Buon pomeriggio a tutti. Vedo con piacere che i movimenti inquadrati dai principali Global Model stanno accendendo gli animi e rianimando il forum che era invece afflitto da depressione cronica intratraumatica da Cammello dominante.
La situazione è sicuramente in divenire e propina degli scenari potenzialmente interessanti, ma chiaramente ogni tipologia di considerazione ad oggi, che vada oltre le 72-96h è alquanto peregrina e va ricondotta nel campo delle ipotesi e delle probabilità e nulla più e dunque è quantomai interessante e direi anche divertente, provare a prospettare tendenze da qui ai prox 7 giorni sulla base sia delle conoscenze, che delle oggettività a disposizione.
Chiaramente continuo ad asserire con una certa fermezza che chi pontifica in un senso o nell'altro, ben poco ci azzecca col profilo del meteoappassionato che vuole adottare un metodo scientifico (nel suo piccolo chiaramente) e basato sull'osservazione empirica e sulla capacità di critica; ribadisco che tutti, e dico TUTTI, attingono nelle loro proiezioni e nelle loro analisi, dai Modelli e dalle loro infinite declinazioni tropo, strato, sinottiche e di indici descrittivi e predittivi, e dunque TUTTI e dico TUTTI hanno la stessa fallibilità di quanto non abbiano i dati in ingresso da cui attingono (oltretutto più aumentano i passaggi, più l'errore aumenta in quanto sale il contributo dell'errore sistematico, di quello intrinseco e di quello di calcolo).
Senza ribadire concetti già ampiamente e ben esposti su questo topic e su quello del Polar Vortex da parte degli utenti più accreditati, tutti sappiamo la situazione in essere e la difficoltà in un contesto atmosferico ed emisferico del genere, di vedersi concretizzare situazioni propizie ad invernate degne di questo nome sul nostro Paese, ma questo chiaramente non vuol dire che allora non si debba provare a fare analisi ed a trovare una via di uscita scorgendo tra i modelli uno o più segnali che la propongano e soprattutto non vuol dire che questi segnali poi non possano concretizzarsi.
Se la meteorologia fosse così semplice come qualcuno vuole far credere, allora ad oggi avremmo un unico modello matematico pressochè infallibile (basta switchare dal calcolo numerico all'analisi matematica con equazioni, serie ed integrali invece che interpolazioni e spread), pertanto direi di analizzare con passione ed anche un pizzico di leggerezza le evoluzioni dei modelli senza presunzione.
Detto questo circa le carte beh, innegabile che i modelli abbiano una visione più o meno concorde per quanto concerne la sinottica emisferica e che dunque è possibile che a partire dal prossimo weekend e soprattutto la prossima settimana potremmo avere una situazione più consona all'inverno in Italia, situazione che ovviamente ad oggi non è inquadrabile chiaramente in termini di magnitudo e di distribuzione sul territorio e che non è inquadrabile neanche in termini di durata e di evoluzione successiva (altro impulso polare-artico marittimo o tendenza a chiusura artico continentale?)
Monitoriamo
Saluti
Gianmarco