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Global snow and ice report November 2023

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Copertura Neve nell’Emisfero Settentrionale​

Novembre 2023

Northern Hemisphere Snow Cover Extent



Emisfero Settentrionale Totale​

  • Estensione della Copertura Neve (Nov 2023): 35,59 milioni di km² (13,74 milioni di mi²).
  • Anomalia: +0,54 milioni di km² (+0,21 milioni di mi²) rispetto alla media 1991-2020.
  • Tendenza per Decennio: +0,51 milioni di km² (+0,20 milioni di mi²), indicando un aumento della copertura nevosa negli ultimi decenni.
  • Classifica (58 anni): 17° maggiore dal 1966.
  • Anno Record: 1993, con 38,60 milioni di km² (14,90 milioni di mi²).

Nord America​

  • Estensione della Copertura Neve (Nov 2023): 13,59 milioni di km² (5,25 milioni di mi²).
  • Anomalia: -0,28 milioni di km² (-0,11 milioni di mi²).
  • Tendenza per Decennio: +0,19 milioni di km² (+0,07 milioni di mi²).
  • Classifica: 28° maggiore dal 1966.
  • Anno Record: 2018, con 15,72 milioni di km² (6,07 milioni di mi²).

Eurasia​

  • Estensione della Copertura Neve (Nov 2023): 21,99 milioni di km² (8,49 milioni di mi²).
  • Anomalia: +0,81 milioni di km² (+0,31 milioni di mi²).
  • Tendenza per Decennio: +0,31 milioni di km² (+0,12 milioni di mi²).
  • Classifica: 16° maggiore dal 1966.
  • Anno Record: 1993, con 24,13 milioni di km² (9,32 milioni di mi²).

Osservazioni Chiave​

  1. Aumento Generale della Copertura Neve: Si osserva una tendenza generale all’aumento della copertura nevosa nell’Emisfero Settentrionale, particolarmente evidente in Eurasia.
  2. Variazioni Regionali: Il Nord America mostra una leggera diminuzione dell’estensione della copertura nevosa per novembre 2023 rispetto alla media, mentre l’Eurasia mostra un aumento significativo.
  3. Contesto Storico: Gli anni record forniscono un contesto per comprendere come la copertura nevosa dell’anno corrente si confronta con gli estremi storici.

Fonte dei Dati​

I dati provengono dal Global Snow Laboratory dell’Università Rutgers, coprendo un periodo dal 1966 al 2023 (58 anni).

In sintesi, questi dati offrono preziose informazioni sui cambiamenti e sulle tendenze della copertura nevosa nell’Emisfero Settentrionale, con un focus specifico su Nord America ed Eurasia. Le anomalie e le tendenze sono particolarmente importanti per comprendere gli impatti dei cambiamenti climatici sui modelli di copertura nevosa.
 

Alessandro 81

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Nel novembre 2023, l’estensione della copertura nevosa nell’Emisfero Settentrionale ha raggiunto i 35,59 milioni di km² (13,74 milioni di mi²), superando di 540.000 km² (210.000 mi²) la media del periodo 1991-2020. Questo dato si colloca come il 17° valore più alto nella storia delle rilevazioni di novembre per l’Emisfero Settentrionale.
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Il grafico che stiamo esaminando illustra la variazione annuale dell’estensione della copertura nevosa nell’Emisfero Settentrionale durante il mese di novembre, dal 1966 fino al 2023. Le barre blu verticali rappresentano l’estensione della neve misurata per ogni anno, permettendoci di osservare visivamente le fluttuazioni e le tendenze nel corso del tempo.

La linea verde orizzontale attraversa il grafico a un’altezza che corrisponde alla media dell’estensione della neve registrata tra il 1991 e il 2020, che è stata di circa 35,05 milioni di km². Questa linea funge da punto di riferimento per confrontare l’estensione della neve di ogni anno con la media di quel trentennio.

Focalizzandoci sulla linea rossa, vediamo che essa rappresenta il trend decennale, che in questo caso si inclina verso l’alto, indicando un incremento medio dell’estensione della neve di circa lo 1,46% ogni dieci anni, equivalente a un aumento di 0,51 milioni di km². Questo trend ascendente ci suggerisce che, nonostante la variabilità naturale da anno a anno, c’è stata una crescita generale dell’estensione della neve in novembre nel periodo considerato.

Guardando gli assi del grafico, notiamo che l’asse verticale è etichettato con due scale: una in milioni di km² e l’altra in milioni di miglia quadrate, permettendoci di interpretare i dati in entrambe le unità di misura. L’asse orizzontale mostra gli anni, e ci consente di tracciare l’evoluzione dell’estensione della neve nel tempo.

Infine, la fonte dei dati, indicata nella parte inferiore del grafico, è il Rutgers University Global Snow Laboratory, che ci assicura che le informazioni provengono da un ente di ricerca affidabile.

In conclusione, il grafico ci offre una visione chiara della tendenza a lungo termine dell’estensione della neve in novembre nell’Emisfero Settentrionale, rivelando un lieve ma costante aumento nel corso degli ultimi decenni.
 

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Per quanto riguarda Nord America e Groenlandia, l’estensione della neve nel mese di novembre è stata di 13,59 milioni di km² (5,25 milioni di mi²), inferiore di 280.000 km² (110.000 mi²) rispetto alla media storica. Questo risultato si posiziona come un’estensione nevosa considerata quasi nella norma per il mese di novembre, essendo la 28ª più estesa e la 31ª meno estesa.

Si è osservata un’estensione nevosa superiore alla media in novembre nelle parti orientali e meridionali del Midwest degli USA, così come in alcune aree del nordest degli USA, del sud dell’Alaska e nelle regioni centrali e orientali del Canada. Al contrario, parti dell’ovest e del centro degli USA e della regione della Nuova Scozia in Canada hanno mostrato un’estensione nevosa inferiore alla media.
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Il grafico presenta un’analisi dettagliata della copertura nevosa in Nord America e Groenlandia per i mesi di novembre dal 1966 al 2023. Ogni colonna blu indica la misura dell’estensione nevosa per ogni anno specifico, permettendoti di vedere come questo valore sia cambiato anno dopo anno.

La linea orizzontale verde segna la media dell’estensione della copertura nevosa registrata tra il 1991 e il 2020, che ammonta a 13,87 milioni di km². Questo valore di riferimento ci aiuta a contestualizzare se l’estensione nevosa di un dato anno è stata superiore, inferiore o in linea con il trend degli ultimi trent’anni.

Guardando la linea rossa, notiamo che essa illustra la tendenza decennale, che qui si traduce in un aumento percentuale dell’1,37%, equivalente a un incremento di 0,19 milioni di km² ogni dieci anni. Questo aumento graduale si riflette nell’inclinazione leggermente ascendente della linea rossa, suggerendo che, nonostante le fluttuazioni annuali, c’è stata una crescita generale dell’estensione nevosa a novembre nell’arco del periodo osservato.

I due assi verticali ci forniscono le unità di misura in chilometri quadrati e miglia quadrate, permettendoti di interpretare i dati secondo il sistema metrico preferito. L’asse orizzontale, che elenca gli anni, ci dà una visione longitudinale delle variazioni nell’estensione della neve.

Concludendo, il grafico ci indica che, sebbene ci siano state variazioni da un anno all’altro, la tendenza a lungo termine mostra un leggero ma costante aumento dell’estensione della copertura nevosa in Nord America e Groenlandia durante i mesi di novembre nel corso degli ultimi cinquant’anni e più, come confermato dalla linea rossa del trend decennale.
 

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L’estensione della neve in Eurasia a novembre ha toccato i 21,99 milioni di km² (8,49 milioni di mi²), superando la media del periodo 1991–2020 di 810.000 km² (310.000 mi²). Questo rappresenta la 16ª maggiore estensione di neve per un novembre in Eurasia da quando si effettuano le rilevazioni.

Durante il mese, l’estensione nevosa ha superato la media in gran parte del nord Europa, nel nord-ovest e nell’est della Russia, nel nord-est della Cina, in Mongolia e in alcune parti della Cina centrale e del sud-est dell’Europa. Al contrario, regioni come la Turchia, la Russia sud-occidentale, il Kazakistan e l’Afghanistan hanno registrato un’estensione nevosa inferiore alla norma per il mese di novembre.
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Il grafico che osserviamo rappresenta un quadro storico dell’andamento della neve in Eurasia nel corso degli ultimi decenni, durante il mese di novembre. Le barre blu si innalzano anno per anno, dipingendo una storia visiva delle variazioni annue nell’estensione della copertura nevosa. Ciascuna barra corrisponde a un anno specifico e la sua altezza riflette la quantità di terra coperta dalla neve, misurata in milioni di chilometri quadrati.

La linea verde, tracciata orizzontalmente attraverso il grafico, ci mostra la media dell’estensione nevosa per i novembri del periodo che va dal 1991 al 2020, stabilendo una norma di 21,18 milioni di km². Questa linea ci serve da punto di riferimento per determinare se un particolare anno ha avuto più o meno neve rispetto a questa media trentennale.

La linea rossa, che serpeggia lievemente verso l’alto, ci rivela la tendenza generale al rialzo: c’è stato un aumento medio dell’1,46% ogni decennio, tradotto in un incremento di 0,31 milioni di km². Questo trend decennale ci indica che, nonostante la variabilità annuale, la tendenza è stata verso un incremento della copertura nevosa.

Gli assi verticali del grafico offrono due misure parallele: una in chilometri quadrati e l’altra in miglia quadrate, consentendo una doppia lettura dei dati. L’asse orizzontale, invece, ci presenta la sequenza temporale dal 1966 al 2023, permettendoci di osservare come l’estensione della neve si sia evoluta nel tempo.

In conclusione, il grafico ci mostra che, per i mesi di novembre dal 1966 al 2023, l’estensione della neve in Eurasia ha avuto una lieve ma costante tendenza ad aumentare, secondo il trend decennale indicato. Queste osservazioni sono preziose per comprendere come i pattern stagionali possano essere influenzati da vari fattori, inclusi quelli legati ai cambiamenti climatici.
 

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Sea Ice Extent

Di seguito i dati sull’estensione del ghiaccio marino forniti dal National Snow and Ice Data Center (NSIDC) . Questi dati misurano la copertura del ghiaccio marino nell’emisfero settentrionale (Artico) e nell’emisfero meridionale (Antartico) utilizzando strumenti a microonde passivi a bordo dei satelliti NOAA. Il periodo coperto da queste misurazioni va dal 1979 al 2023, per un totale di 45 anni. Analizziamo i dati:

Estensione del Ghiaccio Marino (Novembre 2023):​

  • Emisfero Settentrionale:
    • Estensione: 9,66 milioni di km² (3,73 milioni di mi²).
    • Anomalia (rispetto alla media del periodo 1991-2020): -4,73%.
    • Tendenza per decennio (1991-2020): -4,83%.
    • Classifica (in 45 anni): 39ª maggiore estensione.
    • Estensione Record:
      • Massima nel 1982: 11,63 milioni di km² (4,49 milioni di mi²).
      • Minima nel 2016: 8,66 milioni di km² (3,34 milioni di mi²).
      • Parità nel 2006.
  • Emisfero Meridionale:
    • Estensione: 14,27 milioni di km² (5,51 milioni di mi²).
    • Anomalia (rispetto alla media del periodo 1991-2020): -10,08%.
    • Tendenza per decennio (1991-2020): -0,57%.
    • Classifica (in 45 anni): 44ª maggiore estensione.
    • Estensione Record:
      • Massima nel 2013: 16,87 milioni di km² (6,51 milioni di mi²).
      • Minima nel 2016: 14,22 milioni di km² (5,49 milioni di mi²).

2. Estensione Globale del Ghiaccio Marino:​

  • Estensione Globale Totale: 23,93 milioni di km² (9,24 milioni di mi²).
  • Anomalia (rispetto alla media del periodo 1991-2020): -8,00%.
  • Tendenza per decennio (1991-2020): -2,23%.
  • Classifica (in 45 anni): 44ª maggiore estensione.
  • Estensione Record:
    • Massima nel 1980: 27,51 milioni di km² (10,62 milioni di mi²).
    • Minima nel 2016: 22,88 milioni di km² (8,83 milioni di mi²).

Spiegazione Tecnica:​

  • Estensione del Ghiaccio Marino: Si riferisce all’area totale coperta da ghiaccio marino.
  • Anomalia: La differenza nell’estensione del ghiaccio rispetto alla media di un periodo di base (1991-2020).
  • Tendenza per Decennio: Mostra se l’estensione del ghiaccio è in aumento o in diminuzione nel tempo, espressa come variazione percentuale per decennio.
  • Classifica: Come si confronta l’estensione di quest’anno rispetto ai passati 45 anni.
  • Estensione Record: Gli anni in cui l’estensione del ghiaccio marino è stata la più alta e la più bassa registrata nel periodo di 45 anni.

Osservazioni Chiave:​

  • Tendenza alla Diminuzione: Entrambi gli emisferi mostrano una tendenza alla diminuzione dell’estensione del ghiaccio marino nel corso dei decenni.
  • Minimi e Massimi Record: I dati includono gli anni con le estensioni minime e massime registrate nel periodo di 45 anni.
  • Il 2016 come Anno Notabile: Appare frequentemente come l’anno con la minore estensione.
Questi dati sono fondamentali per comprendere i cambiamenti nei modelli climatici globali, poiché il ghiaccio marino svolge un ruolo significativo nel sistema climatico della Terra. La tendenza alla diminuzione è un chiaro indicatore degli effetti dei cambiamenti climatici.
 

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Nel novembre 2023, l’estensione globale del ghiaccio marino ha raggiunto il secondo valore più basso mai registrato per questo mese, attestandosi a 23,93 milioni di chilometri quadrati (9,24 milioni di miglia quadrate). Il record di minima estensione del ghiaccio marino a novembre è stato registrato nel 2016, con un’estensione di 22,88 milioni di chilometri quadrati (8,83 milioni di miglia quadrate). Dopo sei mesi consecutivi in cui l’estensione del ghiaccio marino antartico ha raggiunto livelli record minimi, il mese di novembre 2023 si è classificato come il secondo più basso mai osservato per questa regione.
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Il grafico presenta una serie temporale dell’estensione del ghiaccio marino globale misurata in novembre di ogni anno dal 1979 al 2023. Ecco una spiegazione dettagliata e tecnica delle sue caratteristiche:


  1. Asse Y Sinistro – Estensione in Milioni di km²: Questo asse indica la misura dell’estensione del ghiaccio marino in milioni di chilometri quadrati. I valori si estendono da circa 22 a 28 milioni di km², fornendo una scala per valutare l’altezza delle barre verticali blu che rappresentano l’estensione del ghiaccio marino di ciascun anno.
  2. Asse Y Destro – Estensione in Milioni di mi²: Parallelamente all’asse Y sinistro, questo asse presenta la conversione delle estensioni in milioni di miglia quadrate, facilitando la comprensione per coloro che utilizzano il sistema di misura imperiale.
  3. Asse X – Anni: L’asse orizzontale elenca gli anni considerati nello studio, da 1979 a 2023, permettendo di osservare la variabilità temporale dell’estensione del ghiaccio marino.
  4. Barre Blu – Dati Annuale per Novembre: Ogni barra rappresenta l’estensione del ghiaccio marino globale per il mese di novembre di ogni anno. La lunghezza verticale delle barre è proporzionale all’estensione del ghiaccio marino. Barre più corte indicano anni con minore estensione del ghiaccio marino, il che è indicativo di un ritiro o una riduzione della copertura ghiacciata.
  5. Linea Verde Orizzontale – Media del Periodo 1991-2020: Questa linea orizzontale indica la media dell’estensione del ghiaccio marino nel periodo di riferimento 1991-2020, fissata a 26,01 milioni di km². Serve come benchmark per identificare come ogni anno si posiziona rispetto a questa media trentennale.
  6. Linea Rossa – Trend Decadale: Questa linea mostra il trend decennale nell’estensione del ghiaccio marino. La pendenza negativa della linea rossa indica un declino nell’estensione del ghiaccio marino nel tempo. La linea è calcolata probabilmente attraverso un’analisi di regressione lineare, che fornisce un modello matematico per comprendere il tasso di cambiamento.
  7. Etichetta del Trend Decadale: L’etichetta indica che il trend decennale è di -2,23%, equivalente a una perdita di 0,58 milioni di km² per decennio. Questo significa che, in media, ogni decennio vede una riduzione dell’estensione del ghiaccio marino di tale magnitudine.
  8. Didascalia e Fonte dei Dati: Il testo alla base del grafico cita la fonte dei dati, il National Snow and Ice Data Center (NSIDC), e conferma l’autenticità e la provenienza delle misurazioni presentate.
In conclusione, il grafico illustra una tendenza significativa e preoccupante di diminuzione dell’estensione del ghiaccio marino globale nel mese di novembre, sottolineando i cambiamenti climatici in atto e la loro influenza sulla criosfera terrestre.
 

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L’estensione del ghiaccio marino nell’Artico nel novembre 2023 ha eguagliato quella del 2006, classificandosi come l’ottava più bassa nella serie storica dei dati satellitari, con un valore di 9,66 milioni di chilometri quadrati (3,73 milioni di miglia quadrate). Questa misura è inferiore di 480.000 chilometri quadrati (190.000 miglia quadrate) rispetto alla media del periodo 1991-2020.

Si è registrata un’estensione del ghiaccio marino inferiore alla media nelle baie di Baffin e di Hudson, nonché nei mari di Barents, Bering, Kara e Chukchi. Al contrario, l’Oceano Artico centrale e il Mare di Okhotsk hanno mostrato estensioni quasi normali per il mese di novembre. Il Mare di Groenlandia e il Mare del Giappone hanno evidenziato un’estensione del ghiaccio marino leggermente superiore alla media per il mese in questione.
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Il grafico visualizza l’estensione del ghiaccio marino nell’emisfero settentrionale per il mese di novembre dal 1979 al 2023, con vari elementi che presentano dati e tendenze:


  1. Asse delle ordinate sinistro (Estensione in Milioni di km²): L’asse verticale a sinistra quantifica l’estensione del ghiaccio marino in milioni di chilometri quadrati. Questo asse è la misura principale del grafico e viene utilizzato per interpretare l’altezza delle barre blu. I valori vanno da un minimo di 8 milioni fino a un massimo di 12 milioni di km², permettendo di visualizzare l’intervallo complessivo delle variazioni nell’estensione del ghiaccio marino durante il periodo considerato.
  2. Asse delle ordinate destro (Estensione in Milioni di mi²): L’asse verticale a destra è la conversione dell’asse sinistro in miglia quadrate, utilizzato per riferimenti nel sistema imperiale. Analogamente all’asse dei km², mostra un intervallo che va da circa 3 a 4,5 milioni di mi².
  3. Asse delle ascisse (Anni): L’asse orizzontale indica il tempo, mostrando gli anni dal 1979 al 2023. Questo permette di osservare l’andamento temporale dell’estensione del ghiaccio marino a intervalli annuali.
  4. Barre Blu (Dati annuali per Novembre): Ogni barra verticale blu rappresenta l’estensione del ghiaccio marino per il mese di novembre di ogni anno specifico. La lunghezza di ciascuna barra è proporzionale all’estensione misurata: barre più lunghe indicano un maggiore ghiaccio marino, mentre barre più corte indicano meno ghiaccio marino.
  5. Linea Verde (Media del Periodo 1991-2020): La linea orizzontale verde segna la media dell’estensione del ghiaccio marino per il periodo di trent’anni tra il 1991 e il 2020, che è di 10.14 milioni di km². Serve da benchmark per confrontare l’estensione di ogni anno rispetto alla media di questo periodo.
  6. Linea Rossa (Trend Decadale): Questa linea rappresenta il trend decennale dell’estensione del ghiaccio marino. Il declino della linea, con una pendenza negativa, indica una diminuzione dell’estensione del ghiaccio marino nel tempo. Il trend è calcolato probabilmente tramite una regressione lineare che fornisce la migliore stima lineare della tendenza dei dati.
  7. Etichetta del Trend Decadale: Il riquadro rosso con l’etichetta fornisce il valore quantitativo del trend decennale, mostrando un declino medio del 4.83% o di 0.49 milioni di km² per decennio. Questo numero rappresenta la velocità con cui l’estensione del ghiaccio marino sta diminuendo su base decennale.
  8. Didascalia e Fonte dei Dati: Il testo in basso fornisce riferimento alla fonte dei dati, il National Snow and Ice Data Center (NSIDC), che rafforza la credibilità delle informazioni presentate nel grafico.
In conclusione, il grafico evidenzia una tendenza di riduzione dell’estensione del ghiaccio marino nell’emisfero settentrionale durante il mese di novembre, per il periodo dal 1979 al 2023. La tendenza negativa è un indicatore significativo delle variazioni ambientali in atto, probabilmente associate al riscaldamento globale e alle sue ripercussioni sui sistemi polari.
 

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Per quanto riguarda l’Antartide, l’estensione del ghiaccio marino a novembre 2023 si è posizionata come la seconda più bassa mai registrata, con 14,27 milioni di chilometri quadrati (5,51 milioni di miglia quadrate), ovvero 1,60 milioni di chilometri quadrati (620.000 miglia quadrate) al di sotto della media del periodo 1991-2020. Questo valore è di circa 50.000 chilometri quadrati (20.000 miglia quadrate) superiore rispetto al minimo record di novembre registrato nel 2016.
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Il grafico rappresenta l’evoluzione temporale dell’estensione del ghiaccio marino nell’emisfero meridionale per il mese di novembre dal 1979 al 2023. Ecco una spiegazione tecnica dei vari elementi del grafico:


  1. Asse delle Y Sinistro (Estensione in Milioni di km²): L’asse verticale a sinistra misura l’estensione del ghiaccio marino in milioni di chilometri quadrati. I valori variano da un minimo di circa 13,5 milioni a un massimo di circa 17 milioni di km², fornendo una scala per la visualizzazione dell’estensione del ghiaccio marino per ogni anno.
  2. Asse delle Y Destro (Estensione in Milioni di mi²): L’asse verticale a destra mostra la stessa estensione del ghiaccio marino convertita in milioni di miglia quadrate, facilitando la comprensione per chi utilizza il sistema imperiale.
  3. Asse delle X (Anni): L’asse orizzontale elenca gli anni da 1979 a 2023, permettendo di osservare le tendenze temporali nell’estensione del ghiaccio marino.
  4. Barre Blu (Estensione Annuale per Novembre): Ogni barra blu rappresenta l’estensione del ghiaccio marino nell’emisfero meridionale per novembre di ogni anno specifico. L’altezza delle barre rispecchia la quantità di ghiaccio marino presente.
  5. Linea Verde Orizzontale (Media del Periodo 1991-2020): La linea orizzontale verde indica la media dell’estensione del ghiaccio marino per il trentennio 1991-2020, pari a 15,87 milioni di km² (6,13 milioni di mi²). Questa linea serve come riferimento per identificare se l’estensione annuale è stata sopra o sotto la media di quel periodo.
  6. Linea Rossa (Trend Decadale): La linea rossa indica il trend decennale nell’estensione del ghiaccio marino. Una pendenza leggermente negativa indica un calo dell’estensione del ghiaccio marino di -0,57% ogni decennio, che corrisponde a una diminuzione di 0,09 milioni di km² per decennio.
  7. Etichetta del Trend Decadale: Il quadrato rosso con l’etichetta fornisce informazioni quantitative sul trend decennale, evidenziando la percentuale e la variazione assoluta dell’estensione del ghiaccio marino.
  8. Fonte dei Dati: Il grafico accredita il National Snow and Ice Data Center (NSIDC) come fonte dei dati, assicurando che le informazioni visualizzate siano basate su ricerche scientifiche affidabili.
In conclusione, mentre il grafico mostra una fluttuazione annuale nell’estensione del ghiaccio marino, la tendenza complessiva è una lieve diminuzione nel corso dei decenni. Questo cambiamento è significativamente meno pronunciato rispetto al trend nell’emisfero settentrionale, indicando potenziali differenze nelle dinamiche climatiche tra i due poli.

Citing This Report​

NOAA National Centers for Environmental Information, Monthly Global Snow and Ice Report for November 2023, published online December 2023, retrieved on December 17, 2023 from https://www.ncei.noaa.gov/access/monitoring/monthly-report/global-snow/202311.


Metadata​

https://www.ncei.noaa.gov/access/metadata/landing-page/bin/iso?id=gov.noaa.ncdc:C00763
 
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