Eccoci al consueto appuntamento stagionale con la tendenza meteoclimatica sull'Inverno 2017-2018. Molte le considerazioni da fare sopratutto in virtù dei buoni parametri attuali ma anche di ciò che sono i tasselli che potrebbero rendere una stagione incolore. Ci troviamo di fronte a una situazione nuova con il deficit artico che negli ultimi anni ha condizionato e non poco i nostri inverni. Il nodo da sciogliere è proprio qui, ma andiamo a verificare indice per indice aspetti positivi o negativi.
Partiamo dalla correlazione Attività Solare e QBO. Quest'anno a differenza dello scorso inverno la correlazione è ottimale per avere una struttura polare destabilizzata. Negli anni con SOLE- e QBO- in genere si assiste a un Vortice Polare Troposferico(VPT) e Vortice Polare Stratoferico(VPS) disturbati. Lo stato attuale tuttavia ci pone un VPT disturbato e un VPS che pone forte restistenza specie in area Groenlandese. Facendo un passo indietro cosa manca attualmente per avere la struttura polare destabilizzata a tutte le quote? Con molta probabilità la QBO a 50 hPa ancora leggermente positiva sta oppenendo restistenza a tale dinamica, determinando una situazione di decoupling. Non a caso la comunicazione sulla colonna del Vp trop strato trovi difficoltà proprio ai 50 hPa
A livello troposferico il VPT tende come ormai da anni a tener duro sulla Groenlandia proprio in virtù del deficit artico trovando terra fertile come se avessimo un nuovo polo geografico. Tale situazione ha portato spesso a una divergenza dell'anticiclone delle Azzorre e assenza di freddo sull'Italia. Tuttavia il braccio di ferro in corso tra VPT E VPS dovrà per forza di cose trovare un vincitore. La disposizione delle anomalie oceaniche SSTA evidenziano una fase Enso in Nina moderata East base, vincolo importante per la modulazione del getto negli states e tramite il veicolo delle anomalie sul Nord del Pacifico. Un lobo del Vortice Polare si troverà per lo più sbilanciato sull'Alaska mentre in questa prima fase dell'Inverno avremo un altro lobo forte tra settore canadese islanda e Groenlandia. Un probabile displacement del VP a carico dell'onda pacifica W1 che porterà alla bilobazione dello stesso con azzerramento dell'onda atlantica W2
Tuttavia il continuo lavoro ai fianchi della trottola polare dell'Onda W1 in concomitanza del travaso di Gpt verso il settore siberiano e il passaggio della QBO a 50 hPa in negativo porterà alla riattivazione dell'ONDA W2 nettamente convergente con alta probabilità di un evento MAJOR entro la fine dell'anno.
Gli effetti sul campo saranno di un Dicembre per lo più piovoso a tratti freddo al Nord per cavetti corti nord atlantici mentre a cavallo del Natale o fine anno assisteremo a blocchi anticiclonici in Atlantico con fasi fredde anche intense sul Mediterraneo centrale. Non mi dilungo oltre per non complicare la lettura all'utenza e vado a descrivere su larga scala la tendenza per i 3 mesi invernali
Dicembre: in genere fasi piovose alternate a fasi stabili con temperature in media o leggero sopramedia al centro-sud, in media o leggero sottomedia al nord
Gennaio: Fasi di blocco anticiclonico in Atlantico con fasi reiterate di affondi di natura artico marittima con chiusura continentale entro la metà del mese, con freddo al centro-nord con occasioni di neve in pianura o quote molto basse, parte finale del mese più stabile
Febbraio: riassetto veloce del Vortice Polare con fase iniziale per lo più stabile e temperature in leggero sopramedia, seconda parte e proiezione verso il mese di Marzo con tempo più freddo e secco con affondi continentali specie sul settore adriatico
Partiamo dalla correlazione Attività Solare e QBO. Quest'anno a differenza dello scorso inverno la correlazione è ottimale per avere una struttura polare destabilizzata. Negli anni con SOLE- e QBO- in genere si assiste a un Vortice Polare Troposferico(VPT) e Vortice Polare Stratoferico(VPS) disturbati. Lo stato attuale tuttavia ci pone un VPT disturbato e un VPS che pone forte restistenza specie in area Groenlandese. Facendo un passo indietro cosa manca attualmente per avere la struttura polare destabilizzata a tutte le quote? Con molta probabilità la QBO a 50 hPa ancora leggermente positiva sta oppenendo restistenza a tale dinamica, determinando una situazione di decoupling. Non a caso la comunicazione sulla colonna del Vp trop strato trovi difficoltà proprio ai 50 hPa
A livello troposferico il VPT tende come ormai da anni a tener duro sulla Groenlandia proprio in virtù del deficit artico trovando terra fertile come se avessimo un nuovo polo geografico. Tale situazione ha portato spesso a una divergenza dell'anticiclone delle Azzorre e assenza di freddo sull'Italia. Tuttavia il braccio di ferro in corso tra VPT E VPS dovrà per forza di cose trovare un vincitore. La disposizione delle anomalie oceaniche SSTA evidenziano una fase Enso in Nina moderata East base, vincolo importante per la modulazione del getto negli states e tramite il veicolo delle anomalie sul Nord del Pacifico. Un lobo del Vortice Polare si troverà per lo più sbilanciato sull'Alaska mentre in questa prima fase dell'Inverno avremo un altro lobo forte tra settore canadese islanda e Groenlandia. Un probabile displacement del VP a carico dell'onda pacifica W1 che porterà alla bilobazione dello stesso con azzerramento dell'onda atlantica W2
Tuttavia il continuo lavoro ai fianchi della trottola polare dell'Onda W1 in concomitanza del travaso di Gpt verso il settore siberiano e il passaggio della QBO a 50 hPa in negativo porterà alla riattivazione dell'ONDA W2 nettamente convergente con alta probabilità di un evento MAJOR entro la fine dell'anno.
Gli effetti sul campo saranno di un Dicembre per lo più piovoso a tratti freddo al Nord per cavetti corti nord atlantici mentre a cavallo del Natale o fine anno assisteremo a blocchi anticiclonici in Atlantico con fasi fredde anche intense sul Mediterraneo centrale. Non mi dilungo oltre per non complicare la lettura all'utenza e vado a descrivere su larga scala la tendenza per i 3 mesi invernali
Dicembre: in genere fasi piovose alternate a fasi stabili con temperature in media o leggero sopramedia al centro-sud, in media o leggero sottomedia al nord
Gennaio: Fasi di blocco anticiclonico in Atlantico con fasi reiterate di affondi di natura artico marittima con chiusura continentale entro la metà del mese, con freddo al centro-nord con occasioni di neve in pianura o quote molto basse, parte finale del mese più stabile
Febbraio: riassetto veloce del Vortice Polare con fase iniziale per lo più stabile e temperature in leggero sopramedia, seconda parte e proiezione verso il mese di Marzo con tempo più freddo e secco con affondi continentali specie sul settore adriatico
