Dunque, partiamo dalle forzanti in gioco:
Qbo: orientale sia a 30 che a 50 hpa:
AMO: positiva;
PDO: negativa;
ENSO: probabile neutralità o leggera positività specialmente nelle regioni 3.4 e 4;
Si desumono pertanto:
MJO: moderata attività più probabile nelle fasi 6/7/8/1/2;
PNA: neutro o legg. Negativo nella prima fase dell'inverno (frequenti azioni oscillatorie); legg. Positivo nella seconda fase;
AO: negativa prima fase dell'inverno, neutra nella seconda;
NAO: negativa nella prima fase dell'inverno; prevalentemente neutra nella seconda.
OSSERVAZIONI GENERALI
Dopo un mese di novembre in parziale controtendenza e caratterizzato da un'intensificazione del vortice polare sfociante in un regime AO prevalentemente positiva e in possibili pattern EA+, l'inverno sarà caratterizzato da un vortice polare sovente disturbato con possibile frequente dislocazione del suo lobo principale in area russo scandinava.
E' lecito pertanto aspettarsi una prima fase invernale estremamente variabile dal punto di vista termico.
Le irruzioni, di prevalente natura artica (o artico scandinave) andranno a interagire con azioni umide mediterranee provenienti dalle medie latitudini dell'Atlantico, mentre un'estesa area altopressoria interesserà il Canada fino al Bacino nord americano.
Pertanto, in un contesto decisamente umido e con un regime precipitativo prevalentemente sopra media, si alterneranno fasi miti a fasi decisamente più fredde specialmente per il nord Italia interessato da frequenti precipitazioni nevose a favore di alpi, prealpi e a tratti anche delle regioni di pianura.
E' verosimile, in questa fase, che si producano disturbi di natura stratosferica sfocianti in Major Midwinter Warmings.
Complessivamente (tenendo conto dei frequenti sbalzi termici) la temperatura sarà grossomodo in linea con le medie del periodo.
La seconda parte dell'inverno sarà decisamente più asciutta con un regime pluviometrico sotto media al nord e grossomodo in media al centro sud.
Le azioni fredde saranno prevalentemente di matrice continentale per cui è lecito aspettarsi, segnatamente dalla metà del mese di gennaio, un periodo termicamente sotto media con avvezioni di aria fredda dai quadranti orientali anche imponenti vista la possibile formazione di una ampia cella altopressoria di natura termica nelle pianure euroasiatiche.
Il vortice polare, in complessiva ripresa rispetto al primo periodo, potrà comunque temporaneamente assumere una conformazione in 2 waves pattern con centri d'azione su Canada e Siberia centrale in grado di attivare anche forcing dinamici assimilabili a scandinavian pattern positivi in collegamento e ibridazione poi con l'alta russa.
Probabile attenuazione delle anomalìe positive oceaniche dapprima persistenti nella regione RM.
Qbo: orientale sia a 30 che a 50 hpa:
AMO: positiva;
PDO: negativa;
ENSO: probabile neutralità o leggera positività specialmente nelle regioni 3.4 e 4;
Si desumono pertanto:
MJO: moderata attività più probabile nelle fasi 6/7/8/1/2;
PNA: neutro o legg. Negativo nella prima fase dell'inverno (frequenti azioni oscillatorie); legg. Positivo nella seconda fase;
AO: negativa prima fase dell'inverno, neutra nella seconda;
NAO: negativa nella prima fase dell'inverno; prevalentemente neutra nella seconda.
OSSERVAZIONI GENERALI
Dopo un mese di novembre in parziale controtendenza e caratterizzato da un'intensificazione del vortice polare sfociante in un regime AO prevalentemente positiva e in possibili pattern EA+, l'inverno sarà caratterizzato da un vortice polare sovente disturbato con possibile frequente dislocazione del suo lobo principale in area russo scandinava.
E' lecito pertanto aspettarsi una prima fase invernale estremamente variabile dal punto di vista termico.
Le irruzioni, di prevalente natura artica (o artico scandinave) andranno a interagire con azioni umide mediterranee provenienti dalle medie latitudini dell'Atlantico, mentre un'estesa area altopressoria interesserà il Canada fino al Bacino nord americano.
Pertanto, in un contesto decisamente umido e con un regime precipitativo prevalentemente sopra media, si alterneranno fasi miti a fasi decisamente più fredde specialmente per il nord Italia interessato da frequenti precipitazioni nevose a favore di alpi, prealpi e a tratti anche delle regioni di pianura.
E' verosimile, in questa fase, che si producano disturbi di natura stratosferica sfocianti in Major Midwinter Warmings.
Complessivamente (tenendo conto dei frequenti sbalzi termici) la temperatura sarà grossomodo in linea con le medie del periodo.
La seconda parte dell'inverno sarà decisamente più asciutta con un regime pluviometrico sotto media al nord e grossomodo in media al centro sud.
Le azioni fredde saranno prevalentemente di matrice continentale per cui è lecito aspettarsi, segnatamente dalla metà del mese di gennaio, un periodo termicamente sotto media con avvezioni di aria fredda dai quadranti orientali anche imponenti vista la possibile formazione di una ampia cella altopressoria di natura termica nelle pianure euroasiatiche.
Il vortice polare, in complessiva ripresa rispetto al primo periodo, potrà comunque temporaneamente assumere una conformazione in 2 waves pattern con centri d'azione su Canada e Siberia centrale in grado di attivare anche forcing dinamici assimilabili a scandinavian pattern positivi in collegamento e ibridazione poi con l'alta russa.
Probabile attenuazione delle anomalìe positive oceaniche dapprima persistenti nella regione RM.