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8° estate più calda registrata in italia

Alessandro 81

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Il CNR è l’acronimo di Consiglio Nazionale delle Ricerche, che è l’ente nazionale di ricerca più grande in Italia. È una pubblica organizzazione che svolge, promuove, diffonde, trasferisce e valorizza attività di ricerca nei principali settori del sapere, nonché nel campo dello sviluppo tecnologico e della promozione dell’innovazione a servizio del progresso economico e sociale in Italia.

Il CNR può monitorare e studiare le anomalie termiche tramite diversi metodi e strumenti, tra cui:

  1. Stazioni Meteorologiche e Termometriche: Disponendo di una rete di stazioni meteorologiche sul territorio italiano, il CNR può registrare le temperature e le condizioni atmosferiche, fornendo dati in tempo reale e storici.
  2. Satelliti: I satelliti meteorologici e di osservazione della Terra possono monitorare le temperature superficiali e le anomalie termiche a una scala più ampia, fornendo dati su vasti territori che includono aree remote o meno accessibili.
  3. Modelli Climatici e Simulazioni Computerizzate: Utilizzando modelli matematici e software avanzati, i ricercatori possono prevedere le anomalie termiche basandosi su una serie di variabili climatiche, includendo flussi d’aria, temperature dell’oceano, concentrazioni di gas serra, e altro ancora.
  4. Radar e Altri Sensori: I radar meteorologici possono essere usati per monitorare i sistemi climatici e le loro caratteristiche, inclusi cambiamenti termici.
  5. Ricerca sul Campo e Collaborazione Internazionale: Il CNR collabora anche con altre istituzioni di ricerca sia nazionali che internazionali, come l’ESA (Agenzia Spaziale Europea) e l’ENEA (Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile), scambiando dati e competenze.
Quando si parla di anomalie termiche, ci si riferisce a deviazioni dalla temperatura media registrata in un dato periodo e area geografica, calcolata in base ai dati storici. Queste anomalie possono essere indicatori di cambiamenti climatici e sono di particolare interesse per i ricercatori che studiano l’impatto delle attività umane sul clima.

Anomalie termiche medie in Italia per il trimestre estivo 2023
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il grafico mostra un’analisi delle anomalie termiche in Italia, ovvero le deviazioni dalla media della temperatura. Ecco alcuni elementi chiave per interpretare il grafico:

  1. Base di riferimento: Le anomalie sono calcolate rispetto al valore medio del periodo 1991-2020. Questo significa che il grafico mostra quanto le temperature medie in ogni zona si discostano dalla media di quel periodo trentennale.
  2. Scala di colori: Viene usata una scala di colori per rappresentare le deviazioni termiche:
    • Il rosso indica temperature superiori alla media.
    • Il blu indica temperature inferiori alla media.
    • Le tonalità più intense di ogni colore indicano una maggiore deviazione dalla media.
  3. Valori di anomalia: Sulla destra del grafico c’è una legenda con i valori di temperatura corrispondenti ai colori. Questi valori vanno da -3.4°C (indicato in blu, che sarebbe una temperatura media significativamente più bassa della media del periodo 1991-2020) a +3.4°C (indicato in rosso, che rappresenta una temperatura media significativamente più alta della norma).
  4. Suddivisione geografica: Il grafico è diviso in quadranti che coprono diverse aree geografiche dell’Italia. Ogni quadrante mostra l’anomalia termica media per quella specifica area.
Dall’immagine, si può osservare che praticamente tutta l’Italia mostra una deviazione positiva della temperatura, il che indica che il periodo in questione è stato più caldo rispetto alla media del 1991-2020. Non ci sono quadranti colorati di blu, quindi non vi sono aree che hanno registrato una media termica inferiore nel periodo considerato.

Questo tipo di mappa è utile per visualizzare rapidamente dove e in che misura le temperature medie si sono discostate dalla norma, il che può essere indicativo di un cambiamento climatico o di un evento meteorologico particolare come un’ondata di calore.

In basso a sinistra c’è anche il logo di ISAC, che sta per Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima, parte del CNR, il che suggerisce che questa mappa è stata prodotta da tale istituto.
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Sopra sono mostrati i dati riguardanti le anomalie termiche in Italia per il trimestre estivo del 2023, confrontando le temperature medie con la media del periodo 1991-2020. Ecco una spiegazione dettagliata dei dati forniti:

  1. ITALY ANOMALY: L’anomalia termica per l’Italia nel suo insieme mostra un aumento medio della temperatura di +1.04°C rispetto alla media del periodo di riferimento 1991-2020. Questo la colloca come l’8° estate più calda registrata da quando si hanno dati affidabili (dal 1800), con l’estate più calda che rimane quella del 2003 con una media di +2.58°C e la più fredda quella del 1816 con una media di -5.04°C.
  2. SUB-REGIONS: Le anomalie termiche sono state poi suddivise in tre regioni geografiche – Nord, Centro e Sud:
    • NORTHERN ITALY ANOMALY: Il Nord Italia ha avuto un’anomalia di +1.11°C, rendendola la 6° estate più calda per questa regione. La più calda è stata sempre nel 2003 (+2.80°C) e la più fredda nel 1816 (-5.10°C).
    • CENTRAL ITALY ANOMALY: Il Centro Italia mostra un’anomalia di +1.09°C, classificandola come l’8° estate più calda. L’estate più calda per questa regione è stata nel 2003 (+2.66°C) e la più fredda nel 1851 (-4.24°C).
    • SOUTHERN ITALY ANOMALY: Per il Sud Italia, l’anomalia è stata leggermente inferiore a +0.98°C, risultando essere la 7° estate più calda. Anche qui, l’estate del 2003 è stata la più calda con +2.43°C, mentre quella del 1815 la più fredda con -4.82°C.
Nella parte inferiore sinistra dell’immagine c’è una mappa dell’Italia che mostra le anomalie termiche nelle varie regioni, con una scala di colori dove il verde rappresenta valori inferiori (o meno anomali) e il rosso valori più elevati (o più anomali). Questo serve a dare un’idea visiva di come le anomalie termiche sono distribuite geograficamente all’interno del paese.
 

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Anomalie delle temperature minime registrate in Italia durante il trimestre estivo del 2023, confrontate con la media delle temperature minime nel periodo 1991-2020.
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La mappa rappresenta le anomalie delle temperature minime registrate in Italia durante il trimestre estivo del 2023, confrontate con la media delle temperature minime nel periodo 1991-2020.

Ecco come interpretare la mappa:

  • Colorazione: La mappa è colorata in base alle anomalie di temperatura rispetto alla media 1991-2020. Le tonalità di rosso indicano un’incremento della temperatura (temperature minime più alte del normale), mentre le tonalità di blu indicano una diminuzione (temperature minime più basse del normale).
  • Scala dei Colori: A destra, c’è una scala con gradi Celsius (°C) che mostra l’intervallo delle anomalie termiche. Va da -3.4°C (blu scuro) a +3.4°C (rosso scuro).
  • Griglia Geografica: La mappa è suddivisa in griglie che coprono specifiche aree geografiche dell’Italia. Ogni griglia mostra l’anomalia di temperatura per quella specifica regione.
Sulla base di questa mappa, possiamo osservare che in tutte le regioni indicate c’è stata un’anomalia positiva delle temperature minime, indicando che le temperature minime erano superiori alla media storica del periodo 1991-2020. Non ci sono aree colorate di blu, il che suggerisce che non ci sono state regioni con temperature minime al di sotto della media storica nel periodo analizzato.

Il valore esatto dell’anomalia per ogni regione non è indicato sulla mappa, ma seguendo la scala dei colori, si può dedurre che le anomalie variano da valori leggermente superiori a 0°C (rosa chiaro) a valori più elevati che potrebbero avvicinarsi a +3.4°C (rosso più scuro). Non sembra esserci alcuna regione con un’anomalia di temperatura minima che superi +3.4°C o che sia inferiore al normale, poiché non ci sono aree di rosso scuro estremo o di blu.

Questo tipo di analisi è utile per comprendere i cambiamenti climatici e le tendenze delle temperature in una regione, che possono avere implicazioni per l’agricoltura, la salute pubblica, e la gestione delle risorse naturali e idriche.

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L’immagine sopra mostra le anomalie delle temperature minime in Italia e nelle sue sub-regioni (Nord, Centro, Sud) durante il trimestre estivo del 2023, confrontandole con la media del periodo 1991-2020. Vediamo i dettagli:

  1. ITALY ANOMALY: Per l’Italia nel suo complesso, l’anomalia della temperatura minima è stata di +1.13°C superiore alla media del periodo di riferimento 1991-2020. Questo dato colloca il trimestre estivo 2023 come il 4° più caldo dal 1800 ad oggi. L’estate più calda rimane quella del 2003 (+2.22°C), e la più fredda quella del 1816 (-5.04°C).
  2. SUB-REGIONS: Le anomalie termiche sono ulteriormente dettagliate per le tre sub-regioni principali:
    • NORTHERN ITALY ANOMALY: Il Nord Italia ha registrato un’anomalia di +1.18°C, rendendo il trimestre estivo 2023 il 5° più caldo dal 1800. L’estate più calda è stata quella del 2003 (+2.35°C) e la più fredda quella del 1816 (-5.04°C).
    • CENTRAL ITALY ANOMALY: Il Centro Italia ha avuto un’anomalia di +1.16°C, il che lo colloca come il 3° trimestre estivo più caldo dal 1831. L’estate più calda è stata sempre quella del 2003 (+2.33°C), mentre la più fredda è stata nel 1845 (-4.90°C).
    • SOUTHERN ITALY ANOMALY: Il Sud Italia mostra un’anomalia di +1.10°C, essendo il 5° trimestre estivo più caldo dal 1831. Anche in questo caso, il record di caldo è del 2003 (+2.14°C), e il record di freddo è del 1845 (-4.90°C).
Nella mappa situata nell’angolo in basso a sinistra dell’immagine, l’Italia è colorata in base alle anomalie delle temperature minime: le regioni colorate di verde mostrano le minori anomalie, mentre quelle in rosso indicano le maggiori anomalie rispetto alla media.

Questi dati sono importanti per l’analisi dei cambiamenti climatici e per l’identificazione di possibili tendenze nel riscaldamento, specialmente per le temperature notturne che possono avere effetti significativi su agricoltura, salute umana, e ecosistemi.
 

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Anomalie delle temperature massime in Italia per il trimestre estivo 2023 rispetto alla media del periodo 1991-2020.
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Questa mappa rappresenta le anomalie di temperatura massima per le varie zone geografiche dell’Italia. L’anomalia è calcolata come la deviazione della temperatura massima dal valore medio del periodo di riferimento 1991-2020. Ecco come interpretare la mappa:

  • Colori: Ogni cella sulla mappa è colorata in base all’anomalia di temperatura che rappresenta. Il gradiente di colori varia dal blu (temperature più fredde rispetto alla media) al rosso (temperature più calde rispetto alla media).
  • Scala dei Colori: Sul lato destro della mappa, c’è una barra che mostra la scala di colori corrispondente all’anomalia di temperatura in gradi Celsius (°C). Ad esempio, il colore più intenso di rosso corrisponde a un’anomalia positiva di +3.4 °C, mentre il colore blu rappresenta un’anomalia negativa di -3.4 °C.
  • Valori di Anomalia: Le celle in rosa chiaro e rosa più scuro mostrano un aumento della temperatura rispetto alla media, con zone che vanno da un aumento lieve (rosa chiaro) a un aumento più marcato (rosa scuro).
  • Area Geografica: La mappa è divisa in griglie che coprono l’intera area geografica dell’Italia, inclusa la Sicilia e la Sardegna, permettendo di osservare le variazioni di temperatura in diverse zone.
  • Assenza di Dati: Alcune celle sono bianche, il che indica che per quelle zone non sono disponibili dati o che l’anomalia è zero.Dall’immagine possiamo osservare che in tutte le aree per cui sono disponibili dati, ci sono state temperature massime superiori alla media del periodo 1991-2020. Non ci sono aree che mostrano un’anomalia di temperatura negativa (più fredda della media), almeno nelle zone con dati disponibili.
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  • L immagine sopra presenta le anomalie delle temperature massime durante il trimestre estivo del 2023 in Italia e nelle sue tre principali sub-regioni (Nord, Centro, Sud), in confronto alla media del periodo 1991-2020. Ecco i dettagli:
    1. ITALY ANOMALY: L’anomalia della temperatura massima per l’intera Italia è stata di +0.92°C rispetto alla media 1991-2020. Questo dato pone il trimestre estivo 2023 come l’8° più caldo dal 1800. L’estate più calda è stata quella del 2003 con un’anomalia di +2.95°C, mentre la più fredda è stata nel 1815 con -5.30°C.
    2. SUB-REGIONS:
      • NORTHERN ITALY ANOMALY: Il Nord Italia ha registrato un’anomalia di +1.00°C, che lo rende l’8° trimestre estivo più caldo dal 1800, con il 2003 che ha la temperatura massima più elevata (+3.27°C) e il 1815 con la temperatura massima più bassa (-5.30°C).
      • CENTRAL ITALY ANOMALY: Il Centro Italia mostra un’anomalia di +1.02°C, posizionandosi come l’8° trimestre estivo più caldo dal 1831, con il 2003 che detiene ancora il record per la temperatura massima più alta (+3.03°C) e il 1851 per la più bassa (-3.95°C).
      • SOUTHERN ITALY ANOMALY: Il Sud Italia presenta un’anomalia di +0.86°C, che lo colloca come il 7° più caldo dal 1831. Ancora una volta, il 2003 ha il record per la temperatura massima più elevata (+2.75°C) e il 1851 per la più bassa (-3.95°C).
  • Nella mappa inclusa, l’Italia è rappresentata con una scala di colori che varia dal verde al rosso. Questi colori mostrano le anomalie della temperatura massima: il verde indica un’anomalia minore rispetto alla media, mentre il rosso rappresenta un’anomalia maggiore.

    In sintesi, queste informazioni indicano che il trimestre estivo 2023 ha avuto temperature massime superiori alla media in tutte e tre le regioni, con il Nord e il Centro Italia che hanno avuto anomalie leggermente superiori a quelle del Sud. Questi dati possono essere utili per monitorare le tendenze a lungo termine del clima e per valutare l’impatto del cambiamento climatico sull’ambiente e sulla società.

    Conclusioni Generali:
    • L’estate 2023 in Italia è stata significativamente più calda rispetto alla media del periodo di riferimento 1991-2020.
    • L’anno 2003 rimane l’anno di riferimento per le temperature più calde registrate in Italia.
    • L’anno 1815 (e per l’Italia centrale e meridionale il 1851) è registrato come il più freddo nei dati storici citati.
  • Questi dati sono basati su osservazioni preliminari e non ancora validate, quindi potrebbero essere soggetti a revisioni in futuro. Le analisi sono state effettuate dal Gruppo di Climatologia Storica dell’ISAC-CNR e sono aggiornate con i dati del “Global Surface Summary of Day” forniti dalla NCDC-NOAA.

    https://www.isac.cnr.it/climstor/climate_news.html
 
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