ho poco da commentare, solo riflettere e interrogarmi su cosa avrei fatto io
https://www.youtube.com/watch?v=5CwCvpEMEJU&feature=share
https://www.youtube.com/watch?v=5CwCvpEMEJU&feature=share
Stefano, purtroppo e' il contesto 'alienante' della citta' ad alimentare la nostra indifferenza. Se al tuo paese capitasse una scena simile, chiunque si fermerebbe ad aiutarlo, o comunque non rimarrebbe indifferente.big ha detto:Ti dico sinceramente che se erano-15 o -5 o 0 gradi e del senza tetto che lo aiuta mi interessa fino a mezogiorno, il video pone degli interrogativi alla mia coscenza di essere umano e cattolico.
Io mi sarei fermato per aiutarlo?? credo di si, ma lo sto scrivendo su un computer al caldo di casa mia comodamente seduto alla mia scrivania.
Mi è capitato di incontrare senzatetto ma poche volte mi sono fermato per offrire qualcosa.
Questo video inoltre è a tinte forti, sicuramente non faceva caldo, la persona in questione era una bambino con una maglietta a maniche corte pantaloni strappati e senza scarpe, batteva i denti e chiedeva aiuto, nessuno si è fermato.
Il mio vuole essere un monito a me setsso: cerca di non essere uguale a quelle persone.
bebix ha detto:Ora mi dovrebbero spiegare come è possibile che in una città come New York, dove ci sono quantità industriali di poliziotti rispetto a come siamo abituati noi, possa rimanere a chiedere l'elemosina un bimbetto in maglietta a -15, senza che dopo 2 minuti non arrivi un agente a vedere cosa succede.
La risposta secondo me è soltanto che è un show televisivo e tra l'altro ci sarebbe anche da ridire sul fatto che per realizzare una cosa del genere, abbiano congelato e sfruttato un ragazzino.
Non so se vi ricordate di quei simpatici giornalisti della BBC che per rendere più credibile la fama di città mafiosa di Reggio Calabria, spargevano siringhe in giro per "creare l'atmosfera giusta".
Poi ovviamente rispetto i dubbi di coscienza che può suscitare questo video, ma come dice stipetto è "più falso dei soldi del Monopoli".
big ha detto:Ti dico sinceramente che se erano-15 o -5 o 0 gradi e del senza tetto che lo aiuta mi interessa fino a mezogiorno, il video pone degli interrogativi alla mia coscenza di essere umano e cattolico.
Io mi sarei fermato per aiutarlo?? credo di si, ma lo sto scrivendo su un computer al caldo di casa mia comodamente seduto alla mia scrivania.
Mi è capitato di incontrare senzatetto ma poche volte mi sono fermato per offrire qualcosa.
Questo video inoltre è a tinte forti, sicuramente non faceva caldo, la persona in questione era una bambino con una maglietta a maniche corte pantaloni strappati e senza scarpe, batteva i denti e chiedeva aiuto, nessuno si è fermato.
Il mio vuole essere un monito a me setsso: cerca di non essere uguale a quelle persone.
Sporvino ha detto:Stefano, purtroppo e' il contesto 'alienante' della citta' ad alimentare la nostra indifferenza. Se al tuo paese capitasse una scena simile, chiunque si fermerebbe ad aiutarlo, o comunque non rimarrebbe indifferente.
stipetto ha detto:Poi magari sono io che pecco di eccesso di razionalità non so.... :
Ma infatti secondo me il video e' efficace ed induce a riflettere proprio su questa 'alienazione' disumanizzante...stipetto ha detto:Di sicuro ! :-X
C'è da considerare che l'alienazione-urbana, definiamola così, è a parer mio una reazione psicologica "normale" di fronte ad un eccesso di stimoli dovuti ad abbondanza di situazioni non-positive.
La domanda che ti poni di fronte a certe situazioni che ti si prensentano costantemente (anche meno plateali di quella del video) è "siamo tanti, perché devo essere io il primo?" oppure "dovrebbe pensarci il/la......"
Magari se qualcuno parte per primo, allora si fermano anche altri: è un pò, con tutte le dovute proporzioni, come quando ti metti ad ascoltare un artista di strada che nessuno considera, gli dai dei soldi e allora anche altri lo fanno.
In grandi metropoli o anche città dove si vedono e si percepiscono situazioni di disagio sociale, non sarebbe umanamente possibile considerarle tutte, sarebbe da "sindrome da burnout". :
Alla fine la gente si crea la propria campana protettiva, che alla fine diventa un qualcosa di cinicamente automatico: come guidare con le portiere chiuse da dentro o guardare con sospetto anche un semplice turista che ti ferma per chiederti dov'è via xxxxxx
E' brutto da dire, ma alla fine il mondo va preso per quello che è e non per come dovrebbe essere :-X
i_fiorentino ha detto:Sono rimasto senza parole.
E non mi importa se il video e' falso....rimane il fatto che molta di quella gente rimane insensibile ad un ragazzino con la maglietta a maniche corte visibilmente tremante ed in difficolta'.
Molto spesso a Firenze tiro dritto difronte ai senzatetto ma lo faccio perche' dentro di me ho ormai sviluppato la consapevolezza che dietro quelle persone ci sia qualcuno che sfrutti la situazione e giochi con il disagio altrui.
Non saranno tutti cosi' ma secondo me una buona parte c'e'.....e come fare a distinguere gli uni dagli altri?
Diverso e' l'artista di strada.
Spesso a queste persone do' il mio contributo e mi fermo ad ascoltarli/guardarli.
Sporvino ha detto:Ma infatti secondo me il video e' efficace ed induce a riflettere proprio su questa 'alienazione' disumanizzante...
Vivendo in una realta' molto piccola di un paesino spopolato, non esente da pecche, ecco...questo aspetto di indifferenza umana e' totalmente assente. Io se non mi faccio vivo x un giorno ho subito qualcuno che mi cerca x sapere se sto bene e non mi e' preso un coccolone
Certo. In un paesino tutte le persiane hanno gli occhi e tutti i muri le orecchie...stipetto ha detto:C'è la vecchina pettegola che segue ogni tuo movimento da dietro le persiane ? ;D
Sporvino ha detto:Certo. In un paesino tutte le persiane hanno gli occhi e tutti i muri le orecchie...
Apuo ha detto:Ah guarda....anche nei paesini meno piccoli...c'è certa gente che proprio non riesce a farsi "i propri".
Naturalmente, in caso di bisogno, nessuno sa niente né ha visto niente :