Una buona serata a tutto il forum. Disponibili i dati del CNR relativi alle anomalie termiche registrate in italia nel mese di ottobre 2023. Data la lunghezza del post, sono costretto a suddividerlo in più parti.
Il CNR è l’acronimo di Consiglio Nazionale delle Ricerche, che è la più grande infrastruttura di ricerca pubblica in Italia. Fondato nel 1923, ha il compito di svolgere, promuovere, diffondere, trasferire e valorizzare la ricerca in vari ambiti del sapere, dalla scienza di base alla ricerca applicata, e quindi in molti settori disciplinari, dalle scienze umane e sociali, alla biologia molecolare, dalla medicina alle scienze dell’informazione.
Per quanto riguarda l’elaborazione dei dati sulle anomalie termiche in Italia, il CNR può utilizzare varie metodologie e tecnologie per monitorare e studiare le variazioni della temperatura. Una delle entità del CNR che si occupa di questo tipo di analisi è l’Institute of Atmospheric Sciences and Climate (ISAC).
Per rilevare le anomalie termiche, i ricercatori del CNR possono fare affidamento su diverse fonti di dati:
Il processo di analisi può includere:
Anomalie termiche medie in Italia per il mese di ottobre 2023
La figura rappresenta un’analisi delle anomalie termiche medie in Italia per il mese di ottobre 2023, in relazione alla media del periodo di riferimento 1991-2020. Gli scienziati utilizzano le anomalie termiche per identificare quanto la temperatura in un determinato periodo si discosti dalla media di un periodo di riferimento, che in questo caso è di circa 30 anni. Questo è un modo comune per visualizzare e comunicare i cambiamenti climatici e le variazioni meteorologiche.
Ecco una spiegazione dettagliata:
Il CNR è l’acronimo di Consiglio Nazionale delle Ricerche, che è la più grande infrastruttura di ricerca pubblica in Italia. Fondato nel 1923, ha il compito di svolgere, promuovere, diffondere, trasferire e valorizzare la ricerca in vari ambiti del sapere, dalla scienza di base alla ricerca applicata, e quindi in molti settori disciplinari, dalle scienze umane e sociali, alla biologia molecolare, dalla medicina alle scienze dell’informazione.
Per quanto riguarda l’elaborazione dei dati sulle anomalie termiche in Italia, il CNR può utilizzare varie metodologie e tecnologie per monitorare e studiare le variazioni della temperatura. Una delle entità del CNR che si occupa di questo tipo di analisi è l’Institute of Atmospheric Sciences and Climate (ISAC).
Per rilevare le anomalie termiche, i ricercatori del CNR possono fare affidamento su diverse fonti di dati:
- Dati Satellitari: I satelliti meteorologici e i satelliti dedicati allo studio della Terra forniscono immagini e dati che possono essere analizzati per determinare le temperature superficiali terrestri e marine.
- Stazioni Meteorologiche: Le reti di stazioni meteorologiche dislocate sul territorio forniscono misurazioni continue della temperatura, che possono essere confrontate con lunghe serie storiche per identificare anomalie.
- Modelli Climatici: I ricercatori utilizzano modelli matematici e computerizzati per simulare e prevedere i cambiamenti climatici, e quindi per identificare le anomalie termiche.
- Database Storici: Il CNR può accedere a vasti database che contengono dati storici di temperature, che possono essere utilizzati per analizzare le tendenze a lungo termine e le variazioni rispetto alla media.
Il processo di analisi può includere:
- Raccolta dei dati: acquisizione di dati da varie fonti.
- Pulizia e Verifica: i dati vengono controllati per assicurarsi che siano accurati e affidabili.
- Analisi statistica: vengono applicate tecniche statistiche per confrontare le temperature attuali con quelle storiche.
- Visualizzazione: i risultati vengono spesso visualizzati sotto forma di mappe o grafici che mostrano le regioni con anomalie termiche.
- Interpretazione: i ricercatori interpretano i dati per comprendere le cause delle anomalie, che possono includere fenomeni come l’El Niño o la NAO (Oscillazione Nord Atlantica), attività umane, e cambiamenti climatici globali.
Anomalie termiche medie in Italia per il mese di ottobre 2023
La figura rappresenta un’analisi delle anomalie termiche medie in Italia per il mese di ottobre 2023, in relazione alla media del periodo di riferimento 1991-2020. Gli scienziati utilizzano le anomalie termiche per identificare quanto la temperatura in un determinato periodo si discosti dalla media di un periodo di riferimento, che in questo caso è di circa 30 anni. Questo è un modo comune per visualizzare e comunicare i cambiamenti climatici e le variazioni meteorologiche.
Ecco una spiegazione dettagliata:
- Colorazione: Le diverse tonalità di rosso indicano l’entità dell’anomalia termica positiva, ossia quanto la temperatura media è stata superiore alla media del periodo 1991-2020. La scala di colori sulla destra mostra i valori delle anomalie, con il rosso più scuro che indica le anomalie più elevate.
- Dati Preliminari: Si sottolinea che si tratta di dati preliminari e non validati, il che significa che potrebbero subire delle revisioni man mano che più dati diventano disponibili e vengono verificati.
- Sorgente dei Dati: I dati provengono dal gruppo di Climatologia Storica dell’ISAC-CNR, e la base di dati aggiuntiva menzionata è il “Global Surface Summary of Day” del NCDC-NOAA.
- Analisi Nazionale:
- Anomalia in Italia: +3.15 °C rispetto alla media del periodo 1991-2020.
- Classificazione: Questo valore colloca ottobre 2023 come l’ottobre più caldo registrato nel periodo dal 1800 ad oggi, con la menzione che il più freddo fu nel 1808 con un’anomalia di -4.65 °C.
- Analisi per Sub-regioni:
- Nord Italia: Ha avuto un’anomalia di +3.15 °C, classificandosi come il secondo ottobre più caldo dal 1800 ad oggi. L’anno più caldo precedentemente registrato è stato il 2022 con +3.18 °C, mentre il più freddo fu nel 1974 con -5.08 °C.
- Italia Centrale: Ha registrato un’anomalia di +3.40 °C, facendo di ottobre 2023 l’ottobre più caldo dal 1831 ad oggi. L’ottobre più freddo per questa regione fu nel 1905 con -4.95 °C.
- Sud Italia: Come il Nord, ha avuto un’anomalia di +3.15 °C, ponendosi anch’esso come il più caldo dal 1800 ad oggi. Il più freddo fu nel 1830 con un’anomalia di -4.70 °C.