Un saluto a tutti.
Mi permetto qui di operare un'analisi che si piazza tra la fine di luglio e l'inizio di agosto.
Fino a buona parte della prossima settimana cambia poco rispetto allo scenario attuale ovvero un'ampia saccatura in quota di aria fredda nord oceanica coinvolge direttamente le nostre regioni centro settentrionali e molto meno il sud Italia (qui apprezzato cmq il ridimensionamento termico).
Questo ci traghetta con buona probabilità verso un w.e. dal sapore poco estivo e dai fenomeni di instabilità piuttosto generalizzati:
questa la situazione al suolo prevista appunto per domenica: piuttosto complessa l'evoluzione della depressione ben strutturata a tutte le quote, e che molto lentamente e con difficoltà tenta di colmarsi visti i continui apporti freddi alle quote superiori.
Una situazione che ancora penalizza le regioni settentrionali (specie tra sabato e domenica) e centrali adricatiche tra domenica e lunedì.
Volendo a questo punto tirare un occhio oltre, e quindi cercare un possibile iter evolutivo alla crisi estiva che si è radicata in quest'ultima fase del mese di luglio, notiamo un'onda abbastanza pronunciata che si accentua dal lontano pacifico e si traduce in una graduale ripercussione nell'andamento della corrente a getto.
Sappiamo che il getto viene condizionato in maniera piuttosto diretta e visibile, specie nei mesi tardo primaverili ed estivi, dalle anomalìe superficiali oceaniche site in loco ma anche a grandi distanze con accentuazioni d'onda che enfatizzano le caratteristiche del wave train.
Ecco che un occhio al PNA index serve non tanto dal punto di vista dell'analisi deterministica (visto che è un indice parziale che ci descrive attraverso i suoi clusters la differenza di pressione tra il nord e le medie latitudini del Pacifico) quanto a porci l'attenzione proprio su come si muove il getto quando si muove lo stesso indice.
Spesso e volentieri nel semestre freddo un forte sbalzo dell'indice verso il basso da valori positivi è segnale di una considerevole caduta del getto polare con conseguente forcing nel wave train in uscita dagli states e, con il permesso di ulteriori elementi teleconnettivi accondiscendenti, all'origine di pattern quali lo Scand+-
Trovo pertanto piuttosto coerente in un lag di circa 7-9 giorni il realizzarsi di un ponte altopressorio così come prospettato dai principali GM
Una situazione che, se da un lato, favorirà, la chiusura del varco atlantico, tuttavia non impedirà questa volta alle correnti fresche nord europee di condizionare con fenomeni di instabilità il tempo ancora segnatamente al nord e sulle centrali adriatiche.ù
Questo a mio avviso fino ai primi di agosto quando il ponte altopressorio scandinavo sarà rotto dalla riapertura del varco atlantico questa volta probabilmente un pò meno incisivo di quello avuto ad oggi ma comunque in grado di condizionare a tratti il tempo sulle regioni settentrionali mentre al centro sud l'estate probabilmente tenterà di decollare di nuovo grazie all'espansione dell'alta delle azzorre con debole componente africana che dalle coste ispaniche (di nuovo al caldo rovente) sfiorerà il nostro meridione.
E qui siamo probabilmente sulla soglia tra la fine della prima e l'inizio della seconda decade di agosto....
vedremo
Mi permetto qui di operare un'analisi che si piazza tra la fine di luglio e l'inizio di agosto.
Fino a buona parte della prossima settimana cambia poco rispetto allo scenario attuale ovvero un'ampia saccatura in quota di aria fredda nord oceanica coinvolge direttamente le nostre regioni centro settentrionali e molto meno il sud Italia (qui apprezzato cmq il ridimensionamento termico).
Questo ci traghetta con buona probabilità verso un w.e. dal sapore poco estivo e dai fenomeni di instabilità piuttosto generalizzati:
questa la situazione al suolo prevista appunto per domenica: piuttosto complessa l'evoluzione della depressione ben strutturata a tutte le quote, e che molto lentamente e con difficoltà tenta di colmarsi visti i continui apporti freddi alle quote superiori.
Una situazione che ancora penalizza le regioni settentrionali (specie tra sabato e domenica) e centrali adricatiche tra domenica e lunedì.
Volendo a questo punto tirare un occhio oltre, e quindi cercare un possibile iter evolutivo alla crisi estiva che si è radicata in quest'ultima fase del mese di luglio, notiamo un'onda abbastanza pronunciata che si accentua dal lontano pacifico e si traduce in una graduale ripercussione nell'andamento della corrente a getto.
Sappiamo che il getto viene condizionato in maniera piuttosto diretta e visibile, specie nei mesi tardo primaverili ed estivi, dalle anomalìe superficiali oceaniche site in loco ma anche a grandi distanze con accentuazioni d'onda che enfatizzano le caratteristiche del wave train.
Ecco che un occhio al PNA index serve non tanto dal punto di vista dell'analisi deterministica (visto che è un indice parziale che ci descrive attraverso i suoi clusters la differenza di pressione tra il nord e le medie latitudini del Pacifico) quanto a porci l'attenzione proprio su come si muove il getto quando si muove lo stesso indice.
Spesso e volentieri nel semestre freddo un forte sbalzo dell'indice verso il basso da valori positivi è segnale di una considerevole caduta del getto polare con conseguente forcing nel wave train in uscita dagli states e, con il permesso di ulteriori elementi teleconnettivi accondiscendenti, all'origine di pattern quali lo Scand+-
Trovo pertanto piuttosto coerente in un lag di circa 7-9 giorni il realizzarsi di un ponte altopressorio così come prospettato dai principali GM
Una situazione che, se da un lato, favorirà, la chiusura del varco atlantico, tuttavia non impedirà questa volta alle correnti fresche nord europee di condizionare con fenomeni di instabilità il tempo ancora segnatamente al nord e sulle centrali adriatiche.ù
Questo a mio avviso fino ai primi di agosto quando il ponte altopressorio scandinavo sarà rotto dalla riapertura del varco atlantico questa volta probabilmente un pò meno incisivo di quello avuto ad oggi ma comunque in grado di condizionare a tratti il tempo sulle regioni settentrionali mentre al centro sud l'estate probabilmente tenterà di decollare di nuovo grazie all'espansione dell'alta delle azzorre con debole componente africana che dalle coste ispaniche (di nuovo al caldo rovente) sfiorerà il nostro meridione.
E qui siamo probabilmente sulla soglia tra la fine della prima e l'inizio della seconda decade di agosto....
vedremo