qui gli esperti parlavano sempre di 1 decade di marzo verso 5-7 marzo
Esperti o non esperti, la realtà è che ci sono stati nel corso di questa stagione divesi momenti in cui potevamo svoltare e puntualmente ci è andata male, tante volte ci perdiamo sui movimenti in macroscala, ma il Diavolo sta nei dettagli, nella meteorologia soprattutto. Ad esempio, in pieno condizionamento da Ese Cold, se non ricordo male intorno al 20 gennaio, si sono create le condizioni giuste per vivere un periodo dal sapore invernale, non eclatante ma in quella che dovrebbe essere la media. Da quel momento in poi il condizionamento si è fatto più blando e già nella prima settimana di febbraio aveamo il potenziale per un'ottima retrogressione sul mediterraneo centrale, ma purtroppo il blocco non ha retto e siamo finiti in Turchia. Poi avevamo questa chance di fine mese, ma gli ingressi stavolta stanno premiando il comparto occidentale, Francia Spagna, poi vediamo che accadrà a marzo ma non mi sento così fiducioso. Il fatto è che ci vuole sempre culo, come in tutte le cose (vedi il 26 febbraio 2018, stavamo sul filo del rasoio); non basta un indice positivo o negativo a fare la differenza, può capitare che in un inverno avaro di occasioni si riesca a sfruttare il jolly e ritenere la stagione soddisfacente, come, al contrario, sprecare un inverno ricco di potenziale come questo, che sulla carte a inizio stagione poteva promettere molto bene. Tante volte la differenza la fa una lp in atlantico che va 50 km a sud anziché a nord, un'hp in Islanda o chissà dove che gli indici possono aiutare a individuare ma non ti diranno mai esattamente dove e quando si instaurerà, questo fa tutta la differenza. Questa goccia fredda che passa oltralpe poteva benissimo passare più a sud e ora saremmo stati a fremere in attesa della neve, invece no, sono spostamenti di poche decine di km, che per una massa d'aria, per sua natura intangibile, sono distanze relativamente piccole e di difficile inquadramento. Il movimento su macroscala è individuabile, gli effetti in questo fazzoletto di mondo purtroppo rimarranno sempre incerti, è un limite che gli strumenti attuali, con le loro imprecisioni, non consentono di superare. Quindi sì, da una parte è evidente che siamo in un ciclo di inverni storti e nati male, ma dall'altra va detto che quest'anno la sfiga ha davvero colpito duro, perché con minimi spostamenti di una lp a dicembre magari ad oggi staremmo commentando una stagione clamorosa, è il dannato effetto farfalla.