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clima Italia

maurino

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Riporto quanto pubblicato su sito UNIMI.

La rivista Atmospheric Chemistry and Physics pubblica uno studio condotto da Veronica Manara, giovane dottoranda di Scienze ambientali all'Università Statale di Milano, che monitora per la prima volta la radiazione solare in Italia negli ultimi 55 anni.
Lo studio - condotto in collaborazione con ETH di Zurigo, ISAC-CNR, Aeronautica Militare e IPE-CSIC di Saragozza - rappresenta una novità assoluta poiché prima non era disponibile nessuna informazione sull'evoluzione temporale della radiazione solare sul territorio italiano.
Analizzando una ampia base di dati di radiazione solare raccolti in decine di osservatori disseminati sul territorio italiano, la ricerca ha rilevato una significativa decrescita nel corso degli anni '60,'70 e della prima metà degli anni '80 del '900, a cui ha fatto seguito una netta inversione di tendenza, con una forte crescita negli ultimi 25-30 anni.
Questo andamento riflette quello delle emissioni inquinanti, e dei conseguenti provvedimenti adottati negli ultimi 30 anni per il controllo delle stesse: la trasparenza della nostra atmosfera alla radiazione solare è migliorata così sensibilmente che anche aree caratterizzate tradizionalmente da un'elevata torbidità atmosferica, come per esempio il bacino padano, si siano progressivamente trasformate in aree in cui, grazie alla minore presenza di particolato atmosferico, la radiazione solare riesce ad attraversare maggiormente l'atmosfera.
"Tra le molteplici conseguenze positive - commenta Maurizio Maugeri, professore del dipartimento di Fisica della Statale - si segnalano un netto miglioramento nella visibilità orizzontale, la disponibilità di maggiori risorse per il settore energetico e agro-forestale e un miglioramento nel tono dell'umore delle persone. L'aspetto negativo più rilevante consiste invece nel fatto che la crescente trasparenza atmosferica ha probabilmente prodotto un'accelerazione del riscaldamento del clima negli ultimi decenni, anche se per quest'ultimo aspetto sarebbe forse più corretto dire che era stata la precedente crescita dell'inquinamento da particolato atmosferico a produrre un mascheramento del riscaldamento. Nel momento in cui le concentrazioni di particolato atmosferico si sono ridotte, oltre al riscaldamento dovuto alle emissioni di biossido di carbonio e di altri gas-serra, si è aggiunto anche il riscaldamento dovuto al venir meno di questo mascheramento".

Comunicato ufficio stampa
 

ponente

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Sarei curioso di chiedergli solo quali sarebbero questi altri gas seraa oltre al biossido di carbonio, che è uno dei minori gas serra, mentre il vapore acqueo lo è molto di più.  ::)

cmq credo che il minor inquinamento abbia sicuramente giovato alle persone e alla sua salute, molto meno al fatto che abbia prodotto un maggior riscaldamento. :) ;)
 

Buriano84

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Bravo Maurino....il problema è che non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire e molti ,tanti ,troppi nemmeno leggeranno queste righe.... ::)
Il clima degli anni'60/'70'/80 è il migliore da 65 milioni d'anni a questa parte.... ;) ;) :D :D
 

Stevesylvester

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ale81 ha detto:
buona giornata a tutto il forum di meteodue. la questione riguardante il problema dei gas inquinanti  è sempre stata una questione molto  "spinosa" SCUSATEMI PER IL TERMINE POCO O PER NULLA SCIENTIFICO.tuttavia ormai  non ci sono più dubbi che la parte di atmosfera che riguarda  la troposfera ovvero  la parte di atmosfera in cui vivono gli esseri umani, si stia riscaldando mentre la stratosfera e gli strati  mediamente più  superiori si vanno  raffreddando. situazione che stando alle numerose ricerche e studi scientifici è ormai molto  nota nella letteratura scientifica .situazione da ricercare nell immissione in atmosfera di gas inquinanti . proprio a causa dei numerosi gas inquinanti rilasciati in atmosfera, nei strati superiori atmosfericia  viene meno  parte della radiazione riflessa dalla superficie  terrestre ,  la quale rimane  intrappolata al suolo  a causa dei gas serra presenti nella troposfera. quindi la media troposfera va lentamente riscaldandosi mentre gli strati superiori vanno gradualmente raffreddandosi.i grafici di seguitorelativi  ai dati RSS.
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. riguardo invece alla discussione in cui si evince che il minor inquinamento abbia sicuramente giovato alle persone e alla sua salute rimango alquanto perplesso e ne spiego i motivi.non molto tempo fa e più precisamente era il 30 novembre 2015 uscì un rapporto dell’Agenzia europea dell ambiente. in tale rapporto si stima che tra i 28 Paesi dell’Unione europea l’Italia è quello con il più alto numero di morti premature rispetto alla normale aspettativa di vita a causa dell’inquinamento dell’aria. Ad attestarlo è un rapporto dell’Agenzia europea dell’ambiente (Aea): la Penisola nel 2012 ha registrato 84.400 decessi di questo tipo, su un totale di 491mila a livello Ue. Tre gli agenti killer responsabili del record negativo: le micro polveri sottili (Pm2.5), il biossido di azoto (NO2) e l’ozono, quello presente nei bassi strati dell’atmosfera (O3). A questi inquinanti lo studio attribuisce rispettivamente 59.500, 21.600 e 3.300 morti premature in Italia.L’area più colpita in Italia dal problema delle micro polveri si conferma quella della Pianura padana.di seguito i relativi grafici.
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.
Puo darsi che non ci siano incongruenze: nonostante il numero di morti premature del 2012 (argomento comunque giustamente definito spinoso per troppi aspetti) se il trend di tale mortalita' fosse in calo negli ultimi lustri, il dato non andrebbe contro quanto riportato nell'articolo inserito da Maurino. Ma qui mi fermo per assoluta  mancanza di preparazione specifica nel maneggiare dati per i quali ci vorrebbero pinze lunghe un metro.
 

Napo

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ale81 ha detto:
buona giornata a tutto il forum di meteodue. la questione riguardante il problema dei gas inquinanti  è sempre stata una questione molto  "spinosa" SCUSATEMI PER IL TERMINE POCO O PER NULLA SCIENTIFICO.tuttavia ormai  non ci sono più dubbi che la parte di atmosfera che riguarda  la troposfera ovvero  la parte di atmosfera in cui vivono gli esseri umani, si stia riscaldando mentre la stratosfera e gli strati  mediamente più  superiori si vanno  raffreddando. situazione che stando alle numerose ricerche e studi scientifici è ormai molto  nota nella letteratura scientifica .situazione da ricercare nell immissione in atmosfera di gas inquinanti . proprio a causa dei numerosi gas inquinanti rilasciati in atmosfera, nei strati superiori atmosfericia  viene meno  parte della radiazione riflessa dalla superficie  terrestre ,  la quale rimane  intrappolata al suolo  a causa dei gas serra presenti nella troposfera. quindi la media troposfera va lentamente riscaldandosi mentre gli strati superiori vanno gradualmente raffreddandosi.i grafici di seguitorelativi  ai dati RSS.
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. riguardo invece alla discussione in cui si evince che il minor inquinamento abbia sicuramente giovato alle persone e alla sua salute rimango alquanto perplesso e ne spiego i motivi.non molto tempo fa e più precisamente era il 30 novembre 2015 uscì un rapporto dell’Agenzia europea dell ambiente. in tale rapporto si stima che tra i 28 Paesi dell’Unione europea l’Italia è quello con il più alto numero di morti premature rispetto alla normale aspettativa di vita a causa dell’inquinamento dell’aria. Ad attestarlo è un rapporto dell’Agenzia europea dell’ambiente (Aea): la Penisola nel 2012 ha registrato 84.400 decessi di questo tipo, su un totale di 491mila a livello Ue. Tre gli agenti killer responsabili del record negativo: le micro polveri sottili (Pm2.5), il biossido di azoto (NO2) e l’ozono, quello presente nei bassi strati dell’atmosfera (O3). A questi inquinanti lo studio attribuisce rispettivamente 59.500, 21.600 e 3.300 morti premature in Italia.L’area più colpita in Italia dal problema delle micro polveri si conferma quella della Pianura padana.di seguito i relativi grafici.
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.

Con tutto il rispetto possibile, non mi pare che si possa stabilire con certezza così millimetrica il numero di morti secondarie direttamente agli inquinanti ambientali.
1) La patogenesi delle neoplasie è multifattoriale e allo stesso modo lo è la risposta alle terapie (è solo la combinazione di cause di neoplasia e di variabili di risposta alla terapia che determina l'outcome finale, i.e. la morte nel nostro caso).
Quindi a meno di non avere dati dettagliati per ogni singolo evento clinico è impossibile stabilire un nesso causale.

2) Nel caso in oggetto stiamo parlando di inquinanti aereiformi quindi responsabili priariamente di neoplasie polmonari (e in realtà solo di carcinomi a piccole cellule dato che gli altri tumori polmonari hanno speso un'eziologia diversa.. ma questo è un discorso complesso che ci porterebbe lontano).
Le statistiche del tumore al polmone in Italia vedono una chiara riduzione di incidenza con un marcato effetto di gender, in discesa per i maschi ed in aumento per le femmine. La variabile funo di sigaretta gioca un ruolo "confondente" rilevante che rende di fatto molto difficile trarre delle conclusioni dai dati di mortalità (http://www.tumori.net/it3/rapporti%20sedi/Polmone.pdf). Se tutto l'effetto fosse attribuibile ai gas serra ed agli inquinanti non si dovrebbero osservare differenze di genere (maschi vs. femmine)
(nota: attenzione che in medicina "prevalenza" ed "incidenza" sono due concetti molto diversi)

3) Il numero di nuove diagnosi è globalmente in aumento ma questo è direttamente correlato all'aumento dell'aspettativa di vita. Più si vive più è probabile di morire di tumore dato che aumenta la propabili di mutazioni somatiche spontanee.

4) Parlando di tutte le neoplasie, i dati AIRC evidenziano: "L'incidenza dei tumori è stabile fra gli uomini e le donne, il contemporaneo invecchiamento della popolazione aumenta consistentemente il numero di nuove diagnosi."  Inoltre "La mortalità per tumore è in riduzione in entrambi i sessi, ma l'invecchiamento della popolazione nasconde l'entità di questo fenomeno."  (cito testualmente dal rapporto epidemiologico AIRC del 2015)

In questo scenario, e data la complessità eziopatogenetica delle neoplasie (diverse cause, centinaia di varianti genetiche e istopatologiche) attribuire ad una singola causa una qualinque quota di morti senza un adeguato studio caso controllo (ovvero una corte di studio matched non esposta al fattore di rischio) mi pare velleitario e non è certo buona scienza

Infine, si potrebbe ipotizzare che gli inquinanti ambientali causino la morte per altre patologie non di tipo neoplastico, ma mi pare difficile da immmaginare.

ciao a tutti

 

Alessandro 81

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buona giornata a tutto il forum di meteodue. ringrazio anticipatamente il sign. napo per la dovuta precisazione riguardante il messaggio da me scritto sopra. ringraziandolo nuovamente mi voglio scusare  se nel mio post sono intervenute inesattezze ed incongruenze dovute alla mia scarsa conoscenza della materia riguardante l inquinamento atmosferico ed i relativi problemi correlati.sicuramente la questione riguardante il tema inquinamento va trattato in adeguata sede. comunque  DI SEGUITO LE POSTO IL LINK DOVE POTER VISIONARE IL MATERIALE CHE HO INSERITO NEL MIO MESSAGGIO    http://www.eea.europa.eu/publications/air-quality-in-europe-2015#tab-data-references .materiale che fa parte del rapporto dell’Agenzia europea dell’ambiente. in tale rapporto viene creata una panoramica delle più recenti scoperte e le stime degli effetti dell'inquinamento atmosferico sulla salute umana  e il suo impatto sugli ecosistemi grazie ancora per la dovuta ed esaustiva precisazione  e di nuovo una buona giornata.
 

bebix

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Napo ha detto:
Con tutto il rispetto possibile, non mi pare che si possa stabilire con certezza così millimetrica il numero di morti secondarie direttamente agli inquinanti ambientali.
1) La patogenesi delle neoplasie è multifattoriale e allo stesso modo lo è la risposta alle terapie (è solo la combinazione di cause di neoplasia e di variabili di risposta alla terapia che determina l'outcome finale, i.e. la morte nel nostro caso).
Quindi a meno di non avere dati dettagliati per ogni singolo evento clinico è impossibile stabilire un nesso causale.

2) Nel caso in oggetto stiamo parlando di inquinanti aereiformi quindi responsabili priariamente di neoplasie polmonari (e in realtà solo di carcinomi a piccole cellule dato che gli altri tumori polmonari hanno speso un'eziologia diversa.. ma questo è un discorso complesso che ci porterebbe lontano).
Le statistiche del tumore al polmone in Italia vedono una chiara riduzione di incidenza con un marcato effetto di gender, in discesa per i maschi ed in aumento per le femmine. La variabile funo di sigaretta gioca un ruolo "confondente" rilevante che rende di fatto molto difficile trarre delle conclusioni dai dati di mortalità (http://www.tumori.net/it3/rapporti%20sedi/Polmone.pdf). Se tutto l'effetto fosse attribuibile ai gas serra ed agli inquinanti non si dovrebbero osservare differenze di genere (maschi vs. femmine)
(nota: attenzione che in medicina "prevalenza" ed "incidenza" sono due concetti molto diversi)

3) Il numero di nuove diagnosi è globalmente in aumento ma questo è direttamente correlato all'aumento dell'aspettativa di vita. Più si vive più è probabile di morire di tumore dato che aumenta la propabili di mutazioni somatiche spontanee.

4) Parlando di tutte le neoplasie, i dati AIRC evidenziano: "L'incidenza dei tumori è stabile fra gli uomini e le donne, il contemporaneo invecchiamento della popolazione aumenta consistentemente il numero di nuove diagnosi."  Inoltre "La mortalità per tumore è in riduzione in entrambi i sessi, ma l'invecchiamento della popolazione nasconde l'entità di questo fenomeno."  (cito testualmente dal rapporto epidemiologico AIRC del 2015)

In questo scenario, e data la complessità eziopatogenetica delle neoplasie (diverse cause, centinaia di varianti genetiche e istopatologiche) attribuire ad una singola causa una qualinque quota di morti senza un adeguato studio caso controllo (ovvero una corte di studio matched non esposta al fattore di rischio) mi pare velleitario e non è certo buona scienza

Infine, si potrebbe ipotizzare che gli inquinanti ambientali causino la morte per altre patologie non di tipo neoplastico, ma mi pare difficile da immmaginare.

ciao a tutti

Da scolpire nel marmo!
Meno male che ogni tanto qualcuno si ricorda come pensare e scrivere in modo scientifico.
(PS sono di parte!)
 
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