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EL NIÑO/SOUTHERN OSCILLATION (ENSO) DIAGNOSTIC DISCUSSIONEL NIÑO/SOUTHERN OSCILLATION (ENSO)

Alessandro 81

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CLIMATE PREDICTION CENTER/NCEP/NWS
9 November 2023
ENSO Alert System Status: El Niño Advisory
Sistema di Allarme ENSO

Il sistema di allarme ENSO del NOAA è progettato per monitorare, prevedere e informare sullo stato corrente di ENSO. Ecco come funziona:

  1. El Niño o La Niña Watch (Preavviso):
    • Emissione: Quando ci sono condizioni favorevoli allo sviluppo di El Niño o La Niña nei prossimi sei mesi.
    • Scopo: Serve come un avviso anticipato per prepararsi a possibili cambiamenti climatici.
  2. El Niño o La Niña Advisory (Avviso):
    • Emissione: Quando le condizioni di El Niño o La Niña sono effettivamente osservate e si prevede che continueranno.
    • Scopo: Confermare che El Niño o La Niña sono in atto e fornire informazioni sulle probabili implicazioni climatiche.
  3. Final El Niño o La Niña Advisory (Avviso Finale):
    • Emissione: Dopo che le condizioni di El Niño o La Niña sono terminate.
    • Scopo: Segnalare la fine dell’evento e le sue possibili conseguenze residue sul clima.
  4. NA: ENSO Alert System Not Active (Sistema non attivo):
    • Significato: Il sistema di allarme ENSO non è attivato quando non ci sono indicazioni di El Niño o La Niña.

Criteri di Definizione​

  • Condizioni El Niño:
    • Anomalia positiva della temperatura della superficie del mare di ≥0.5° C nella regione Niño-3.4.
    • Aspettativa che l’Indice Niño Oceanico (ONI) per 3 mesi soddisfi la soglia.
    • Risposta atmosferica tipica di El Niño osservata.
  • Condizioni La Niña:
    • Anomalia negativa della temperatura della superficie del mare di ≤-0.5° C nella regione Niño-3.4.
    • Aspettativa che l’ONI per 3 mesi soddisfi la soglia.
    • Risposta atmosferica tipica di La Niña osservata.

Implicazioni Globali​

ENSO è un fattore chiave nella variabilità climatica globale. Gli eventi El Niño possono portare a periodi di siccità intensa, incendi boschivi, alluvioni e altri fenomeni meteorologici estremi in diverse parti del mondo. Al contrario, La Niña può causare condizioni meteorologiche estreme opposte, come piogge intense e inverni più freddi in alcune regioni. La comprensione e il monitoraggio di ENSO sono fondamentali per la preparazione e la mitigazione dei suoi effetti sul clima globale, sull’agricoltura, sugli ecosistemi e sull’economia.

Sinossi: Si prevede che El Niño continuerà durante la primavera dell’emisfero settentrionale, con una probabilità del 62% nel periodo da aprile a giugno 2024.

Le temperature superficiali del mare (SST) sopra la media nell’Oceano Pacifico equatoriale [Fig. 1] indicano un El Niño forte, con un aumento delle anomalie nella parte centrale e centro-orientale del Pacifico nell’ultimo mese. I più recenti valori settimanali dell’indice Niño erano di +1,4°C nel Niño-4, +1,8°C nel Niño-3.4, +2,1°C nel Niño-3 e +2,2°C nel Niño-1+2 [Fig. 2]. Le anomalie delle temperature medie in profondità [Fig. 3] sono leggermente aumentate, in associazione con l’avvio di un’onda oceanica Kelvin discendente, che ha intensificato le temperature sottomarine sopra la media nella parte centrale dell’equatore del Pacifico [Fig. 4]. Le anomalie dei venti a basso livello erano verso ovest nella parte centro-orientale del Pacifico, mentre le anomalie dei venti in alta quota erano verso est nel Pacifico occidentale e centrale. La convezione e le piogge erano aumentate intorno alla Linea Internazionale del Cambio di Data, estendendosi fino al Pacifico orientale. La convezione e le piogge ridotte si sono intensificate attorno all’Indonesia [Fig. 5]. L’Indice dell’Oscillazione Meridionale Equatoriale (SOI) e l’SOI basato sulle stazioni sono rimasti negativi. Complessivamente, il sistema accoppiato oceano-atmosfera ha riflettuto un El Niño in crescita.

L’ultima proiezione IRI indica una preferenza per la continuazione di El Niño durante la primavera 2024 dell’emisfero settentrionale [Fig. 6]. Secondo le previsioni più recenti, esiste una probabilità superiore al 55% che si mantenga almeno un El Niño “forte” (con anomalie ≥ 1,5°C nella regione Niño-3.4 come media stagionale) fino al periodo gennaio-marzo 2024. Vi è una probabilità del 35% che questo evento diventi “eccezionalmente forte” (con anomalie ≥ 2,0°C) per la stagione novembre-gennaio. Eventi El Niño più intensi aumentano la possibilità di anomalie climatiche correlate a El Niño, ma ciò non implica necessariamente effetti climatici intensi (si veda il CPC per le probabilità stagionali di temperatura e precipitazioni). In sintesi, si prevede che El Niño continui durante la primavera dell’emisfero settentrionale (con una probabilità del 62% nel periodo aprile-giugno 2024; [Fig. 7]).

Questa discussione rappresenta un lavoro congiunto della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), del Servizio Meteorologico Nazionale della NOAA e delle loro istituzioni finanziate. Le condizioni oceaniche e atmosferiche vengono aggiornate settimanalmente sul sito web del Centro di Previsione Climatica (El Niño/La Niña Condizioni Attuali e Discussioni degli Esperti). Altre prospettive e analisi sono disponibili anche in un blog sull’ENSO. Una previsione probabilistica dell’intensità è disponibile [qui]. Il prossimo Dialogo Diagnostico sull’ENSO è programmato per il 14 dicembre 2023.
 

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La mappa rappresenta le anomalie della temperatura superficiale del mare (SST), che sono una misura di quanto le temperature attuali si discostano dalla media a lungo termine per una specifica area e periodo dell’anno. Questo tipo di mappa è molto utile nella climatologia e nella meteorologia per identificare e analizzare le variazioni climatiche e i pattern meteorologici.

La scala di colori usata nella mappa è un elemento chiave:

  • Blu scuro a blu chiaro: Rappresenta anomalie negative (temperature più fredde della media). Questo può indicare la presenza di correnti fredde o eventi climatici come La Niña, che sono caratterizzati da temperature più fredde nell’equatore del Pacifico.
  • Bianco: Indica valori molto vicini alla media di lungo periodo. Questo colore è usato per mostrare aree dove le temperature sono quelle che ci si aspetterebbe basandosi sulla media del periodo di riferimento.
  • Giallo a rosso scuro: Rappresenta anomalie positive (temperature più calde della media). Questo può essere indicativo di un evento El Niño, che è associato a temperature più calde nelle acque equatoriali del Pacifico e può avere effetti a catena sul clima globale, portando a inverni più miti in alcune aree e più secchi in altre.
Le anomalie sono calcolate rispetto a un periodo di riferimento, in questo caso 1991-2020. Confrontando le temperature attuali con la media di questo intervallo di tempo, gli scienziati possono identificare tendenze e variazioni. Ad esempio, un’area con un’anomalia di +2 potrebbe indicare un cambiamento significativo nell’ambiente marino locale che potrebbe influenzare le correnti, il clima regionale e gli ecosistemi biologici.

Inoltre, tali mappe possono essere utilizzate per monitorare l’evoluzione di fenomeni climatici importanti come El Niño e La Niña, che hanno un impatto notevole sul clima globale. Un forte El Niño può portare a inverni più caldi e secchi in alcune regioni e più umidi in altre, mentre La Niña può portare a inverni più freddi e tempestosi in alcune parti del mondo.

Questi dati possono quindi essere utilizzati per:

  1. Previsioni meteorologiche: Le anomalie possono influenzare la formazione di cicloni tropicali, i modelli di precipitazione e altre condizioni meteorologiche estreme.
  2. Gestione delle risorse marine: L’aumento o la diminuzione della temperatura dell’acqua può influenzare la migrazione dei pesci e la salute degli habitat marini, influenzando quindi la pesca e la biodiversità.
  3. Ricerca climatica: La comprensione delle anomalie SST è vitale per studiare il riscaldamento globale e altri cambiamenti climatici a lungo termine.
In sintesi, questa mappa è uno strumento che aiuta a visualizzare le variazioni della temperatura dell’oceano che possono avere impatti significativi su scala locale, regionale e globale.
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L’immagine mostra quattro grafici distinti, ognuno dei quali rappresenta l’andamento nel tempo delle anomalie della temperatura superficiale del mare (SST) in diverse regioni del Pacifico equatoriale, conosciute come regioni Niño. Questi grafici sono strumenti essenziali per monitorare e comprendere il sistema climatico della Terra, in particolare per quanto riguarda fenomeni come El Niño e La Niña.

Ecco una descrizione dettagliata di ciascun grafico e di cosa rappresenta:

  1. Niño 4: (5°N-5°S, 160°E-150°W)
    • Copre la parte centrale e occidentale dell’Oceano Pacifico equatoriale.
    • Questa regione è importante per rilevare le prime fasi dello sviluppo di El Niño e La Niña.
    • Il grafico mostra un aumento delle anomalie positive verso la fine del periodo, suggerendo un riscaldamento nell’area.
  2. Niño 3.4: (5°N-5°S, 170°W-120°W)
    • È la regione sovrapposta tra Niño 3 e Niño 4 e spesso è considerata il principale indicatore per gli eventi El Niño/La Niña.
    • È un benchmark per la classificazione degli eventi El Niño e La Niña.
    • Anomalie sostenute superiori a +0.5°C possono indicare El Niño, mentre valori inferiori a -0.5°C possono indicare La Niña.
    • Il grafico mostra un trend di anomalie positive persistenti, che potrebbero indicare un evento El Niño in corso o in sviluppo.
  3. Niño 3: (5°N-5°S, 150°W-90°W)
    • Copre la parte orientale del Pacifico equatoriale.
    • È sensibile alle variazioni della temperatura superficiale dell’oceano che influenzano il clima del Sud America e possono avere un impatto sulle correnti oceaniche globali.
    • Il grafico mostra un aumento significativo delle anomalie positive, suggerendo un forte riscaldamento che potrebbe avere implicazioni climatiche globali.
  4. Niño 1+2: (0°-10°S, 90°W-80°W)
    • Questa è la regione più orientale e vicina alla costa del Sud America.
    • È la prima a risentire degli effetti delle anomalie di temperatura associate a El Niño e La Niña.
    • Questa regione è spesso soggetta a una maggiore variazione delle SST e può influenzare il clima locale in modo significativo.
    • Il grafico mostra variazioni meno estreme rispetto alle altre regioni, ma con un leggero trend verso anomalie positive.
Ogni grafico ha una linea che traccia le anomalie settimanali della temperatura superficiale del mare rispetto alla media di lungo termine del periodo 1991-2020. Il periodo di riferimento viene utilizzato per stabilire cosa sia “normale” per la regione, e qualsiasi deviazione da questa norma è ciò che viene definito come un’anomalia.

Le anomalie positive (arancione) indicano che la temperatura del mare è superiore alla media, che può portare a effetti come aumento delle precipitazioni, cambiamenti nei modelli di pesca e nelle correnti oceaniche, e può essere associato a fenomeni come El Niño. D’altra parte, le anomalie negative (blu) indicano temperature inferiori alla media, che possono risultare in riduzione delle precipitazioni e cambiamenti nelle correnti oceaniche e nelle temperature atmosferiche, spesso associate a La Niña.

I modelli di anomalie SST nelle regioni Niño sono attentamente monitorati dai climatologi poiché sono indicatori chiave dei cambiamenti globali del clima che influenzano eventi meteorologici estremi, agricoltura, risorse idriche e ecosistemi. La persistenza di anomalie in una direzione può influenzare gli schemi climatici globali per molti mesi e persino oltre, con effetti che possono essere sentiti in tutto il mondo.
 

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Il grafico mostra l’anomalia del contenuto di calore dell’oceano superiore nell’area equatoriale del Pacifico, specificamente tra 5 gradi nord e 5 gradi sud, e tra i meridiani 180 e 100 gradi ovest. Le anomalie del contenuto di calore forniscono un’indicazione delle variazioni di temperatura nell’acqua oceanica sopra la profondità termoclina, che è la zona dove si nota un rapido cambio di temperatura con la profondità.

Ecco un’analisi dettagliata del grafico:

  • Scala dell’Anomalia: L’asse verticale del grafico misura l’anomalia del contenuto di calore in gradi Celsius. I valori positivi (in arancione) indicano che il contenuto di calore è superiore alla media del periodo di riferimento 1991-2020, mentre i valori negativi (in blu) indicano che è inferiore alla media.
  • Trend Annuale: Il grafico mostra un andamento temporale, con i mesi sull’asse orizzontale, che va da dicembre 2022 a ottobre 2023. Possiamo vedere un periodo iniziale di anomalie negative (più freddo del normale) che si sposta verso anomalie positive (più caldo del normale) verso la metà del periodo, e queste condizioni più calde persistono fino all’ultima data rappresentata.
  • Interpretazione delle Anomalie Positive: Le aree arancioni che indicano anomalie positive suggeriscono un aumento del contenuto di calore nell’oceano superiore. Questo può essere causato da diversi fattori, tra cui un incremento dell’insolazione, ovvero la radiazione solare che raggiunge l’oceano, o cambiamenti nelle correnti oceaniche che portano acque più calde in superficie.
  • Implicazioni Climatiche: Un maggiore contenuto di calore nell’oceano equatoriale può avere varie conseguenze, come l’intensificazione di fenomeni meteorologici estremi. Il calore in eccesso nell’oceano può rilasciare più vapore acqueo nell’atmosfera, influenzando così la formazione di nuvole e precipitazioni. Inoltre, condizioni persistenti di acque più calde sono spesso collegate a El Niño, che può alterare i modelli climatici su scala globale.
  • Significato del Periodo di Base: Il periodo di base 1991-2020 serve come riferimento per determinare l’anomalia. Questo trentennio è considerato un periodo di riferimento adeguato per catturare la variabilità climatica e le condizioni medie.
In sintesi, il grafico è un indicatore utile per comprendere l’attuale stato energetico dell’oceano in una regione critica per la dinamica climatica globale. Un’anomalia positiva prolungata, come quella mostrata nel grafico, può indicare cambiamenti significativi che potrebbero avere effetti a catena sul clima a livello planetario.
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Il grafico rappresenta una sezione longitudinale delle anomalie di temperatura sottosuperficiale lungo l’equatore nel Pacifico, mostrando variazioni rispetto alla media del periodo 1991-2020. Questo tipo di visualizzazione è cruciale per l’analisi di fenomeni climatici come El Niño e La Niña.

Aspetti chiave del grafico:

  • Profondità: L’asse verticale rappresenta la profondità in metri dell’oceano, da 0 a 300 metri. La visualizzazione delle anomalie di temperatura su diversi strati di profondità aiuta a comprendere come il calore è distribuito nell’acqua oceanica, che è un fattore chiave nella modulazione del clima.
  • Longitudine: L’asse orizzontale mostra una sezione trasversale del Pacifico equatoriale da 130° Est a 80° Ovest. Monitorare questa vasta area è importante perché qui si verificano grandi scambi di calore tra l’oceano e l’atmosfera, influenzando i sistemi climatici globali.
  • Scala dei Colori e Anomalie di Temperatura: I colori indicano la temperatura relativa rispetto alla media del periodo di riferimento.
    • Blu indica temperature più fredde della norma e può segnalare acque profonde e fredde che si muovono verso la superficie (upwelling).
    • Giallo/Arancione/Rosso indica temperature più calde della norma e può segnalare la presenza di un significativo strato di acqua calda sottosuperficiale che ha il potenziale per influenzare il clima sopra di esso.
  • Impatto Climatico:
    • El Niño: tipicamente associato a un riscaldamento significativo delle acque sottosuperficiali nell’oceano equatoriale, che può portare a un aumento delle precipitazioni in alcune regioni e siccità in altre, influenzando gli eventi meteorologici estremi.
    • La Niña: caratterizzata da un raffreddamento delle acque sottosuperficiali, che può portare a condizioni climatiche opposte, come temperature più fresche e piogge più abbondanti in alcune parti del mondo.
  • Significato del Periodo di Riferimento: Utilizzando il periodo 1991-2020 come base, gli scienziati possono determinare se le condizioni attuali sono inusuali o no. Questa è una misura dell’anomalia, non della temperatura assoluta.
In questo grafico specifico, possiamo vedere una prevalenza di anomalie positive (colori caldi) che suggeriscono un’estesa area di acqua calda sottosuperficiale nell’Oceano Pacifico equatoriale. Ciò potrebbe avere implicazioni per il clima globale nei mesi successivi, potenzialmente indicando condizioni che sono in linea con un evento El Niño in sviluppo. Tuttavia, è importante notare che tali eventi vengono confermati attraverso l’osservazione di pattern persistenti nel tempo, non solo attraverso misurazioni istantanee.
 

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Il grafico è una mappa delle anomalie di radiazione a onda lunga in uscita (OLR) per il periodo dal 7 ottobre al 1 novembre 2023. L’OLR è una misura dell’energia radiante emessa dalla Terra nello spazio e le anomalie indicano quanto la radiazione misurata si discosta dalla media di un periodo di base, che in questo caso è dal 1991 al 2020.

esaminiamo il grafico più dettagliatamente.

  1. Titolo e Parametro Misurato: Il grafico è intitolato “OLR Anomalies” che sta per anomalie della radiazione a onda lunga in uscita. L’OLR è l’energia radiante che la Terra emette nello spazio. Le anomalie rappresentano differenze rispetto a una media di riferimento.
  2. Periodo di Riferimento: Le anomalie sono calcolate per il periodo che va dal 7 ottobre al 1 novembre 2023. La base di riferimento per le anomalie è la media calcolata per i pentadi, ovvero periodi di cinque giorni, tra il 1991 e il 2020. Questo è importante perché fornisce un contesto su come i valori attuali si confrontano con quelli storici.
  3. Scala dei Colori: A destra c’è una barra dei colori che rappresenta l’intensità delle anomalie in watt per metro quadrato (W/m²). I valori positivi (colori caldi come l’arancione e il rosso) indicano una radiazione maggiore rispetto alla media, mentre i valori negativi (colori freddi come il blu) indicano una radiazione minore rispetto alla media.
  4. Interpretazione dei Colori e dei Dati:
    • Aree Arancioni e Rosse: Zone dove l’OLR è più alta della media. Questo può essere dovuto a cieli più sereni, che permettono a più radiazione di sfuggire nello spazio, o a temperature superficiali più elevate che aumentano l’emissione di radiazione.
    • Aree Blu: Zone dove l’OLR è più bassa della media. Questo può essere causato da una maggiore copertura nuvolosa, che riflette la radiazione solare entrante di nuovo nello spazio e intrappola l’OLR, o da temperature superficiali più basse che riducono l’emissione di radiazione.
  5. Importanza per la Meteorologia e la Climatologia: Le mappe di anomalie OLR sono strumenti importanti per gli scienziati atmosferici, in quanto possono essere correlate con fenomeni meteorologici come sistemi di alta e bassa pressione, e possono influenzare la formazione di tempeste. Inoltre, sono utilizzate per monitorare e studiare fenomeni climatici a larga scala come El Niño e La Niña.
  6. Mappatura Geografica: La mappa mostra le coordinate di longitudine e latitudine, con l’equatore rappresentato dalla linea “EQ”. Questo aiuta a localizzare precisamente dove si verificano le anomalie sul globo terrestre.
  7. Aspetti Tecnici e Limitazioni: La precisione di una mappa di anomalie OLR dipende dalla qualità dei dati satellitari e dai metodi di calcolo delle medie storiche. Le anomalie sono solo indicazioni di deviazioni e non spiegano direttamente le cause o i meccanismi sottostanti.
In conclusione, questo grafico è una rappresentazione visiva di come le condizioni atmosferiche durante un certo periodo si sono discostate dalla norma storica. Per i ricercatori, è un punto di partenza per indagare le cause di queste anomalie e per capire meglio la dinamica del clima terrestre.
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Il grafico rappresenta le previsioni dei modelli per le anomalie della temperatura della superficie del mare (SST) nella regione del Niño 3.4, che è un’area critica del Pacifico utilizzata per monitorare il fenomeno dell’ENSO (El Niño Southern Oscillation). Ecco una spiegazione dettagliata:

  1. Contesto del Grafico: Il grafico è una rappresentazione visiva delle previsioni dell’anomalia della temperatura della superficie del mare (SST) per la regione Niño 3.4, che è un’area nel Pacifico equatoriale centrale usata come indicatore principale per valutare lo stato dell’El Niño Southern Oscillation (ENSO). L’ENSO è un modello climatico che alterna periodi di temperature superficiali del mare anormalmente calde (El Niño) e fredde (La Niña) in questa regione.
  2. Scala delle Anomalie di SST (Asse Y): L’asse verticale mostra le anomalie di SST in gradi Celsius. Questo range va da -2,5 a +3,0 gradi Celsius. Le anomalie sono scostamenti dalla media climatologica, che di solito è calcolata su un periodo di 30 anni. Un’anomalia positiva indica che la SST è più calda del normale, mentre un’anomalia negativa indica che è più fredda del normale.
  3. Timeline delle Previsioni (Asse X): L’asse orizzontale mostra il tempo, dividendo i dati osservati dalle previsioni. “Sep” indica i dati di settembre, che sono osservazioni reali, mentre “SON” (settembre-ottobre-novembre) fino a “JJA” (giugno-luglio-agosto) dell’anno successivo sono periodi futuri per i quali sono fornite previsioni.
  4. Linee di Previsione: Ogni linea colorata rappresenta la previsione di un modello specifico. I modelli sono suddivisi in due categorie:
    • Modelli Dinamici: Basati su equazioni fisiche per simulare i processi atmosferici e oceanici. Sono spesso più sofisticati e computazionalmente intensivi.
    • Modelli Statistici: Basati su analisi di dati storici per identificare tendenze e pattern. Sono più semplici e meno costosi da eseguire ma possono non catturare tutti i fattori fisici.
  5. Aggregazione dei Dati dei Modelli:
    • Le linee tratteggiate rappresentano le medie delle previsioni raggruppate per tipo: la media dei modelli dinamici (linea nera con diamanti), la media dei modelli statistici (linea grigia con quadrati) e la media consolidata di tutti i modelli (linea rossa).
    • Le medie sono utili per identificare una tendenza generale tra i modelli, dato che le previsioni individuali possono variare ampiamente.
  6. Barre di Errore: I punti rappresentano le previsioni medie di ogni modello per ogni trimestre futuro, con le barre di errore che indicano l’incertezza o la variabilità attorno a quella previsione media. Più lunghe sono le barre, maggiore è l’incertezza.
  7. Legenda e Identificazione dei Modelli: La legenda sulla destra elenca i modelli usati, permettendo di identificare quale linea corrisponde a quale modello. Alcuni modelli possono avere un track record migliore di altri, quindi è importante considerare quali modelli hanno storicamente fornito previsioni accurate.
  8. Interpretazione per la Gestione dei Rischi: Un grafico come questo è estremamente utile per i pianificatori e per la gestione dei rischi in diversi settori, inclusi l’agricoltura, la gestione delle risorse idriche e la risposta ai disastri. Sapere se un periodo futuro sarà influenzato da El Niño o La Niña può aiutare a prevedere e mitigare gli effetti di questi fenomeni sul clima globale.
  9. Fonte e Affidabilità: La fonte del grafico, l’International Research Institute for Climate and Society (IRI), è un istituto rispettato che fornisce analisi basate su dati affidabili. La data di aggiornamento (19 ottobre 2023) indica che si tratta di informazioni molto recenti, il che è cruciale per la pianificazione a breve termine.
In sintesi, questo grafico fornisce una visione complessiva delle previsioni dei vari modelli per le anomalie di SST nella regione Niño 3.4, che è vitale per comprendere e prevedere l’impatto potenziale dell’ENSO sul clima globale.
 

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Questo grafico mostra le probabilità ufficiali emesse dal NOAA Climate Prediction Center (CPC) per le condizioni di El Niño, La Niña e Neutrali (nessuno dei due) nella regione Niño 3.4 del Pacifico equatoriale per diversi periodi stagionali. Le probabilità sono calcolate sulla base delle soglie di anomalie della temperatura della superficie del mare (SST) di ±0.5°C.

esaminiamo il grafico in modo più dettagliato per comprenderne ogni aspetto:

  1. Titolo e Fonte: Il titolo “Official NOAA CPC ENSO Probabilities (issued Nov. 2023)” indica che questo grafico è una pubblicazione ufficiale del NOAA Climate Prediction Center che presenta le probabilità previste per le condizioni dell’ENSO (El Niño Southern Oscillation) a novembre 2023.
  2. Indice di Riferimento: La nota sotto il titolo specifica che le probabilità sono basate su anomalie di temperatura della superficie del mare (SST) di ±0.5°C nella regione Niño 3.4, un’area standardizzata utilizzata per il monitoraggio dell’ENSO. Il termine “ERSSTv5” si riferisce alla versione del dataset utilizzato per calcolare queste anomalie.
  3. Asse Y – Probabilità Percentuale: L’asse verticale del grafico misura la probabilità percentuale, che va da 0% a 100%. Questa scala è utilizzata per indicare quanto sia probabile che si verifichi ciascuno dei tre stati dell’ENSO (El Niño, Neutrale, La Niña) nei periodi indicati.
  4. Asse X – Stagioni: L’asse orizzontale mostra i periodi stagionali, indicati da combinazioni di tre lettere che rappresentano i mesi (ad esempio, “OND” per ottobre-novembre-dicembre). Ogni gruppo di barre rappresenta un periodo di tre mesi.
  5. Barre Colorate – Stati ENSO:
    • Barre Rosse: Indicano la probabilità di El Niño, uno stato caratterizzato da temperature superficiali del mare significativamente più calde del normale nella regione del Pacifico equatoriale.
    • Barre Grigie: Rappresentano la probabilità di condizioni neutrali, ovvero quando le temperature del mare sono vicine alla media a lungo termine e non si verificano condizioni di El Niño o La Niña.
    • Barre Blu: Mostrano la probabilità di La Niña, contraddistinta da temperature superficiali del mare significativamente più fredde del normale nella stessa regione.
  6. Interpretazione delle Tendenze:
    • Nella prima parte del grafico (OND, NDJ, DJF), le barre rosse dominano, suggerendo una forte probabilità di El Niño in quei mesi.
    • Man mano che ci spostiamo verso destra nel grafico (JFM, FMA, MAM, AMJ, MJJ, JJA), la probabilità di El Niño diminuisce, mentre la probabilità di condizioni neutrali (barre grigie) aumenta. Questo può indicare la previsione di un declino dell’El Niño.
    • La presenza di barre blu, seppur minoritaria, suggerisce che c’è anche una probabilità non trascurabile di sviluppo di La Niña in alcuni di questi periodi futuri.
  7. Utilizzo delle Previsioni: Queste probabilità sono utili per numerosi settori, inclusi l’agricoltura, la gestione delle risorse idriche e la risposta ai disastri naturali. Le previsioni aiutano a preparare adeguatamente piani di contingenza e a informare il pubblico e le industrie su ciò che potrebbe essere atteso in termini di condizioni climatiche e meteo.
  8. Validità e Tempismo: La data di aggiornamento del grafico, il 9 novembre 2023, garantisce che si tratta di previsioni basate sui dati più recenti disponibili, rendendolo uno strumento prezioso e attuale per l’analisi climatica.
In conclusione, questo grafico fornisce una rappresentazione visiva chiara delle probabilità stagionali previste per i diversi stati dell’ENSO, offrendo una stima del rischio associato a ciascuna condizione. Gli utenti possono utilizzare queste informazioni per valutare l’impatto potenziale sui loro interessi specifici e per pianificare di conseguenza.

ENSO Strengths

https://www.cpc.ncep.noaa.gov/products/analysis_monitoring/enso_advisory/strengths/index.php

La tabella presente nel link, fornisce previsioni sulle probabilità (%) che l’indice Niño-3.4 superi determinate soglie (in gradi Celsius). Le soglie negative indicano la probabilità (%) che l’indice Niño-3.4 sia inferiore (più negativo) a quel valore, mentre le soglie positive indicano la probabilità (%) che l’indice Niño-3.4 sia superiore (più positivo) a quel valore. Questo strumento supporta la discussione diagnostica ufficiale sull’ENSO, aggiornata ogni secondo giovedì del mese.

Spiegazione Dettagliata:​

  1. Soglie dell’Indice Niño-3.4: L’indice Niño-3.4 misura le variazioni della temperatura della superficie del mare nell’oceano Pacifico equatoriale orientale. Valori negativi indicano condizioni di La Niña (acqua più fredda del normale), mentre valori positivi indicano condizioni di El Niño (acqua più calda del normale).
  2. Probabilità: La tabella mostra la probabilità che l’indice Niño-3.4 raggiunga o superi queste soglie. Una probabilità alta per una soglia positiva indica una forte probabilità di condizioni di El Niño, e viceversa per La Niña.
  3. Periodi Temporali: Le previsioni sono suddivise in periodi di tre mesi (ad esempio, OND per Ottobre-Novembre-Dicembre). Questo è importante perché le condizioni ENSO si sviluppano e raggiungono il picco nel corso di alcuni mesi.
  4. Andamento nel Tempo: Le probabilità variano nei diversi periodi, riflettendo la natura evolutiva delle condizioni ENSO. Ad esempio, potresti vedere alte probabilità per le condizioni di El Niño nei primi mesi, che diminuiscono nei mesi successivi.
  5. Esempio di Interpretazione (Periodo OND):
    • Quasi 0% di probabilità per le condizioni di La Niña (soglie negative).
    • Molto alta probabilità (~100%) di raggiungere o superare la soglia di El Niño di 0.5°C.
    • La probabilità diminuisce per soglie più alte, indicando una minore probabilità di condizioni di El Niño estremamente forti.
Questa tabella è utile per comprendere e prepararsi agli impatti potenziali dell’ENSO su modelli meteorologici, agricoltura, risorse idriche e altri settori.

https://www.cpc.ncep.noaa.gov/products/analysis_monitoring/enso_advisory/ensodisc.shtml
 
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