UKMO 0z
FantameteoEntro la prima decade di novembre potrebbe concretizzarsi, su scala emisferica, un riassetto barico importante (VP permettendo) che potrebbe traghettarci anzitempo in Inverno.
La dinamica sarebbe possibile grazie ad una brusca frenata della zonale con tendenza dell'hp ad elevarsi verso nord, in direzione di Groenlandia, Islanda e Regno Unito.
Il risultato potrebbe essere qualcosa di lontanamente assimilabile a questo:
Fino almeno al 6-7 novembre mantenimento di questo regime nord-atlantico estremamente dinamico con episodi perturbati talvolta anche severi.
Praticamente tutti i modelli sono allineati su questa evoluzione.
ENS GFS
UKMO
ECMWF
Restando nel breve termine attenzione specialmente a Riviera di Levante ed alta-media Toscana, zone che nelle prossime ore, prossimi giorni, stanti le prevalenti correnti di libeccio, saranno esposte a più riprese a precipitazioni molto intense, potenzialmente anche pericolose con rischio di allagamenti e, localmente, esondazioni.
Il gap termico da colmare tra alte e medie latitudini appare ancora importante e SE il VP non ci farà brutti scherzetti proprio sul più bello a novembre mi aspetto scambi meridiani di notevole fattura...Gli scambi meridiani tra agosto, settembre e la prima metà di ottobre con tutto il loro carico di calore riversato in area polare ha i propri effetti in questi tempi.
Ridotta differenza termica tropici/poli e ritorno ad una circolazione prettamente zonale, cioè una macro circolazione che porta meno scambi di calore sud/nord e viceversa dal momento che non ce né bisogno col gradiente ridotto.
Il gap termico da colmare tra alte e medie latitudini appare ancora importante e SE il VP non ci farà brutti scherzetti proprio sul più bello a novembre mi aspetto scambi meridiani di notevole fattura...
Una tendenza che, peraltro, e' sempre ben presente sotto traccia...
Intanto ciò che più mi preoccupa e' il quadro precipitativo nel breve-medio termine che, in alcune zone, stante il pregresso stato di saturazione dei suoli, appare davvero allarmante.
Alta Toscana e Riviera di Levante rischiano grosso.
Poi, in seconda battuta, entrerà in gioco anche il nord-est italico, particolarmente esposto a questo tipo di correnti.
Questo sicuramente ed è una cosa che sottolineo spesso...Si gli scambi ci sono sempre, ovvio che questi aumentano se aumenta il gap termico e loro infatti ne sono la soluzione al ridurre il gap.
Il punto è che non è detto che la cresta si alzi dall'oceano.
Se si alzasse dal continente , come spesso accade, noi ci becchiamo il caldo e il freddo se lo becca l'oceano o i balcani.