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*OUTLOOK INVERNO 2014/'15 A CURA DI CLIMATEMONITOR*

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Ecco anche l'Outlook invernale di Climatemonitor a cura di Carlo Colarieti Tosti.

Inseriamo qui le Conclusione e la parte previsionale, rilasciando il Link per chi vuole approfondire la parte tecnica:

http://www.climatemonitor.it/?p=36886


Conclusioni e previsioni

In relazione a quanto esaminato procediamo alla prognosi del prossimo trimestre invernale. Sarà enunciata raggruppandola per decadi, quale diretta conseguenza dello sviluppo di ricerca alla base dell’indice IZE. In ogni modo, nonostante la continua ricerca nella comprensione degli assetti della circolazione generale dell’atmosfera, il presente lavoro è da ritenersi, allo stato dell’arte, sperimentale. In via riassuntiva per l’intero trimestre invernale possiamo ritenere che l’’Europa centro-meridionale possa essere interessata da una circolazione in quota a prevalente origine occidentale con qualche episodio di ingresso nord-orientale freddo. E’’ altresì attesa una anomalia positiva di geopotenziale e pressione tra l’’Europa nord-orientale e la penisola scandinava in grado di produrre richiami di aria più fredda continentale nei bassi strati a cui probabilmente troverà sovrapposizione il flusso zonale sopra descritto. Si attende quindi una principale attività d’onda a carico della Wave1 e Wave3. In tale contesto nel Mediterraneo centrale sono attese precipitazioni sopra media. Nel complesso le temperature sono attese attorno ai valori medi per la stagione sulle regioni centro-meridionali, anche se non mancheranno episodi sottomedia, e complessivamente lievemente sottomedia per le regioni settentrionali.

1^ decade di dicembre

Nel corso del periodo collocabile attorno alla prima decade del mese e in particolare verso la fine del periodo si prevede che la circolazione possa assumere una caratteristica meridiana con una buona elevazione dell’alta delle Azzorre verso il nord atlantico attivando una discesa perturbata verso il bacino centro-occidentale del Mediterraneo dalle caratteristiche fredde. Tra l’’Europa nord-orientale, l’’area scandinava e in parte l’’Europa orientale è attesa un’’anomalia positiva di geopotenziale. Tale situazione potrebbe produrre ancora intense precipitazioni sulla nostra Penisola. Come detto in relazione alla suddetta provenienza della massa d’aria è lecito attendersi un abbassamento termico in particolare riferimento alle regioni settentrionali.

2^ decade di dicembre

Nel corso del periodo collocabile attorno alla seconda decade del mese, probabilmente a partire attorno alla metà decade è attesa un’’attenuazione dell’’attività meridiana con flusso zonale basso passante sull’’Europa centro-occidentale. L’’accelerazione del flusso zonale basso sarà probabilmente incentivato a seguito di una nuova discesa artica che interesserà la parte centro-orientale del continente nord americano. L’’area con geopotenziale positivo già precedentemente descritta dovrebbe consolidarsi anche in area scandinava attivando correnti fredde al suolo ad alimentare l’’area depressionaria nella zona europea sopra descritta. La fase perturbata nel bacino centrale del Mediterraneo proseguirebbe in un campo termico lievemente sottomedia per le regioni settentrionali. Il lobo principale del vortice polare è previsto insistere tra la Siberia centrale e orientale.

3^ decade di dicembre

Nel corso del periodo collocabile attorno alla terza decade del mese potrebbe svilupparsi un parziale blocco al flusso occidentale atlantico costretto a sfilare verso nord-est a causa di un ’aumento del geopotenziale tra l’’Europa sud-occidentale e l’’Europa nord-orientale innescato da un temporaneo approfondimento di una area depressionaria sul vicino atlantico. In questo contesto potrebbero attivarsi correnti fredde nord orientali con obiettivo principale le regioni meridionali. Il campo termico dovrebbe risultare moderatamente sottomedia in tutte le regioni.

1^ decade di gennaio

Nel corso del periodo collocabile attorno alla prima decade del mese è attesa una ripresa del flusso basso zonale atlantico. La presenza del lobo principale del vortice polare ad insistere sulla Siberia centro-orientale manterrà un’anomalia positiva di geopotenziale tra l’Europa nord-orientale e l’area scandinava. Nei bassi strati continuerà ad essere richiamata aria più fredda dai quadranti orientali favorendo temperature lievemente sottomedia sulle regioni settentrionali italiane. E’ attesa una ripresa zonale anche nel continente nord-americano.

2^ decade di gennaio

Nel corso del periodo collocabile attorno alla seconda decade del mese è attesa una fase anticiclonica sul bacino centrale del Mediterraneo dovuta ad una temporanea accelerazione del flusso zonale. In questo contesto una vasta area depressionaria potrebbe interessare il nord Atlantico, le isole Britanniche e le coste occidentali del continente europeo. Come visto in sede di analisi dei dati si prevede ancora l’insistenza del lobo principale del vortice polare in Siberia centro-orientale dove l’inverno sarà davvero crudo. Permangono condizioni di anomalia positiva del geopotenziale sull’Europa nord-orientale.

3^ decade di gennaio

Nel corso del periodo collocabile attorno alla terza decade del mese è atteso un nuovo rallentamento del flusso zonale in atlantico con nuova discesa artica verso la parte orientale del continente nord americano. Sul bacino centrale del Mediterrano potrebbe attivarsi un flusso nord-occidentale con temperature nel complesso attorno alla media o lievemente sottomedia. Si mantiene l’insistenza del lobo principale del vortice polare in area siberiana centro-orientale e una anomalia positiva di geopotenziale sulla parte nord-orientale europea e settore scandinavo.

1^ decade di febbraio

Al momento appare di difficile lettura e quindi anche difficile nel tracciare una possibile evoluzione comunque potrebbe nuovamente attivarsi il flusso zonale atlantico destinato ad interessare maggiormente le isole britanniche e forse anche l’Europa centrale. Il bacino centrale del Mediterraneo dovrebbe mantenersi ai margini di tale circolazione con campo termico attorno ai valori medi. Permane la situazione già descritta in area siberiana centro-orientale.

2^ decade di febbraio

corso del periodo collocabile attorno alla seconda decade del mese potrebbe imporsi un’anomalia di pressione positiva sull’Europa centro-settentrionale lasciando in area depressionaria dalla caratteristiche fredde il bacino centrale del Mediterraneo. In tale contesto le temperature si porterebbero su valori mediamente sottomedia ma senza eccessi, con scarti decrescenti dalle regioni settentrionali a quelle meridionali.

3^ decade di febbraio

Nel corso del periodo collocabile attorno alla terza decade del mese è atteso il mantenersi delle anomalie e condizioni generali indicate per la seconda decade del mese. E’ probabile una nuova irruzione artica nella parte centro-orientale del continente nord-americano. La presenza dell’anomalia positiva del geopotenziale in area centro-settentrionale europea costringerà, sia per la seconda che per la terza decade del mese, il flusso zonale atlantico a dividersi in parte verso nord, a muovere il lobo principale del vortice polare verso la Siberia orientale, e in parte in ingresso sul Mediterraneo centro-occidentale. In tale contesto dovrebbe persistere sul bacino centrale del Mediterraneo un regime di temperature come indicato per la seconda decade del mese.

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valvenegia

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SAN DONATO LUCCA
inverno in media o lievemente sotto media che rispetto allo scorso è già una gran cosa,

non evidenzia però alcuna ondata di freddo un poco più rilevante,la possibilità intendo ;)
 
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