Lorenzo Smeraldi
Utente
E' con piacere che scrivo il mio primo intervento in questo forum e come preannunciato nella sezione di presentazione ci tengo a farlo con un mio piccolo contributo inerente una questione che reputo di fondamentale importanza in Climatologia Statistica, il concetto di clima e di normalità climatica.
Il presente lavoro amatoriale vuole contribuire alla riflessione ed aprire al dialogo circa questioni che ancora tutt'oggi vengono affrontate, anche con il nulla osta del WMO, in via meramente convenzionale. E mi riferisco all'utilizzo del periodo trentennale di riferimento e della relativa media trentennale ai fini della definizione di normalità climatica (Cli.no.). Non soddisfatto di questa impostazione dogmatica ho voluto mettere nero su bianco il modello teorico che da alcuni anni ho nella testa circa le questioni di cui all'oggetto.
Il documento è quasi interamente redatto affrontando i ragionamenti in via descrittiva e rimanda a due appendici finali l'approfondimento metodologico adottato nel caso specifico dell'esempio proposto e l'illustrazione in estrema sintesi della metodologia inferenziale che è alla base del costrutto teorico complessivo.
Mi rendo conto che il documento potrà apparire in certi aspetti noioso e tecnico ma credetemi che ho cercato di fare il possibile per renderlo intellegibile a tutti rimandando appunto alle appendici per gli approfondimenti del caso.
Ci tengo a sottolineare il fatto relativo alla decisione di postarlo su questo forum maturata in considerazione dei contenuti di elevata qualità postati negli anni e dello spirito di ricerca e innovazione che lo contraddistingue rispetto ad altre realtà virtuali.
Tenete sempre presente che non possiedo i titoli per approcciare a questioni climatologiche in modo professionale pertanto il presente lavoro rimane confinato all'ambito della passione meteorologica, climatologica e soprattutto statistica che mi appartiene.
Che altro dire ... nella speranza di non annoiarvi e di non aver scritto bestialità, vi auguro una buona lettura e rimango a disposizione per un confronto sui contenuti. Accetto di tutto, considerazioni, opinioni, suggerimenti e soprattutto critiche.
Ciao!
Il presente lavoro amatoriale vuole contribuire alla riflessione ed aprire al dialogo circa questioni che ancora tutt'oggi vengono affrontate, anche con il nulla osta del WMO, in via meramente convenzionale. E mi riferisco all'utilizzo del periodo trentennale di riferimento e della relativa media trentennale ai fini della definizione di normalità climatica (Cli.no.). Non soddisfatto di questa impostazione dogmatica ho voluto mettere nero su bianco il modello teorico che da alcuni anni ho nella testa circa le questioni di cui all'oggetto.
Il documento è quasi interamente redatto affrontando i ragionamenti in via descrittiva e rimanda a due appendici finali l'approfondimento metodologico adottato nel caso specifico dell'esempio proposto e l'illustrazione in estrema sintesi della metodologia inferenziale che è alla base del costrutto teorico complessivo.
Mi rendo conto che il documento potrà apparire in certi aspetti noioso e tecnico ma credetemi che ho cercato di fare il possibile per renderlo intellegibile a tutti rimandando appunto alle appendici per gli approfondimenti del caso.
Ci tengo a sottolineare il fatto relativo alla decisione di postarlo su questo forum maturata in considerazione dei contenuti di elevata qualità postati negli anni e dello spirito di ricerca e innovazione che lo contraddistingue rispetto ad altre realtà virtuali.
Tenete sempre presente che non possiedo i titoli per approcciare a questioni climatologiche in modo professionale pertanto il presente lavoro rimane confinato all'ambito della passione meteorologica, climatologica e soprattutto statistica che mi appartiene.
Che altro dire ... nella speranza di non annoiarvi e di non aver scritto bestialità, vi auguro una buona lettura e rimango a disposizione per un confronto sui contenuti. Accetto di tutto, considerazioni, opinioni, suggerimenti e soprattutto critiche.
Ciao!