Il CNR è l’acronimo di Consiglio Nazionale delle Ricerche, che è l’ente nazionale di ricerca più grande in Italia. È una pubblica organizzazione che svolge, promuove, diffonde, trasferisce e valorizza attività di ricerca nei principali settori del sapere, nonché nel campo dello sviluppo tecnologico e della promozione dell’innovazione a servizio del progresso economico e sociale in Italia.
Il CNR può monitorare e studiare le anomalie termiche tramite diversi metodi e strumenti, tra cui:
Anomalie termiche medie in Italia per il trimestre estivo 2023
il grafico mostra un’analisi delle anomalie termiche in Italia, ovvero le deviazioni dalla media della temperatura. Ecco alcuni elementi chiave per interpretare il grafico:
Questo tipo di mappa è utile per visualizzare rapidamente dove e in che misura le temperature medie si sono discostate dalla norma, il che può essere indicativo di un cambiamento climatico o di un evento meteorologico particolare come un’ondata di calore.
In basso a sinistra c’è anche il logo di ISAC, che sta per Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima, parte del CNR, il che suggerisce che questa mappa è stata prodotta da tale istituto.
Sopra sono mostrati i dati riguardanti le anomalie termiche in Italia per il trimestre estivo del 2023, confrontando le temperature medie con la media del periodo 1991-2020. Ecco una spiegazione dettagliata dei dati forniti:
Il CNR può monitorare e studiare le anomalie termiche tramite diversi metodi e strumenti, tra cui:
- Stazioni Meteorologiche e Termometriche: Disponendo di una rete di stazioni meteorologiche sul territorio italiano, il CNR può registrare le temperature e le condizioni atmosferiche, fornendo dati in tempo reale e storici.
- Satelliti: I satelliti meteorologici e di osservazione della Terra possono monitorare le temperature superficiali e le anomalie termiche a una scala più ampia, fornendo dati su vasti territori che includono aree remote o meno accessibili.
- Modelli Climatici e Simulazioni Computerizzate: Utilizzando modelli matematici e software avanzati, i ricercatori possono prevedere le anomalie termiche basandosi su una serie di variabili climatiche, includendo flussi d’aria, temperature dell’oceano, concentrazioni di gas serra, e altro ancora.
- Radar e Altri Sensori: I radar meteorologici possono essere usati per monitorare i sistemi climatici e le loro caratteristiche, inclusi cambiamenti termici.
- Ricerca sul Campo e Collaborazione Internazionale: Il CNR collabora anche con altre istituzioni di ricerca sia nazionali che internazionali, come l’ESA (Agenzia Spaziale Europea) e l’ENEA (Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile), scambiando dati e competenze.
Anomalie termiche medie in Italia per il trimestre estivo 2023
il grafico mostra un’analisi delle anomalie termiche in Italia, ovvero le deviazioni dalla media della temperatura. Ecco alcuni elementi chiave per interpretare il grafico:
- Base di riferimento: Le anomalie sono calcolate rispetto al valore medio del periodo 1991-2020. Questo significa che il grafico mostra quanto le temperature medie in ogni zona si discostano dalla media di quel periodo trentennale.
- Scala di colori: Viene usata una scala di colori per rappresentare le deviazioni termiche:
- Il rosso indica temperature superiori alla media.
- Il blu indica temperature inferiori alla media.
- Le tonalità più intense di ogni colore indicano una maggiore deviazione dalla media.
- Valori di anomalia: Sulla destra del grafico c’è una legenda con i valori di temperatura corrispondenti ai colori. Questi valori vanno da -3.4°C (indicato in blu, che sarebbe una temperatura media significativamente più bassa della media del periodo 1991-2020) a +3.4°C (indicato in rosso, che rappresenta una temperatura media significativamente più alta della norma).
- Suddivisione geografica: Il grafico è diviso in quadranti che coprono diverse aree geografiche dell’Italia. Ogni quadrante mostra l’anomalia termica media per quella specifica area.
Questo tipo di mappa è utile per visualizzare rapidamente dove e in che misura le temperature medie si sono discostate dalla norma, il che può essere indicativo di un cambiamento climatico o di un evento meteorologico particolare come un’ondata di calore.
In basso a sinistra c’è anche il logo di ISAC, che sta per Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima, parte del CNR, il che suggerisce che questa mappa è stata prodotta da tale istituto.
Sopra sono mostrati i dati riguardanti le anomalie termiche in Italia per il trimestre estivo del 2023, confrontando le temperature medie con la media del periodo 1991-2020. Ecco una spiegazione dettagliata dei dati forniti:
- ITALY ANOMALY: L’anomalia termica per l’Italia nel suo insieme mostra un aumento medio della temperatura di +1.04°C rispetto alla media del periodo di riferimento 1991-2020. Questo la colloca come l’8° estate più calda registrata da quando si hanno dati affidabili (dal 1800), con l’estate più calda che rimane quella del 2003 con una media di +2.58°C e la più fredda quella del 1816 con una media di -5.04°C.
- SUB-REGIONS: Le anomalie termiche sono state poi suddivise in tre regioni geografiche – Nord, Centro e Sud:
- NORTHERN ITALY ANOMALY: Il Nord Italia ha avuto un’anomalia di +1.11°C, rendendola la 6° estate più calda per questa regione. La più calda è stata sempre nel 2003 (+2.80°C) e la più fredda nel 1816 (-5.10°C).
- CENTRAL ITALY ANOMALY: Il Centro Italia mostra un’anomalia di +1.09°C, classificandola come l’8° estate più calda. L’estate più calda per questa regione è stata nel 2003 (+2.66°C) e la più fredda nel 1851 (-4.24°C).
- SOUTHERN ITALY ANOMALY: Per il Sud Italia, l’anomalia è stata leggermente inferiore a +0.98°C, risultando essere la 7° estate più calda. Anche qui, l’estate del 2003 è stata la più calda con +2.43°C, mentre quella del 1815 la più fredda con -4.82°C.