Premettendo che non mi intendo assolutamente di questa materia vi riporto di seguito un articolo di una testata mugellana (Il Filo del Mugello) in cui viene fatto il punto (negativo) della situazione in questa zona:
Brutte notizie per gli amanti dei marroni: quest’anno la produzione dei pregiati frutti mugellani è in forte calo. Una delle cause è stata il freddo di maggio, che non ha diminuito la quantità dei ricci, ma ne ha ridotto le dimensioni, danneggiando le fioriture. Un altro fattore che ha contribuito al calo è stato il ritorno di un insetto parassita, il cinipide galligeno del castagno, presente soprattutto a Vicchio e Firenzuola, che danneggia la produzione delle piante. L’anno scorso si pensava che fosse stato sconfitto grazie all’immissione, avviata alcuni anni fa di un insetto antagonista, il Torymus. Ma con la minor presenza del cinipide, è diminuito anche l’antagonista, il che ha portato al ripresentarsi del problema. A dichiararlo è il direttore del Consorzio Marrone IGP del Mugello, Francesco Bugoloni. Mediamente 150-200 tonnellate vengono certificate dal Consorzio, mentre la produzione complessiva è tra i 15-20 mila quintali, per un valore di 10 milioni di euro, al netto dell’indotto e del prodotto trasformato. La produzione di quest’anno sarà meno della metà rispetto all’anno precedente ed è preoccupante per il Mugello, dato che, fra tutti i suoi prodotti, il marrone si fregia dell’unico IGP assegnato; questa diminuzione provocherà così una grave perdita economica.