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*AUTUNNO-INVERNO 2023/24 : EL NINO RULEZ

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gianlu80

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Maggiore zonalità significa che la circolazione ovest-est è più veloce e che quindi la corrente a getto è più forte, il che si traduce in ridotti se non nulli scambi meridiani tra basse ed alte latitudini.
Semplificando il concetto possiamo affermare che nelle fasi come quella che stiamo vivendo, una circolazione ovest-est rapida muove verso nord il fronte polare, contrariamente una circolazione più lenta lo muove verso sud.
Il principio alla base di questo ragionamento sta nel fatto che una qualsiasi particella di aria che si muova nel serpentone della corrente a getto è soggetta ad una forza che si conserva e si chiama momento angolare.
Per un fluido, come l’atmosfera, questa forza prende il nome di vorticità.
Tutto ciò per descrivere, sia pur semplicisticamente, il motivo per il quale ad una zonalità elevata corrisponda una spostamento verso nord dei getti e così del fronte polare (come le braccia del pattinatore).
I pattern circolatori appartenenti alla elevata zonalità sono contraddistinti da depressioni polari ed alte pressioni nelle medie latitudini viceversa nei casi di bassa zonalità.
Nel contesto di trend attuale dell'ultimo decennio , gli eventi di freddo dovrebbero essere ridotti al lumicino derivati solo da “congiunzioni astrali” per le quali si possano effettivamente costituire quei determinati pattern favorevoli ma che loro malgrado si trovano in un contesto di segnale di fondo ad elevata zonalità così da non essere in grado di raggiungere livelli che popolarmente definiremo “storici” (intensità e durata).
Infatti questo è quanto avvenuto dalla metà/fine anni 70 alla metà/fine dei 90.

Saluti.
Grazie Setra, intervento molto didattico e chiaro.
Quindi lo "storico" evento dell'85 si è verificato nonostante ci trovassimo in regime di elevata velocità zonale e come hai scritto tu in forza di "congiunzioni astrali" (sw) di portata tale da superare il flusso ovest-est?
Quindi idem per l'86, il 91 e il 2018?
 

setra85

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Grazie Setra, intervento molto didattico e chiaro.
Quindi lo "storico" evento dell'85 si è verificato nonostante ci trovassimo in regime di elevata velocità zonale e come hai scritto tu in forza di "congiunzioni astrali" (sw) di portata tale da superare il flusso ovest-est?
Quindi idem per l'86, il 91 e il 2018?

Si, gli eventi singoli non vanno confusi con la media..
Una forte acidità di stomaco di un paio di giorni non sono un ulcera..
 

Luca Orlando

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Se guardi nell'archivio dei runs, vedrai che gia a 192h almeno avevano previsto l'evoluzione troposferica
Appunto.. sotto le 240h.. l'unico a vederla per un run fu ECMWF proprio nelle code.. ma sempre di medio termine parliamo.
Il Long lo inquadro dalle 240h in poi.
Poi dipende dai GM, magari per ECMWF il Long inizia già a 144/168h..
 
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Luca Orlando

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Si ma ci sono tendenze della redistribuzione di massa atte a generar trend di periodi più o meno lunghi ( un decennio o più) di espansione del VP.
Questo è sopra alla variabilità inter annuale o alle casistiche.
Si un tempo forse era così.. oggi con il clima attuale, condizionato dal GW le tendenze ed i Trend sono un attimino cambiati e certi ritorni di evoluzioni Strongest per noi Eventi rari, siam passati da un range ad uno sensibilmente più lungo.
Per intenderci, un evento simile al gennaio 85' se prima poteva avere un ritorno di circa 30 anni(anno più, anno meno..), ad ora questo Trend o Range di ritorno è sicuramente più lungo, nel senso che nell'arco di più o meno un secolo, di eventi simili non ne avremo più 3 o 4.. ma forse un paio a dir tanto.
Mi segui..forse diciamo la stessa cosa..
Mi sembra ovvio, che poi tra eventi come 2012, 85, 56, 29 etc. ci siano di mezzo altri meno Strong.. ritrovarci ora con un simile evento dovremmo attendere sicuramente di più, che un Trend di anni riguardo alla vecchia tendenza climatologica.
L'espansione del VP tendenzialmente si sta riducendo, con la tendenza dell'espansione del GW, a partire dalla riduzione dei ghiacci marini. Per cui le ridistribuzioni di masse avverranno con tempi sempre più lunghi e con meno Vortice a disposizione e Vorticita' meno intensa, non a caso il VP è sempre ad ogni anno più disconnesso tra Stratosfera e Troposfera.. dove con una partenza autunnale del VPT sempre più debole e disturbato, corrispondente un VPS sempre in crescente accelerazione rapida anticipata, per via di un approfondimento radiativo, che cerca di compensare sempre di più la perdita di Vorticita Troposferica in crisi climatica per deficit dei ghiacci marini tra fine estate ed inizio autunno.

Poi la Troposfera tenda di riprendersi con colpi di VPS in tentativo di Strat Cooling e superamento soglia NAM, che nonostante tutto, ogni anno se ne dovrà rivedere le soglie critiche di sfondamento, perché ad oggi un dato o valore critico di precondizionamento, non corrisponde più ai dati della vecchia climatologica, mi sembra ovvio che una stessa soglia di 10 anni fa o più, non possa più avere la stessa valenza e capacità condizionante paragonabile ad oggi..
Prima si sfondava a 1,5 e invece lo stesso valore rapportato ad oggi non basta più, o per lo meno procura meno effetti condizionanti rispetto a prima.
Ad oggi per raggiungere gli stessi effetti di un valore da 1,5 della vecchia scala NAM bisognerà aggiungere qualche decimo in più.. si dovrà arrivare ad un 1,7 o più per rapportare e paragonare gli effetti condizionanti.

Questo accade proprio perché, la Stratosfera risulta già pronta a condizionare la Troposfera troppo in anticipo, proprio quando la Troposfera risulta debole e non predisponente all'approfondimento per coupling ST, per cui la Troposfera risulta con un elevato Waves Number(causa prematura debolezza e molto disturbata..)già prima che il VPS possa normalmente raggiungere un raffreddamento radiativo stagionale nei tempi medi.. e la risposta è sempre la solita, una Stratosfera che tenda di raggiungere l'approfondimento e raffreddamento radiativo in anticipo, con l'acerbo sviluppo del VP.

Crisi Artica e Gup di nascita e crescita del VP, corrisponde ad una compensazione degli squilibri termodinamici dati da un VPS che cerca di contrastare e raffreddare precocemente la colonna isobarica per riequilibrarne appunto, le condizioni termodinamiche del VP.

Insomma, ce ne sarebbe davvero molto da discutere su questo tema, per via del fenomeni da GW collegati e interconnessi.
 

setra85

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Si un tempo forse era così.. oggi con il clima attuale, condizionato dal GW le tendenze ed i Trend sono un attimino cambiati e certi ritorni di evoluzioni Strongest per noi Eventi rari, siam passati da un range ad uno sensibilmente più lungo.
Per intenderci, un evento simile al gennaio 85' se prima poteva avere un ritorno di circa 30 anni(anno più, anno meno..), ad ora questo Trend o Range di ritorno è sicuramente più lungo, nel senso che nell'arco di più o meno un secolo, di eventi simili non ne avremo più 3 o 4.. ma forse un paio a dir tanto.
Mi segui..forse diciamo la stessa cosa..
Mi sembra ovvio, che poi tra eventi come 2012, 85, 56, 29 etc. ci siano di mezzo altri meno Strong.. ritrovarci ora con un simile evento dovremmo attendere sicuramente di più, che un Trend di anni riguardo alla vecchia tendenza climatologica.
L'espansione del VP tendenzialmente si sta riducendo, con la tendenza dell'espansione del GW, a partire dalla riduzione dei ghiacci marini. Per cui le ridistribuzioni di masse avverranno con tempi sempre più lunghi e con meno Vortice a disposizione e Vorticita' meno intensa, non a caso il VP è sempre ad ogni anno più disconnesso tra Stratosfera e Troposfera.. dove con una partenza autunnale del VPT sempre più debole e disturbato, corrispondente un VPS sempre in crescente accelerazione rapida anticipata, per via di un approfondimento radiativo, che cerca di compensare sempre di più la perdita di Vorticita Troposferica in crisi climatica per deficit dei ghiacci marini tra fine estate ed inizio autunno.

Poi la Troposfera tenda di riprendersi con colpi di VPS in tentativo di Strat Cooling e superamento soglia NAM, che nonostante tutto, ogni anno se ne dovrà rivedere le soglie critiche di sfondamento, perché ad oggi un dato o valore critico di precondizionamento, non corrisponde più ai dati della vecchia climatologica, mi sembra ovvio che una stessa soglia di 10 anni fa o più, non possa più avere la stessa valenza e capacità condizionante paragonabile ad oggi..
Prima si sfondava a 1,5 e invece lo stesso valore rapportato ad oggi non basta più, o per lo meno procura meno effetti condizionanti rispetto a prima.
Ad oggi per raggiungere gli stessi effetti di un valore da 1,5 della vecchia scala NAM bisognerà aggiungere qualche decimo in più.. si dovrà arrivare ad un 1,7 o più per rapportare e paragonare gli effetti condizionanti.

Questo accade proprio perché, la Stratosfera risulta già pronta a condizionare la Troposfera troppo in anticipo, proprio quando la Troposfera risulta debole e non predisponente all'approfondimento per coupling ST, per cui la Troposfera risulta con un elevato Waves Number(causa prematura debolezza e molto disturbata..)già prima che il VPS possa normalmente raggiungere un raffreddamento radiativo stagionale nei tempi medi.. e la risposta è sempre la solita, una Stratosfera che tenda di raggiungere l'approfondimento e raffreddamento radiativo in anticipo, con l'acerbo sviluppo del VP.

Crisi Artica e Gup di nascita e crescita del VP, corrisponde ad una compensazione degli squilibri termodinamici dati da un VPS che cerca di contrastare e raffreddare precocemente la colonna isobarica per riequilibrarne appunto, le condizioni termodinamiche del VP.

Insomma, ce ne sarebbe davvero molto da discutere su questo tema, per via del fenomeni da GW collegati e interconnessi.

Sono d'accordissimo con te che con un VP medio più contratto rispetto al passato diminuiscono di pari passo le occasioni di avere ondate di freddo, brevi o lunghe siano, deboli o intense.
L'evento dell'85 rientra in un trend multi decadale di contrazione ma partendo da posizioni più meridionali, cioè di un VP mediamente più esteso di oggi.
Oggi siamo in un trend di contrazione ma partendo da posizioni più settentrionali.
A detta di ciò le occasioni sono ancor più ridotte.
A congiunzione di ciò le sst Nord Atlantiche non permettono un trend di treno d'onda planetarie atto a relegar l'europa e mediterraneo occidentale sotto il cavo d'onda, bensì lo relega sotto la cresta.
La mitezza d'inverno e il caldo torrido in estate non possono che dominare in questo frangente.
 

Luca Orlando

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Sono d'accordissimo con te che con un VP medio più contratto rispetto al passato diminuiscono di pari passo le occasioni di avere ondate di freddo, brevi o lunghe siano, deboli o intense.
L'evento dell'85 rientra in un trend multi decadale di contrazione ma partendo da posizioni più meridionali, cioè di un VP mediamente più esteso di oggi.
Oggi siamo in un trend di contrazione ma partendo da posizioni più settentrionali.
A detta di ciò le occasioni sono ancor più ridotte.
A congiunzione di ciò le sst Nord Atlantiche non permettono un trend di treno d'onda planetarie atto a relegar l'europa e mediterraneo occidentale sotto il cavo d'onda, bensì lo relega sotto la cresta.
La mitezza d'inverno e il caldo torrido in estate non possono che dominare in questo frangente.
Appunto, d'accordissimo..
 

Luca Orlando

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Per cui lil baricentro del core delle masse era più spostato verso il polo in direzione della verticale geografica del VP.. che oggi corrisponde ad un'area in crisi di recupero dei ghiacci, ed il baricentro di massa invece è più rivolto verso NE in direzione Artico Siberiano a largo delle coste verso entroterra.
 

setra85

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Per cui lil baricentro del core delle masse era più spostato verso il polo in direzione della verticale geografica del VP.. che oggi corrisponde ad un'area in crisi di recupero dei ghiacci, ed il baricentro di massa invece è più rivolto verso NE in direzione Artico Siberiano a largo delle coste verso entroterra.


Un nord atlantico più caldo e in riscaldamento che porta nell'artico acque più calde che hanno due effetti:
- lo scioglimento dei ghiacci
- l'aumento di salinità delle acque artiche in seno all'acqua più calda che abbassa il punto di congelamento e riduce di fatto le probabilità che il ghiaccio vada a formarsi.

Ugualmente un modello di circolazione con anomalie positive alle medio alte latitudini e negative alle medio basse rallenta i venti zonali ed Ugualmente, indipendentemente dalla forma del VP, fa espandere l'aria fredda verso sud a guadagnar territorio verso latitudini più basse.
 
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gima69

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Un nord atlantico più caldo e in riscaldamento che porta nell'artico acque più calde che hanno due effetti:
- lo scioglimento dei ghiacci
- l'aumento di salinità delle acque artiche in seno all'acqua più calda che abbassa il punto di congelamento e riduce di fatto le probabilità che il ghiaccio vada a formarsi.

Ugualmente un modello di circolazione con anomalie positive alle medio alte latitudini e negative alle medio basse rallenta i venti zonali ed Ugualmente, indipendentemente dalla forma del VP, fa espandere l'aria fredda verso sud a guadagnar territorio verso latitudini più basse.
Bellissima analisi e dibattito. Ma quindi questo spiegherebbe già da solo il trend che stiamo vivendo o pensate che il GW è presente e lo esalta?

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adm.ackbar

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Maggiore zonalità significa che la circolazione ovest-est è più veloce e che quindi la corrente a getto è più forte, il che si traduce in ridotti se non nulli scambi meridiani tra basse ed alte latitudini.
Semplificando il concetto possiamo affermare che nelle fasi come quella che stiamo vivendo, una circolazione ovest-est rapida muove verso nord il fronte polare, contrariamente una circolazione più lenta lo muove verso sud.
Il principio alla base di questo ragionamento sta nel fatto che una qualsiasi particella di aria che si muova nel serpentone della corrente a getto è soggetta ad una forza che si conserva e si chiama momento angolare.
Per un fluido, come l’atmosfera, questa forza prende il nome di vorticità.
Tutto ciò per descrivere, sia pur semplicisticamente, il motivo per il quale ad una zonalità elevata corrisponda una spostamento verso nord dei getti e così del fronte polare (come le braccia del pattinatore).
I pattern circolatori appartenenti alla elevata zonalità sono contraddistinti da depressioni polari ed alte pressioni nelle medie latitudini viceversa nei casi di bassa zonalità.
Nel contesto di trend attuale dell'ultimo decennio , gli eventi di freddo dovrebbero essere ridotti al lumicino derivati solo da “congiunzioni astrali” per le quali si possano effettivamente costituire quei determinati pattern favorevoli ma che loro malgrado si trovano in un contesto di segnale di fondo ad elevata zonalità così da non essere in grado di raggiungere livelli che popolarmente definiremo “storici” (intensità e durata).
Infatti questo è quanto avvenuto dalla metà/fine anni 70 alla metà/fine dei 90.

Saluti.

Non avendo compreso il mio intervento, hai risposto con un pò di filosofia.

In sintesi, sostenere che gli "eventi di freddo dovrebbero essere ridotti al lumicino derivati solo da congiunzioni astrali” significa promuovere astrologia della meteo e non può essere condivisibile.

Saluti anche a te.
 

Luca Orlando

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Setra85 sei una Sagoma..😅😁
Ci spieghi concetti elementari alla base della fisica dell'atmosfera e della meteorologia(tranne quella legata alle congiunzioni astrali, probabilmente ti riferisci alle dinamiche dei cicli solari e lunari e allineamenti con i pianeti etc.. che sinceramente non me ne intendo molto..).. insomma il resto ce lo dici come un maestro alle elementari..🤣
Troppo forte..👍
Spero solo che tu lo faccia per un tuo modo caratteriale e personale e non perché ci tratti esattamente come degli sprovvisti e ignoranti..🙃😉
 

setra85

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Setra85 sei una Sagoma..😅😁
Ci spieghi concetti elementari alla base della fisica dell'atmosfera e della meteorologia(tranne quella legata alle congiunzioni astrali, probabilmente ti riferisci alle dinamiche dei cicli solari e lunari e allineamenti con i pianeti etc.. che sinceramente non me ne intendo molto..).. insomma il resto ce lo dici come un maestro alle elementari..🤣
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Bisogna utilizzare un pò ironia...sennò qua' stiamo sempre a piangere :)
 

Luca Orlando

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Bisogna utilizzare un pò ironia...sennò qua' stiamo sempre a piangere :)
Sono del tuo stesso avviso.. l'importante è chiarire e anche in qualche modo palesarsi.. a volte sembra che ci nascondi qualcosa di te..(solo una mia sensazione..), o magari sei solo te stesso genuino e senza veli.
E' come se ti avessi letto già sotto altri pseudonimi o Nickname.. ma magari sono io che mi sto solo confondendo associandoti ad altri utenti.

Scusatemi l'Off Topic..
 

setra85

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Sono del tuo stesso avviso.. l'importante è chiarire e anche in qualche modo palesarsi.. a volte sembra che ci nascondi qualcosa di te..(solo una mia sensazione..), o magari sei solo te stesso genuino e senza veli.
E' come se ti avessi letto già sotto altri pseudonimi o Nickname.. ma magari sono io che mi sto solo confondendo associandoti ad altri utenti.

Scusatemi l'Off Topic..

Sono così lo ammetto hahahh
 

granneve

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Didascalia ok, ma ora torniamo a noi, perchè la faccenda ha risvolti davvero strani. Azioni meridiane sempre più scarne nei GM, per un atlantico in forza e prospettive per invasione hp. Tutto questo con un PNA a +2, una AO a -4 e una NAO a -2/-3. Lasciamo stare il prosieguo, ossia dopo il 20, che dipenderà dagli assetti precedenti, ma la fase 15/20-21 gennaio ha un tendenziale index AO, NAO, PNA esattamente come descritti sopra e, con questi indici, ci troveremmo HP addosso secondo gli ultimi GM a 240 ore, esattamente come se ci fosse PNA negativo e NAO/AO +. Ma stiamo fuori? Al più potremmo avere sfondamenti artici larghi, con travasi aria fredda a Ovest, magari freddo più stemperato su Italia centro meridionale, ma dovrebbe essere contesto depressionario, anzi anche fortemente depressionario per molte aree europee centro meridionali. Così come aggiornati gli index anche stamani, lo ribadisco, AO -4 come media, NAO mediamente -2/-3 e PNA +2/+1 non può essere quell'HP. Se con AO/NAO abbondantemente negativi, avessimo anche un PNA negativo, sarebbe anche giustificata una repentina invadenza perturbata atlantica, ma HP proprio no. Sono curioso di vedere come evolverà..
 
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giaguar

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Didascalia ok, ma ora torniamo a noi, perchè la faccenda ha risvolti davvero strani. Azioni meridiane sempre più scarne nei GM, per un atlantico in forza e prospettive per invasione hp. Tutto questo con un PNA a +2, una AO a -4 e una NAO a -2/-3. Lasciamo stare il prosieguo, ossia dopo il 20, che dipenderà dagli assetti precedenti, ma la fase 15/20-21 gennaio ha un tendenziale index AO, NAO, PNA esattamente come descritti sopra e, con questi indici, ci troveremmo HP addosso secondo gli ultimi GM a 240 ore, esattamente come se ci fosse PNA negativo e NAO/AO +. Ma stiamo fuori? Al più potremmo avere sfondamenti artici larghi, con travasi aria fredda a Ovest, magari freddo più stemperato su Italia centro meridionale, ma dovrebbe essere contesto depressionario, anzi anche fortemente depressionario per molte aree europee centro meridionali. Così come aggiornati gli index anche stamani, lo ribadisco, AO -4 come media, NAO mediamente -2/-3 e PNA +2/+1 non può essere quell'HP. Se con AO/NAO abbondantemente negativi, avessimo anche un PNA negativo, sarebbe anche giustificata una repentina invadenza perturbata atlantica, ma HP proprio no. Sono curioso di vedere come evolverà..
Evidentemente Ao nao pna non sono sufficienti e dirimenti per stilare una tendenza...
 

andi

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ma non dovrebbero essere indici descrittivi, almeno AO e NAO dei GM, quindi proprio non si capisce la tendenza espressa dai GM oppure?
 

Robello75

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Io mi chiedo se non ci si può basare sugli indici allora cosa si deve seguire per farci un idea? .... A questo punto si dovrebbero riscrivere le leggi della meteo almeno per il mediterraneo, perché succede spesso il contrario di quello che ci si aspetta.... E succede troppo spesso!!! Scusate lo sfogo.
 
Stato
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