• Benvenuti nel nuovo forum di Meteodue.it

Il cielo sopra le nuvole

Maremmano

Utente esperto
MD GROUP
Messaggi
4,245
Reazioni
0
Punteggio
0
Località
Romagnano (MS) - 60 m.s.l.m.
Sito web
500px.com
Che la vita sulla Terra sia difficile, vale in ogni senso!
Tralasciando politica e economia, basti vedere i forum meteo, dove ci si fa del male volutamente da soli coi laivve!  :D
 
A

andycer

Guest
559860_388634374552594_495937109_n.jpg


Colossale buco nero pari a 17 miliardi Suns scoperto-- può ribaltare i modelli esistenti

02 Dicembre 2012

Un gruppo di astronomi guidati da Remco van den Bosch di Istituto Max Planck per astronomia (MPIA) hanno scoperto un buco nero che potrebbe scuotere le fondamenta dei modelli attuali di evoluzione della galassia. L'immagine di Hubble sopra mostra la galassia di disco appiattito, piccola NGC 1277, che contiene uno dei più grandi centrali supermassicci buchi neri mai trovati nel suo centro. Con la massa di soli 17 miliardi, il buco nero pesa un straordinario 14% la galassia totale massa - una massa molto maggiore di prevedono modelli attuali — in particolare in relazione alla massa della sua galassia ospite. Questo potrebbe essere il più massiccio buco nero trovato fino ad oggi. Gli astronomi sarebbero aspettato un buco nero di questa dimensione all'interno di blob-come galassie ("ellittiche") dieci volte più grande. Invece, questo buco nero si trova all'interno di una galassia piuttosto piccola disco.

Se i candidati supplementari sono confermati, gli astronomi dovranno ripensare radicalmente i modelli di evoluzione della galassia. In particolare, avranno bisogno di guardare l'universo primordiale: la galassia hosting nuovo buco nero sembra hanno formato più di 8 miliardi anni fa e non sembra avere cambiato molto da allora. Qualunque creato questo buco nero gigantesco deve essere accaduto molto tempo fa.
Al meglio delle nostre conoscenze astronomiche, quasi ogni galassia dovrebbe contenere nella sua regione centrale quello che viene chiamato un buco nero supermassiccio: un buco nero con una massa tra quella di centinaia di migliaia e miliardi di soli. Oggetto supermassiccio buco nero si trova nel centro della nostra galassia, la Via Lattea, con una massa di circa 4 milioni di soli.

Fonte Milky way Scientists
 
A

andycer

Guest
546871_384483104967721_1674734617_n.jpg


Un pianeta, WASP-12 b, un gigante gassoso originariamente avvistato nel 2008, è di circa 1,4 volte le dimensioni di Giove ed è essere consumati da una propria star dietro un sudario grazie ad un velo di magnesio assorbimento di determinate lunghezze d'onda luminose, secondo nuove osservazioni di Hubble Space Telescope (HST). La distanza tra la stella e il pianeta è così piccola che il pianeta completa un'orbita della sua stella in poco più di 1 giorno della terra. Questa vicinanza ha "bollito fuori" una nube di gas surriscaldato circa tre volte il raggio di Giove che alimenta le stelle. Tuttavia, alcuni di questo gas si muove fuori verso lo spazio interstellare, creando un sudario attorno alla stella.

La Sindone di gas è sottile e appena percettibile in luce ottica, ma le nuove osservazioni sono state fatte con HST utilizzando luce vicino-UV. Il team ha scoperto che un elemento nel cloud è magnesio, che è estremamente efficiente a assorbire luce vicino-UV. Queste lunghezze d'onda sono estremamente sensibili alla presenza di gas tenue, e in esse la stella può apparire completamente invisibile.
Lo studio è stata fatta da ricercatori del Regno Unito ampio angolo di ricerca di Consorzio di pianeti (WASP), che originariamente trovato il pianeta nel 2008, come gli esperti ben sullo spettrografo di origini cosmiche a bordo l'HST, attività stellare e assorbimento interstellare dal centro per l'astrofisica e astronomia spaziale presso l'Università del Colorado.

Docente di astronomia presso la Open University Dr Carole Haswell, che ha condotto lo studio, ha detto che una struttura come questa mai prima era stata osservata attorno a una stella, aggiungendo: "È come se un velo è stato disegnato sulla scomparsa del pianeta".

La carta, assorbimento vicino-UV, attività cromosferico e stella-pianeta interazioni nel sistema WASP-12 Haswell et al 2012, è stato pubblicato nella rivista The Astrophysical Journal il 20 novembre.

Fonte Open University
 

oldstylewinter

Utente esperto
Grande Ufficiale
Messaggi
25,184
Reazioni
0
Punteggio
0
Località
Zona Querceta, Versilia (LU)
armandoli ha detto:

Io non lo vedrei uno smacco,come dice l'articolo, il fatto che ci siano altri pianeti vivibili. Uno perchè è l'uomo che ha sempre sostenuto il contrario pur avendo una minima conoscenza del complesso sistema universo,secondo perchè potrebbe tornarci,in un domani forse lontano avere un pianeta di riserva (dato che questo lo stiamo distruggendo) a meno che non sia già abitato e gli inquilini vedano di cattivo occhio una nostra colonizzazione.
:)
 
A

andycer

Guest
481032_390022187747146_1822507231_n.jpg


NASA, ESA and K. Cook (Lawrence Livermore National Laboratory, USA).
L'immagine molto profonda White Wizard questo assunto con la NASA/ESA Hubble Space Telescope Mostra la galassia spirale NGC 4921 insieme a uno spettacolare sfondo di galassie più distanti. Che è stato creato da un totale di 80 immagini separate attraverso filtri gialli e nel vicino infrarosso.
 

armandoli

Utente esperto
MD GROUP
Messaggi
2,544
Reazioni
0
Punteggio
0
Località
Viareggio - Marco Polo
Sito web
www.viareggiometeo.it


Uploaded with ImageShack.us


NGC 5189, NEBULOSA A FORMA DI FIOCCO
Regalo di Natale da Hubble

Al centro un piccola nana bianca e intorno nastri colorati di gas caldo e luminoso: NGC 5189, la nebulosa planetaria avvistata da Hubble, sembra proprio un fiocco. I ricercatori studiano questi oggetti per conoscere il futuro del Sole.
di Eleonora Ferroni
18/12/2012 19:36

Hubble, il telescopio spaziale NASA/ESA, augura a tutti un Buon Natale scattando una straordinaria immagine della nebulosa planetaria NGC 5189. Dall’immagine si nota che la struttura della nebulosa ricorda un gigante e colorato fiocco, quasi una decorazione natalizia.

Hubble, nel corso della sua carriera nello spazio, ha più e più volte fotografato le nebulose planetarie, che altro non sono che lo stadio finale di stelle di luminosità simile a quella del Sole. Al termine della loro vita, queste stelle si disgregano formando strutture intricate che gli astronomi stanno ancora in parte cercando di capire, come quella di NGC 5189.

Crediti: NASA, ESA and the Hubble Heritage Team (STScI/AURA)

Studiando questi oggetti celesti, soprattutto grazie a Hubble, i ricercatori possono prevedere il futuro del Sole, il quale si trasformerà in una nebulosa quando esaurirà la sua energia, ma questo solo fra circa 5 miliardi di anni.

La particolare forma a S della nebulosa presenta una serie di nodi,  dense nuvole di gas caldo che fluttua attorno al centro creando delle onde a forma di fiocco. La stella al centro della nebulosa è una nana bianca, troppo piccola da analizzare nel dettaglio, e grande più o meno come la  Terra.

Fonte: http://www.media.inaf.it

 

martino58

Utente esperto
Membro Onorario
Messaggi
166
Reazioni
0
Punteggio
0
Località
firenze
Se posso essere di aiuto per qualcosa di teorico... ;D

In origine fui astrofisico anche se ora insegno elettronica

Martino
 

armandoli

Utente esperto
MD GROUP
Messaggi
2,544
Reazioni
0
Punteggio
0
Località
Viareggio - Marco Polo
Sito web
www.viareggiometeo.it
Fonte: http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/

Altra notizia interessante:

Intorno a Tau Ceti un pianeta
in zona favorevole alla vita
La stella è simile al nostro Sole ma è più piccola e debole: nel sistema ci sono cinque pianeti

Un'altra stella vicino a noi ha pianeti che le ruotano intorno e uno è addirittura in zona abitabile. È Tau Ceti distante dalla Terra 12 anni luce. Nell’ottobre scorso se ne era trovato uno pure accanto a Proxima Centauri, l’astro più vicino ad appena 4,2 anni luce. Tau Ceti è simile al nostro Sole ma è più piccola e debole. Finora era stata fatta oggetto di diverse indagini le quali avevano permesso di capire che nella zona circostante l’astro era presente del materiale, una sorta di anello di materiale indistinto.

TAU CETI - Ora l’astronomo britannico Hugh Jones, dell’Università britannica dell’Hertfordshire, partendo dai dati raccolti da altri cacciatori di pianeti riguardanti quel mondo ha affinato le valutazioni. Così è arrivato a distinguere la presenza di cinque pianeti, uno dei quali persino nella posizione favorevole alla vita. Jones, il cui risultato sarà pubblicato sulla rivista Astronomy and Astrophysics, non ha visto direttamente i corpi celesti ma misurando la «velocità radiale» della stella si è accorto che si muoveva in modo irregolare; una sorta di danza provocata dall’effetto della gravitazione esercitata da corpi esistenti nelle prossimità.

CINQUE PIANETI - I cinque pianeti compiono una circumnavigazione dell’astro in tempi variabili da 14 a 640 giorni a seconda della lontananza dalla stella-madre. Quello guardato con attenzione (HD 10700e) perché in zona favorevole alla vita, è a una distanza circa la metà di quella della nostra Terra dal Sole e questo potrebbe consentire la presenza dell’acqua. Ovviamente ci devono essere altre condizioni come la natura rocciosa, ma il primo elemento è una giusta separazione dalla stella per ricevere un’adeguata quantità di energia, né eccessiva né troppo poca.

EXTRASOLARI - Il numero dei pianeti extrasolari è in continuo aumento. Quelli confermati sono 854 ma in valutazione ce ne sono oltre mille, soprattutto rilevati dal satellite Kepler della Nasa. Ma si moltiplicano anche quelli collocati nelle zone abitabili tanto che giorni scorsi ne sono stati individuati tre intorno alla stella Gliese 667C. Il problema è ora quello di riuscire a vederli, obiettivo al quale tendono tutti i telescopi impegnati su questa affascinante frontiera delle osservazioni cosmiche. La tecnologia ancora non lo consente, ma il momento sembra si avvicini rapidamente.

Giovanni Caprara
 

GTI77

Utente esperto
MD GROUP
Messaggi
881
Reazioni
54
Punteggio
28
Località
I Fabbri - Pontedera Sud-Est
Ti ringrazio!
Pensa che quella l'ho ottenuta con una semplicissima webcam, la Philips spc900... Ho anche una Magzero b/n, molto più sensibile e specializzata, peccato che quella sera di ottimo seeing non l'avessi con me... Quella ripresa l'ho fatto con un Maksutov 180/2700 prima che lo vendessi per comprare il Newton da 25 cm.
 
Top