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*AUTUNNO-INVERNO 2023/24 : EL NINO RULEZ

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Io mi chiedo se non ci si può basare sugli indici allora cosa si deve seguire per farci un idea? .... A questo punto si dovrebbero riscrivere le leggi della meteo almeno per il mediterraneo, perché succede spesso il contrario di quello che ci si aspetta.... E succede troppo spesso!!! Scusate lo sfogo.
Ciao,
hai detto benissimo: non ci si può basare sugli indici
quando guidi la macchina, dai uno sguardo al contachilometri e ti segna 110...
1) non puoi basarti su questo indice per sapere se è pericoloso o meno perchè dipende dalla strada che percorri e dai limiti di velocità
2) non puoi basarti su questo indice per sapere se andrai più veloce o più lento perchè dipende se acceleri, deceleri o c'è salita e discesa o se c'è un incrocio, un semaforo o un paese...

e così via

gli indici descrivono uno stato di una macro-area, non prevedono nulla o non descrivono quasi nulla di cosa accade nel Mediterraneo... possono solo far constatare se ci troviamo con un vortice polare forte o debole, con un medio atlantico depresso o in alta pressione, nulla di più

L'unico "indice" a noi che descrive lo stato MEDIO e ripeto MEDIO del tempo è l'East Atlantic Pattern il quale descrive certe configurazioni persistenti sull'Atlantico più vicino al continente e più precisamente la presenza di un'area depressa a largo dell'Inghilterra o a volte anche compresa l'inghilterra con anomalie fortemente negative (quindi molto depressa) rispetto all'ultimo cinquantennio...per il resto:

- Non è detto che la NAO- porti il freddo sul Mediterraneo
- Non è detto che la AO- quindi un vortice debole porti il freddo sul Mediterraneo

le uniche evoluzioni utili per l'arrivo del freddo sul Mediterraneo sono:

1) Le saccature da ovest che generalmente come un pendolo (Caroselli Docet), evolvono verso levante prendendo la via mediterranea (Baleari-Italia-Egeo).. dove in quest'ultima fase grazie alla presenza dei venti di ritorno da nord, portano aria fredda sull'italia (QUESTA ROBA E' PRATICAMENTE ESTINTA ed erano le fasi classiche nella stagione invernale che a seconda della magnitudo portavano freddo e neve sui monti e a volte a quote più basse)

2) Sconguassi (per usare il termine di un altro utente) astrali con blocco duraturo delle correnti atlantiche (atlantic ridge, blocco a bicella, scand+ con fusione con alta azzorriana), dove per cause prettamente circolatorie vengono pilotate correnti fredde-gelide sul mediterraneo le quali a seconda della traiettoria portano gelo e neve su alcune zone d'Italia generalmente più colpite le regioni orientali (QUESTA ROBA E' RARA perchè si devono incastrare un sacco di tasselli e lo era già 30-50-100 anni fa... questi sono i cosiddetti eventi, purtroppo ancora più rari negli ultimi anni)

3) Altri tipi di ingressi, polari-marittimi, artico-marittimi, dal Rodano (ESTREMAMENTE RARI anche prima ora praticamente estinti, ultimo serio credo nel 2013 se la memoria non mi inganna)

Ora, se la circolazione è cambiata, ce lo fa vedere benissimo il grafico dell'EA sotto, che ci dice che mediamente ci sta sempre un'area depressa a largo dell'Inghilterra ed a volte anche più in basso come possiamo pretendere che al netto di indici che non ci riguardano direttamente eccetto l'EA, che arrivi il freddo sul nostro piccolo fazzoletto di terra?
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snowpiercer2012

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Vallerano vt
Didascalia ok, ma ora torniamo a noi, perchè la faccenda ha risvolti davvero strani. Azioni meridiane sempre più scarne nei GM, per un atlantico in forza e prospettive per invasione hp. Tutto questo con un PNA a +2, una AO a -4 e una NAO a -2/-3. Lasciamo stare il prosieguo, ossia dopo il 20, che dipenderà dagli assetti precedenti, ma la fase 15/20-21 gennaio ha un tendenziale index AO, NAO, PNA esattamente come descritti sopra e, con questi indici, ci troveremmo HP addosso secondo gli ultimi GM a 240 ore, esattamente come se ci fosse PNA negativo e NAO/AO +. Ma stiamo fuori? Al più potremmo avere sfondamenti artici larghi, con travasi aria fredda a Ovest, magari freddo più stemperato su Italia centro meridionale, ma dovrebbe essere contesto depressionario, anzi anche fortemente depressionario per molte aree europee centro meridionali. Così come aggiornati gli index anche stamani, lo ribadisco, AO -4 come media, NAO mediamente -2/-3 e PNA +2/+1 non può essere quell'HP. Se con AO/NAO abbondantemente negativi, avessimo anche un PNA negativo, sarebbe anche giustificata una repentina invadenza perturbata atlantica, ma HP proprio no. Sono curioso di vedere come evolverà..
Scusa dove lo vedi nao-3?🤔in quelle a pagamento?
 

Alessandro 81

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Buonasera paolino. Provo a spiegarti:
L'Oscillazione Nord Atlantica (NAO) è un fenomeno meteorologico che descrive le fluttuazioni nella differenza di pressione atmosferica al livello del mare tra l'Islanda e le Azzorre. Queste variazioni di pressione influenzano la forza e la direzione dei venti occidentali attraverso l'Atlantico, modificando i modelli di temperatura e precipitazioni in Europa e Nord America.

La NAO viene calcolata come l'indice NAO, che è la differenza normalizzata di pressione atmosferica tra una stazione nelle Azzorre (che rappresenta la pressione subtropicale alta) e una stazione in Islanda (che rappresenta la pressione subpolare bassa). Questo indice può essere calcolato su base giornaliera, mensile o stagionale, a seconda degli scopi di ricerca o di previsione.

Esistono due fasi principali della NAO:

  1. Fase positiva: Si verifica quando la differenza di pressione tra l'Islanda e le Azzorre è maggiore del normale. Questo porta a venti occidentali più forti sull'Atlantico, portando tempo più mite e umido in Europa e tempo più secco in alcune parti del nord America e del Mediterraneo.
  2. Fase negativa: Si verifica quando la differenza di pressione è minore del normale, portando a venti occidentali più deboli. Questo può causare inverni più freddi in Europa e nel nord-est del Nord America e tempo più umido in alcune parti del Mediterraneo e del sud-est degli Stati Uniti.
L'indice NAO viene spesso calcolato utilizzando dati storici per identificare le tendenze e per fare previsioni meteorologiche a lungo termine. La comprensione della NAO è fondamentale per la previsione del tempo e per studi sul cambiamento climatico, dato il suo impatto significativo sui modelli climatici dell'emisfero nord.

La procedura di calcolo dell'indice dell'Oscillazione Nord Atlantica (NAO) implica diversi passaggi, che vanno dalla raccolta dei dati di pressione atmosferica alla normalizzazione di questi dati per calcolare l'indice. Ecco una panoramica generale della procedura:

  1. Selezione delle stazioni: Si selezionano due stazioni meteorologiche per rappresentare i poli dell'oscillazione: una nei pressi dell'Islanda (per il polo di bassa pressione) e una nelle Azzorre o in un'altra località dell'Atlantico settentrionale (per il polo di alta pressione).
  2. Raccolta dei dati di pressione atmosferica: Si raccolgono i dati giornalieri, mensili o stagionali di pressione atmosferica al livello del mare (SLP - Sea Level Pressure) da queste stazioni per un periodo di tempo prolungato. È importante avere un lungo periodo di dati per stabilire una base affidabile per la normalizzazione.
  3. Calcolo della differenza di pressione: Si calcola la differenza di pressione atmosferica tra le due stazioni selezionate per ogni unità di tempo considerata (giorno, mese, stagione). Questo valore rappresenta la forza del gradiente di pressione tra i due poli della NAO.
  4. Normalizzazione della differenza di pressione: La differenza di pressione viene poi normalizzata per conto delle variazioni a lungo termine e della variabilità stagionale. Questo passaggio si effettua sottraendo la media a lungo termine della differenza di pressione e dividendo il risultato per la deviazione standard della serie temporale. La formula generale per la normalizzazione è:
    Indice NAO=Differenza di pressione−Media a lungo termine della differenzaDeviazione standard della differenzaIndice NAO=Deviazione standard della differenzaDifferenza di pressione−Media a lungo termine della differenza
    Questo processo rende l'indice NAO adimensionale e permette di confrontare i valori nel tempo, indipendentemente dalle variazioni assolute dei valori di pressione.
  5. Interpretazione dell'indice: I valori dell'indice NAO ottenuti possono essere interpretati per determinare la fase della NAO. Valori positivi indicano una fase positiva della NAO, con un forte gradiente di pressione che porta a venti occidentali più intensi sull'Atlantico settentrionale. Valori negativi indicano una fase negativa, con un gradiente di pressione più debole e venti occidentali ridotti.
Questa procedura di calcolo può variare leggermente a seconda delle specifiche metodologie adottate dagli istituti di ricerca o dalle agenzie meteorologiche, ma i principi di base rimangono gli stessi. La NAO è uno strumento importante per la comprensione delle variazioni climatiche e meteorologiche nell'emisfero nord.
 

GM Chenal

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Avviati verso un'inversione dei venti zonali...?
La stratosfera appare in fermento...
gfs_nh-namindex_20240206.png

ens_nh-stratUT_010hPa_20240206.png
 

Nonno_rodano

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a mio avviso sarà molto difficile andare oltre la fase atlantica (che potrebbe portare anche ad una rapida chiusura artica, tutto nella norma stagionale). Il setting non mi pare favorevole a blocchi efficaci, anche la MJO in fase 8 a Febbraio non depone a favore e lo si vede dalla prime proiezioni a 10hpa

Solitamente quando si viene da NAO+ (settembre +1.77, ultimi 10 giorni sempre vicini a +2) anche in caso di cambio di pattern il blocco atlantico non lavora mai in modo efficace. Un esempio lo abbiamo visto a gennaio dopo la NAO+ di dicembre. E' proprio per questo che dopo periodi in regime di NAO+ un eventuale MMW si manifesta (più frequentemente) come displacement, ibrido ma con w2 quasi assente, o solo minor, piuttosto che split.

Forse avremo una possibilità nella fase di passaggio tra atlantico/nord atlantico e nuovo cedimento a ovest. Li se avremo il tempismo giusto potremmo anche portare a casa l'unica fase fredda della stagione, probabilmente breve e nevosa al nord

Mi pare che si stia confermando quanto osservato giorni fa, potremmo avere due fasi atlantiche, quella ormai certa del 8-9-10 febbraio ed una in terza decade. Nel mezzo i GM mostrano qualche possibilità circa una breve fase fredda da est

gem-0-216.png


non parrebbe trattarsi di niente di eccezionale, ma come detto con i giusti incastri il nord Italia potrebbe anche vedere qualche nevicata al piano nella fase di passaggio prima di un nuovo ingresso atlantico.

I movimenti in stratosfera sono ancora una volta sfavorevoli, e credo che Febbraio e l'inverno possano chiudersi qui.

Discorso diverso per la primavera, perchè una lunga manovra potrebbe favorire la disposizione del VPS stavolta favorevole attorno alla prima decade di Marzo, quando da quello che vedo oggi potremmo anche aspettarci le t ad 850hpa più basse di tutta la stagione 2024-25, ma ne riparleremo più avanti nel caso.

Ovviamente la speranza è di portare a casa qualcosina anche prima, ma al momento non vedo grandi possibilità 😉
 

MauiStorm

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Ciao,
hai detto benissimo: non ci si può basare sugli indici
quando guidi la macchina, dai uno sguardo al contachilometri e ti segna 110...
1) non puoi basarti su questo indice per sapere se è pericoloso o meno perchè dipende dalla strada che percorri e dai limiti di velocità
2) non puoi basarti su questo indice per sapere se andrai più veloce o più lento perchè dipende se acceleri, deceleri o c'è salita e discesa o se c'è un incrocio, un semaforo o un paese...

e così via

gli indici descrivono uno stato di una macro-area, non prevedono nulla o non descrivono quasi nulla di cosa accade nel Mediterraneo... possono solo far constatare se ci troviamo con un vortice polare forte o debole, con un medio atlantico depresso o in alta pressione, nulla di più

L'unico "indice" a noi che descrive lo stato MEDIO e ripeto MEDIO del tempo è l'East Atlantic Pattern il quale descrive certe configurazioni persistenti sull'Atlantico più vicino al continente e più precisamente la presenza di un'area depressa a largo dell'Inghilterra o a volte anche compresa l'inghilterra con anomalie fortemente negative (quindi molto depressa) rispetto all'ultimo cinquantennio...per il resto:

- Non è detto che la NAO- porti il freddo sul Mediterraneo
- Non è detto che la AO- quindi un vortice debole porti il freddo sul Mediterraneo

le uniche evoluzioni utili per l'arrivo del freddo sul Mediterraneo sono:

1) Le saccature da ovest che generalmente come un pendolo (Caroselli Docet), evolvono verso levante prendendo la via mediterranea (Baleari-Italia-Egeo).. dove in quest'ultima fase grazie alla presenza dei venti di ritorno da nord, portano aria fredda sull'italia (QUESTA ROBA E' PRATICAMENTE ESTINTA ed erano le fasi classiche nella stagione invernale che a seconda della magnitudo portavano freddo e neve sui monti e a volte a quote più basse)

2) Sconguassi (per usare il termine di un altro utente) astrali con blocco duraturo delle correnti atlantiche (atlantic ridge, blocco a bicella, scand+ con fusione con alta azzorriana), dove per cause prettamente circolatorie vengono pilotate correnti fredde-gelide sul mediterraneo le quali a seconda della traiettoria portano gelo e neve su alcune zone d'Italia generalmente più colpite le regioni orientali (QUESTA ROBA E' RARA perchè si devono incastrare un sacco di tasselli e lo era già 30-50-100 anni fa... questi sono i cosiddetti eventi, purtroppo ancora più rari negli ultimi anni)

3) Altri tipi di ingressi, polari-marittimi, artico-marittimi, dal Rodano (ESTREMAMENTE RARI anche prima ora praticamente estinti, ultimo serio credo nel 2013 se la memoria non mi inganna)

Ora, se la circolazione è cambiata, ce lo fa vedere benissimo il grafico dell'EA sotto, che ci dice che mediamente ci sta sempre un'area depressa a largo dell'Inghilterra ed a volte anche più in basso come possiamo pretendere che al netto di indici che non ci riguardano direttamente eccetto l'EA, che arrivi il freddo sul nostro piccolo fazzoletto di terra?
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Se è tutto riconducibile all'EA +/- allora amen.
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granneve

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Mi pare che si stia confermando quanto osservato giorni fa, potremmo avere due fasi atlantiche, quella ormai certa del 8-9-10 febbraio ed una in terza decade. Nel mezzo i GM mostrano qualche possibilità circa una breve fase fredda da est

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non parrebbe trattarsi di niente di eccezionale, ma come detto con i giusti incastri il nord Italia potrebbe anche vedere qualche nevicata al piano nella fase di passaggio prima di un nuovo ingresso atlantico.

I movimenti in stratosfera sono ancora una volta sfavorevoli, e credo che Febbraio e l'inverno possano chiudersi qui.

Discorso diverso per la primavera, perchè una lunga manovra potrebbe favorire la disposizione del VPS stavolta favorevole attorno alla prima decade di Marzo, quando da quello che vedo oggi potremmo anche aspettarci le t ad 850hpa più basse di tutta la stagione 2024-25, ma ne riparleremo più avanti nel caso.

Ovviamente la speranza è di portare a casa qualcosina anche prima, ma al momento non vedo grandi possibilità 😉
Qualche puntualizzazione, Nonno: che la prima decade o metà di febbraio fosse mite, lo avevamo assunto tutti e non è mai stato messo in discussione, per evidenti carte alla mano. Dal 10, vi è un cambio e sarà inizialmente piovoso. Poi, io ritengo che la la S....z.ta :D proposta dai modelli serali è improponibile per la fase 15/20 o 21 che, nonostante tutto, potrà proporre una settimana con T° in media o anche leggermente sotto e occasioni per locali nevicate a quote medio-basse. Le aree più esposte il medio e basso adriatico e il Sud. Non sembrerebbe proprio il Nord, perlomeno esposto alle precipitazioni più interessanti, certo per il freddo di più; per le precipitazioni in genere più esposti il medio-basso adriatico e Sud. A seguire, ma stiamo parlando della terza decade, ci può anche stare un travaso alto e atlantico di correnti fredde e azione, sull'Italia, più mite e piovosa ( in questo concordo con te ) magari in questo caso, si al Nord potrebbe fare qualcosa in più, specie per aria più fredda accumulatasi nella settimana precedente. Si tratterebbe di una pausa atlantica per eccesso di negatività della NAO e magari anche per un PNA che potrebbe proporsi verso neutro. Insomma, qualche tassellino non proprio giusto, eviterebbe una continuità invernale anche in terza decade, ma gli sfondamenti ci stanno. E comunque le dinamiche sono ancora tutte da valutare, come da valutare il PNA se verso neutro o ancora positivo. Infine, convengo anche sul fatto che la prima decade o metà di marzo possa proporre azioni invernali, ma questo è una ipotesi che è stata computata già da tempo, ad esempio, nelle mie analisi. Insomma, l'angolo di lettura del quadro tra me e te è un po' diverso. Per me, da metà mese inizia la svolta, con settimana più fredda e occasione per locali nevicate a quote medio-basse per adriatiche e Sud, meno per il Nord.
Magari una pausa più atlantica in terza decade ci può stare, poi con prosieguo invernale per la prima di marzo e, voglio ricordare, l'inverno finisce il 21 marzo. Tu, invece, dici che sarà tutto atlantico, qualcosa per il nord, quindi altrove mite, e poi colpo di coda in marzo che definisci primavera. Insomma, per me da metà mese inizierà una svolta più invernale fino a metà marzo con pausa in terza decade di febbraio. Signori, l'inverno, quando lo fa, in questa epoca, è febbraio e marzo con strascichi in Aprile.. Diamocene una ragione e finiamola di ragionare su vecchi schemi che, magari, potranno anche ritornare tra qualche decennio, ma che, a oggi, è controproducente continuare a tenerli vivi. Seguiamo e vediamo
 
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Nonno_rodano

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😁 Pero' Nonno...fasi atlantiche,retrogressioni, neve nord italia, inverno finito, Marzo freddo...ma icche si fa? Scavo o riesumo? 😁
8-9-10-11 atlantico

15 (circa) alta pressione con aria più fredda da est

20 (circa) di nuovo atlantico in un contesto più freddo con possibile neve a basse quote al nord

25 febbraio 1 Marzo mite
10 marzo (circa) molto freddo

Su questi ultimi due punti non ho dettagli perché già al momento sono poco più di un’idea, ho posto la fine dell’inverno al 1 Marzo perché è la data di fine inverno meteo, serve una data precisa altrimenti ognuno sceglie secondo il suo gusto. Io il freddo e la neve li prendo anche a maggio
 
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Putignano (BA)
Se è tutto riconducibile all'EA +/- allora amen.
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Ciao, beh, non ho detto che sia tutto riconducibile all’EA; ho semplicemente risposto all’utente e cioè se vogliamo un indice che rappresenti la situazione del Mediterraneo questo potrebbe essere l’EA… e non dimentichiamoci sempre che sono entità che fotografano una condizione attuale, non predicono nulla
 

Marcomid

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Purtroppo abbiamo guardato la stratosfera per 3 mesi e idem per i venti zonali...e siamo arrivati a febbraio...e i modelli continuano a fare skifo,onestamente inizio a non aspettarmi più nulla
Non capisco la correlazione tra “guardare la stratosfera” e “arrivare a febbraio”. Guarda che pure se non la guardavamo la stratosfera succedevano le stesse cose eh, non è mica colpa nostra. La stratosfera ls guardiamo per capire meglio cosa succederà e adesso è visto un warming, probabilmente di tipo major, con risoluzione ahimè in displacement con ogni probabilità. Questo ci dice che sicuramente, insiene alla AO negativa, il vp non gode di nuovo fi ottima salute e la nao tendente al neutro/negativo con la mjo in fase 7/8 ci dice che ci sono possibilità di blocchi. Il resto lo vedremo con lo stabilizzarsi di tali proiezioni e lo guarderemo dai modelli.
 

Luca Orlando

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Purtroppo è andato anche il 3° colpo previsto entro metà febbraio/inizi 3° decade.. e il bello è che quest'inverno non possiamo nemmeno dare la colpa alla Stratosfera..

hgt.ao.cdas.png


Tutto sommato la Stratosfera ha avuto una marginale influenza solo con il primo raffreddamento radiativo e limite NAM sfiorato.. la Troposfera di per sé ha dominato con una palese modalità Weakly base di media e questo lo si può dedurre ed evincere soprattutto dalla media stagionale dell'indice AO..

Le condizioni della NAO anch'essa tutto sommato rispetto agli altri anni ha avuto un andamento medio più neutrale e diverse fasi negative.. ovviamente le 2 fasi positive hanno avuto un peso non indifferente per noi, ma alla fine a conti fatti a partire da Novembre, la situazione è chiara a tutti.. l'indice ha avuto un comportamento mediamente migliore rispetto agli altri anni..

nao.gefs.sprd2.png

ao.gefs.sprd2.png


Direi che questi grafici fotografano bene l'andamento del VP, ma alla fine stiamo comunque vivendo uno degli inverni peggiori, forse secondo o magari pari solo al 2006/2007.. ci salvano pochi episodi molto isolati, dove ne hanno beneficiato un po i rilievi, ma effettivamente siamo in una sorta di situazione di siccità stagnante e di mitezza inaudita, che trova sfogo solo in brevi episodi fugaci intervallati da un riassetto di Pattern all'altro, con effetti risolutivi di Warming Minor che tuttalpiù ci hanno fatto solo illudere, sperando in qualcos'altro di più concreto e di sconguassso definitivo del VP, con completo Breackdown.

E invece, o magari per fortuna almeno, ci ritroviamo adesso con una fase Atlantica alle porte, piuttosto discreta seppur di breve durata rispetto alla prossima fase mite ed altopressoria che sembrerebbe arrivare nuovamente dopo.
Una fase Atlantica che per lo meno andrebbe a colmare il problema Alpino e Appenninico solo sui rilievi più alti, ma con abbondanti precipitazioni che salverebbero in parte la stagione Alpina.
Alla quote più base tanta acqua che comunque serve vista la situazione seca pregressa.

Come detto già dal Nonno, si andrà verso Marzo, per poter ritrovare un tentativo di Colpo di Coda invernale che possa dare forse un definitivo ed extremis sfogo dell'inverno solo a stagione oramai finita e già in fase di incedere primaverile.

Ma sicuramente avremo una Primavera perturbata e a tratti fredda nella prima parte(o almeno spero..), giusto per dare un classico commiato ad una stagione, l'ennesima.. non pervenuta.

E io che quest'inverno ci credevo veramente... 🥱😑
 
Stato
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