in evoluzione ventennale in cui si nota un aumento della curvatura anticiclonica sull'Europa occidentale e una diminuzione, anzi, un aumento della curvatura ciclonica tra l'area ionica e le isole greche.
Una sinottica "tipo" ad esempio ( immagine a destra )
Omega blocking...
ECH1_240rmm7.GIF.png

ECH101_240byk2.GIF.png

Una sinottica drammaticamente sempre più attuale e che caratterizza ormai anche mesi dell'anno che dovrebbero, almeno statisticamente, essere deputati alle precipitazioni...
 

zagor

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Il Tanaro ad Ornea ( li c'è una delle riserve di oesca più belle d'Italia). Ed è un fiume....non un corso d'acqua a carattere torrentizio. Inoltre li non aveva fatto le metrate di neve quest'inverno?
Bisogna rendersi conto che 2 anni di siccita estrema hanno creato danni che ci vorrà molto tempo per risanare....ammesso che cominci a piovere....
 

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ponente

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Pontedassio(IM) 80 Mt.
Il Tanaro ad Ornea ( li c'è una delle riserve di oesca più belle d'Italia). Ed è un fiume....non un corso d'acqua a carattere torrentizio. Inoltre li non aveva fatto le metrate di neve quest'inverno?
Bisogna rendersi conto che 2 anni di siccita estrema hanno creato danni che ci vorrà molto tempo per risanare....ammesso che cominci a piovere....
Ma chi te l'ha detto che ci vorra molto tempo?? Mi pare tanto come gli articoli catastrofici sull'Australia, dopo 1 anno o 2 di siccità e conseguenti incendi, che a seconda dei media e i boccaloni che ci credono sarebbe dovuta essere irreversibile e senza sosta, sono passati ad abbondanza di precipitazioni con netto surplus. Il Tanaro sia in alta valle che in Pianura negli ultimi anni ha visto abbondanza di pioggia nel suo bacino con diverse alluvioni le ultime 2016 e 2020, mentre nel 2018 non è che fosse in secca, anzi.Strano che dopo anni dove hanno prevalso condizioni depressionarie, siano seguiti altri con scarsità o penuria di configurazioni adatte alle precipitazioni.
 
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