Complimenti.
Cloover ha detto:OUTLOOK INVERNO 2017-18
Benritrovati a tutti.
Eccoci all'attesa stesura dell'Outlook invernale, un appuntamento imperdibile nel quale si prova a "tirare le fila" della stagione.
Avevo riposto molta fiducia in questo Inverno in seguito agli studi effettuati nel 2013 e 2014 sulla Brewer & Dobson circulation e sulla posizione della wave1 in relazione alle SSTA dell'Oceano Pacifico:
http://www.meteodue.it/forum/index.php?topic=9337.0
http://www.meteodue.it/forum/index.php?topic=8875.0
Dall'analisi di questi ultimi 20 anni, è stato ben documentato l'impatto di un rinforzo della BDC sul WR emisferico, dinamica che va ad innescare un anomalo trasporto di ozono nella Stratosfera Polare ed una forte attività d'onda, indebolendo così il VP:
Tuttavia negli ultimi 2 anni(2014/15 e 2016/17), contraddistinti da un rinforzo di questa circolazione, siamo stati testimoni di risultati decisamente diversi, con un Vortice Polare che si è palesato decisamente forte, facendo crollare i presupposti sulla predittività di tale configurazione:
A questo punto è stato doveroso integrare lo studio,andando a monitorare non solo l'attività d'onda, ma anche la locazione dei nuclei di vorticità primari, delle SST ed il relativo impatto sul waves train:
Ed il fattore che spiega nella maniera più immediata il WR Euro-Atlantico, è proprio la posizione ed il grado di intrusività della W1:
Infatti, se è pur vero che nel 2014-15 e 2016-17 la forte attività della BDC non è riuscita ad innescare l'auspicato collassamento del VP a causa della divergenza dell'onda Atlantica, è però innegabile che la stazionarietà del WR ha favorito ondate di freddo e neve storiche al Centro-Sud.
In pratica il famoso effetto "domino" può essere applicato al "trenino" ondulatorio emisferico, dove in relazione all'attività della BDC e della Wave1, abbiamo una diversa risposta del pattern Europeo.
L'Inverno 2017-18 corre sull'orlo di un vero e proprio terremoto circolatorio su scala emisferica, per i motivi che avevamo dibattutto già diversi anni fa, con uno schema di difficile collocazione.
Ed è innegabile un rapido cambio di regime emisferico:
Con anche il settore Groelandese destinato a capitolare nei prossimi giorni:
CONCLUSIONI
La stagione invernale 2017-18 nasce con presupposti di forte attività d'onda e VP debole grazie alla ricollocazione graduale dell W1:
Il basso Heat flux che ha connotato i mesi autunnali, è stato prodromico di un progressivo rafforzamento del VPS. Tuttavia è prevista una graduale propagazione d'onda che provocherà un calo delle velocità zonali e del grado di approfondimento:
Ritengo poco probabile un'evoluzione in Canadian Warming, mentre più probabile una graduale convergenza della W1 con successiva attivazione del 2 Wave number pattern, questo dovuto al riassorbimento delle anomalie che hanno caratterizzato gli anni precedenti.
Quindi il WR Europeo risultante per il trimestre Dicembre,Gennaio,Febbraio, dovrebbe vedere un ATH-EUL, con freddo e nevicate a bassa quota che si sposterebbero al Centro-Nord della Penisola durante l'attività d'onda:
Filippo Casciani (Cloover)
Cloover ha detto:Alchimista la dinamica dello scorso anno è compatibile con lo studio di Waugh e Polvani et al. riguardo la tempistica dell'Heat flux Quest'anno è l'esatto contrario, che poi il disturbo parta in maniera simile vuol dire poco, tra l'altro è una carta lontanissima
Alchimista ha detto:Uhm, non mi è molto di conforto, ma grazie comunque per la risposta.
Grecale ha detto:Magari !
Mi auguro veramente che tu abbia ragione, ma personalmente ritengo che non sarà così.
Una configurazione del genere, per avere un'ingresso così perfetto sul centro europa, è cosa davvero rara.
E' da anni AO--- e soprattutto prevede una solida stazionarietà della w2.
Cosa non per nulla scontata anche a fronte dell'attività della w1.
Più frequentemente si è assistito al tilting della w2 e ciò inibirebbe subito quanto da te pronosticato.
Stando allo schema da te proposto, sono più propenso all'idea di avvezioni si sull'Est Europa, ma con direttrice più Nord-Sud.
Il che favorirebbe maggiormente le regioni adriatiche e molto molto meno il resto d'Italia.
Cloover ha detto:Forse così è più chiaro :
La Stratosfera acerba il pattern, non lo modifica ....