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Personale punto di vista sull'inverno

mat69

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Nel "mare magnum" di opinioni più o meno legati ai desideranda piuttosto che ancorati saldamente a studi, tesine, dati statistici, desidero, in questa sede, esprimere alcuni concetti che sintetizzino quello che, a mio modo di vedere, è il quadro complessivo della situazione attuale che stiamo vivendo sul piano meteo.
Non torno a ribadire quanto ottimamente espresso da bravi colleghi forumisti circa ciò che è accaduto in stratosfera ciò che possa comportare, i tempi di un'eventuale possibile "risoluzione" ecc, quanto mi interessa evidenziare alcuni elementi anche di natura empirica vissuti attraverso la lettura dei modelli.

E questo in estrema sintesi si può riassumere in:

    una scarsa attività convettiva in sede pacifica condizionata da 2 anni di Enso neg (PNA neutro o neg, mountain torque sostanzialmente negativo, frictional torque in crescita, Mjo attiva nelle fasi 2/3/4/5);
    (in chiave invernale) una buona ripartizione delle anomalìe atlantiche in base ai meridiani che, stante un tripolo NAO poco evidente, potrebbe essere piuttosto reattiva qualora sollecitata la wave 2;
    un buon recupero euroasiatico dello snowcover con formazione di un'area di alta pressione di tipo termico ma con supporto componente dinamica in troposfera (wave3) supportata dal trasporto da parte del getto del calore latente che permane a ridosso del continente europeo.

La stratosfera attuale, come da molti evidenziati, è il risultato di un progressivo indisturbato raffreddamento radiativo derivante dall'inerzia troposferica indotta dalla debolezza della wave 1 e forse da un incipit di disturbo stazionario (senza rilevante gradiente termico meridionale) ascrivibile alla presenza di anomalìe termiche positive presenti fino a novembre in area artico pacifica ormai cmq del tutto riassorbite unitamente all'interessantissimo recente studio sull'indice SAI relativa alla copertura nevosa del continente asiatico all'altezza circa dei 60°N nel mese di ottobre (assai scarsa).

Alcuni modelli avevano evidenziato quella che, secondo me, in queste circostanze può essere la variante al regime zonale in condizioni di un vortice polare più freddo della norma ovvero una circolazione che può favorire avvezioni fredde di matrice continentale, elaborazioni che certamente hanno tenuto conto del delicato equilibrio che il vortice mantiene in prossimità delle coste europee e ancora di più nel continente euroasiatico.
Equilibrio che non può tuttavia essere rotto in presenza di un getto sparato senza soluzione di continuità.
E qui torniamo nella giostra....ovvero le potenzialità quanto possano tradursi in mancanza dell'attivazione della waves' mother?
Potremmo rimanere sul filo tutto l'inverno e quindi in balia del vortice polare senza che l'equilibrio si rompa?
Secondo me la risposta è si ma dovremmo ipotizzare che il Pacifico rimanga inerte per tutto l'inverno (tranne le moderate e deleterie attività convettive Nina like).
Il delicato equilibrio sta proprio in questa correlazione tra i 2 oceani  ;)
 
A

adriano

Guest
solo ora metti anche qui questo ben di dio? :D

complimenti mat :)
 

batstef

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mat69 ha detto:
unitamente all'interessantissimo recente studio sull'indice SAI relativa alla copertura nevosa del continente asiatico all'altezza circa dei 60°N nel mese di ottobre (assai scarsa).

qui non sono molto d'accordo...a prescindere dalla "preliminarietà"  e limitatezza statistica di questo studio ( di cui gli stessi autori sono ben consci ), il SAI si differenzia proprio da altre ricerche, anche
del medesimo autore, Judah Cohen, proprio per stabilire una differenza con la Snow Cover Extension MEDIA mensile che non spiegava le anomalie invernali successive dell' AO ( soprattutto il famoso caso 2009 ).

per spiegarmi meglio, ripropongo un mio intervento del 19 novembre:

Cohen & Jones introducono un nuovo indice predittivo, il SAI ( Snow Advance Index ) che misura l'avanzamento giornaliero della copertura nevosa sul continente euroasiatico
a Sud del 60° parallelo, partendo dal presupposto ( già dimostrato da altri studi ) che la copertura nevosa ( snow cover ) nell' emisfero Nord sia la maggior variabile presente,
sia nel tempo che nello spazio, sulle terre emerse ( di cui il nostro emisfero abbonda ).
Notando poi come nell' ottobre 2009 non fu tanto la snow cover extension ad essere eccezionale quanto piuttosto la RAPIDITA' dell'incremento giornaliero, i due studiosi
decidono di concentrarsi su questo fino ad arrivare al SAI ( ripeto, è la misura dell'INCREMENTO GIORNALIERO della copertura nevosa euroasiatica dal 60°N verso l'equatore ).
La correlazione 0,86 è molto alta..con il limite, da loro riconosciuto ( sono SCIENZIATI ), di soli 14 anni di dati quotidiani disponibili.
Cohen & Jones offrono anche alcune possibili e preliminari spiegazioni di questa scoperta:
1) il SAI, rispetto alla mera Snow Cover Extension, descrive latitudini  ( dal 60°N in giù ) con maggiore incidenza dei raggi solari e quindi con maggiore effetto sull'albedo terrestre.
2) il SAI è sensibile al periodo in cui effettivamente avviene la copertura nevosa ( le nevicate a fine mese contribuiscono a valori più alti dell'indice rispetto a quelle all'inizio, mentre
l'estensione media invece non cambia )

un'altra interessante ricerca, sempre dello stesso autore, ma dai contenuti più tecnici, riguarda sempre la Snow Cover questa volta correlata agli effetti sul NAM:

http://web.mit.edu/jlcohen/www/papers/Smithetal_JC11.pdf

infine un pò di mappe da cui mi pare di evincere che, se C&J Felice hanno ragione, direi che siamo su un sentiero invernale  "soffice" :

( vi risparmio le mappe...se volete andate a cercarvele :p :p)

Alla luce di quel che "filtra" dalle mappe a 100hpa a 10 giorni...mi sa che punterò i miei 10 euri residui ( tempi grami... ;D) su AO- per Gennaio e Febbraio.






 

mat69

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batstef ha detto:
qui non sono molto d'accordo...a prescindere dalla "preliminarietà"  e limitatezza statistica di questo studio ( di cui gli stessi autori sono ben consci ), il SAI si differenzia proprio da altre ricerche, anche
del medesimo autore, Judah Cohen, proprio per stabilire una differenza con la Snow Cover Extension MEDIA mensile che non spiegava le anomalie invernali successive dell' AO ( soprattutto il famoso caso 2009 ).

per spiegarmi meglio, ripropongo un mio intervento del 19 novembre:

Cohen & Jones introducono un nuovo indice predittivo, il SAI ( Snow Advance Index ) che misura l'avanzamento giornaliero della copertura nevosa sul continente euroasiatico
a Sud del 60° parallelo, partendo dal presupposto ( già dimostrato da altri studi ) che la copertura nevosa ( snow cover ) nell' emisfero Nord sia la maggior variabile presente,
sia nel tempo che nello spazio, sulle terre emerse ( di cui il nostro emisfero abbonda ).
Notando poi come nell' ottobre 2009 non fu tanto la snow cover extension ad essere eccezionale quanto piuttosto la RAPIDITA' dell'incremento giornaliero, i due studiosi
decidono di concentrarsi su questo fino ad arrivare al SAI ( ripeto, è la misura dell'INCREMENTO GIORNALIERO della copertura nevosa euroasiatica dal 60°N verso l'equatore ).
La correlazione 0,86 è molto alta..con il limite, da loro riconosciuto ( sono SCIENZIATI ), di soli 14 anni di dati quotidiani disponibili.
Cohen & Jones offrono anche alcune possibili e preliminari spiegazioni di questa scoperta:
1) il SAI, rispetto alla mera Snow Cover Extension, descrive latitudini  ( dal 60°N in giù ) con maggiore incidenza dei raggi solari e quindi con maggiore effetto sull'albedo terrestre.
2) il SAI è sensibile al periodo in cui effettivamente avviene la copertura nevosa ( le nevicate a fine mese contribuiscono a valori più alti dell'indice rispetto a quelle all'inizio, mentre
l'estensione media invece non cambia )

un'altra interessante ricerca, sempre dello stesso autore, ma dai contenuti più tecnici, riguarda sempre la Snow Cover questa volta correlata agli effetti sul NAM:

http://web.mit.edu/jlcohen/www/papers/Smithetal_JC11.pdf

infine un pò di mappe da cui mi pare di evincere che, se C&J Felice hanno ragione, direi che siamo su un sentiero invernale  "soffice" :

( vi risparmio le mappe...se volete andate a cercarvele :p :p)

Alla luce di quel che "filtra" dalle mappe a 100hpa a 10 giorni...mi sa che punterò i miei 10 euri residui ( tempi grami... ;D) su AO- per Gennaio e Febbraio.


Si è vero, mi sono espresso male.  ;)

E' il "tasso di crescita" (e quindi in effetti basato su scala giornaliera) relativo al mese di ottobre laddove indicato piuttosto che la quantità misurata nel mese di riferimento.
Infatti nel 2009, mese paradigmatico preso come esempio visto il prosieguo che ben conosciamo, non colpì tanto l'innevamento in senso assoluto quanto l'eccezionale velocità di crescita del manto che pare, nell'ottobre 2011, essere statto tutt'altro che eccezionale.  ;)
 

Valerio75

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mat quindi in parole povere, si potrebbe averre una remake dell' inverno 2006-2007 secondo il tuo punto di vista, giusto?
 

mat69

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Valerio75 ha detto:
mat quindi in parole povere, si potrebbe averre una remake dell' inverno 2006-2007 secondo il tuo punto di vista, giusto?

Mah, se lo vogliamo tirare in ballo tanto per assimilare potenzialmente questo ad un inverno che ha fatto schifo  :D possiamo pure farlo  :p ma il 2006-2007 aveva caratteristiche molto diverse rispetto all'attuale.

Potrebbe poi, in fondo essere meglio questo dai!
Non ammazziamolo prima del tempo anche se abbiamo pochi elementi a favore.

;)
 
A

adriano

Guest
vero ;)

poi si intravedono leggere riprese delle waves... ::)
 

mat69

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potrebbe (condizionalissimo ) evidenziarsi dai forecast in bassa strato, la rotazione di un asse cmq ellitticizzato (e questa è una caratteristica a favore rispetto ad annate famose con vps a tutto tondo) con conseguente forte ciclogenesi sul Pacifico occidentale.

gfs_z100_nh_f240.gif


ancora un pò soft dai forecast ECMWF:

ecmwf100f240.gif


Il risultato sarebbe una risalita del PNA e riattivazione conseguente dei flussi a carico della wave 1 (che motiverebbero la riattivazione dell'E-P flux).

E' davvero al momento solo una remota ipotesi indi la "buttiamo là" come ipotesi e nulla più.
;)
 
C

Cloover

Guest
Sono d'accordo,questa dinamica potrebbe favorire una lieve ondulazione in partenza dal pacifico e riattivare la wave2......Il massimo che possiamo aspettarci è un graduale passaggio a correnti da Nord-ovest nel corso del mese e poi magari un'ondulazione un pò più decisa che vada ad allungarsi verso la penisola scandinava(ma certamente non uno Scand+,decisamente troppo ottimistico!) instaurando una temporanea circolazione secondaria sui Balcani con aria fredda dalla Russia , apprezzabile calo termico su tutta la penisolal con neve a bassa quota più probabile al centro-sud lato adriatico......Non mi viene in mente nient'altro  ::) ;)
 

mat69

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Cloover ha detto:
Sono d'accordo,questa dinamica potrebbe favorire una lieve ondulazione in partenza dal pacifico e riattivare la wave2......Il massimo che possiamo aspettarci è un graduale passaggio a correnti da Nord-ovest nel corso del mese e poi magari un'ondulazione un pò più decisa che vada ad allungarsi verso la penisola scandinava(ma certamente non uno Scand+,decisamente troppo ottimistico!) instaurando una temporanea circolazione secondaria sui Balcani con aria fredda dalla Russia , apprezzabile calo termico su tutta la penisolal con neve a bassa quota più probabile al centro-sud lato adriatico......Non mi viene in mente nient'altro  ::) ;)

Al momento sarebbe già un risultato.  ;)
 

mat69

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Non demonizzare ma non negare i segnali è il presupposto di un'analisi razionale in cui vengano valutati gli elementi in gioco.
A tal fine, partendo proprio dalla valutazione del determinismo a medio termine e con un occhio oltre ma solo sulle dinamiche di massima (in particolare con attenzione alla disposizione delle masse artiche) si può notare che i segnali di ripresa provenienti dal Pacifico (in troposfera) si stiano progressivamente indebolendo rischiando di dare poca continuità al trasporto di calore inziato da qualche giorno e visibile, anche nei grafici odierni, nelle sezioni relative alla stratosfera.

waves.gif


E voi direte....beh...e che ci vede?

Vedo un progressivo indebolimento dell'ondulazione pacifica e la tendenza ivi ad un progressivo rilassamento del getto.
Quello che si vede in stratosfera è frutto di una sinergia ma soprattutto di dinamiche già verificatesi "sotto" e che per mantenere i flussi alti (benchè cmq divergenti rispetto al polo) richiede contributi che mi pare si stiano attenuando alla luce di dinamiche sinottiche visibili dai GM:

229530d1323696986t-personale-punto-vista-un120-21.jpg


A bilanciare invece "in positivo" l'attuale osservazione c'è invece l'attenzione particolare alle dinamiche della Madden Julian Oscillation progressivamente indebolitasi in fase 5 (fase peraltro poco propizia alle dinamiche europee) ma elemento sfuggente all'analisi deterministica specialmente per ciò che riguarda una sua possibile e inaspettata ripartenza in fase 5 ma con progressione nelle successive fasi (invece assai propizie nell'incentivare dinamiche meridiane)....
Ebbene dico questo in quanto la dinamica che ho osservato e che riguarda l'attività termoconvettiva del Pacifico tropicale non mi fa escludere a priori il fatto che il forte aumento del SOI (indicatore che misura gli alisei nella regione 3.4 dell'ENSO intensificati/indeboliti dal gradiente barico Tahiti/Darwin) seguito da un crollo repentino, possa rappresentare il passaggio di un'onda di Kelvin (onda superficiale e sottosuperficiale che trasporta accumulo di calore) e che vada quindi ad attivare le fasi propizie (6-7- specialmente in quanto inducono una fase NAO neg.
Questo rimetterebbe indubbiamente in gioco la prosecuzione di azioni di forcing favorevoli a creare disturbo all'attività del vortice polare.

statphase_full.gif


In caso contrario, lietissimo di sbagliarmi , mi aspetterei una conseguente decisa attenuazione dei flussi di calore / disturbo con conseguente ripresa zonale in capo al getto polare.

P.s. non sarebbe cmq una condanna in eterno .... (forse...) :p  :p ;)
 
C

Cloover

Guest
Molto interessante Matteo  ::)  Forse si aprirà ancora una lotta Strato VS Tropo tra fine mese e inizio gennaio  ::)  Ci ritorno su appena ho un pò di tempo  ;)
 

mat69

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Già... ::)

Devo riquotare il fatto che cmq occorra parecchia pazienza....siamo in pieno azzardo e torno quindi alle considerazioni fatte nel post di "partenza"  :p ;)
 
C

Cloover

Guest
mat69 ha detto:
Già... ::)

Devo riquotare il fatto che cmq occorra parecchia pazienza....siamo in pieno azzardo e torno quindi alle considerazioni fatte nel post di "partenza"  :p ;)

Devo ancora capire le intenzioni della wave2  ::)  Cmq secondo me le fasi sono 3 :

fase1) affondo artico

fase2)circolazione secondaria con intrusioni artico continentali (wave2 con asse inclinato e possibile ponte altopressorio.Questa dinamica è frutto del connubio di tutte e 3 le waves pur se con flussi piuttosto deboli)...Questa fase è però ancora molto poco chiara,soprattutto non si capisce se sia temporalmente apprezzabile(andando a ritardare oppure "compromettere" la fase3) oppure un fuoco di paglia.

fase3)fase zonale. Credo che questo passaggio che potrebbe espletarsi tra fine dicembre e inizio gennaio sia inevitabile,dovuto al ricompattamento del VPS/VP  causa CW....

Da quel punto non saprei cosa aspettarmi  ::)
 

Gibbo

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Cloover ha detto:
.......edit.....

fase3)fase zonale. Credo che questo passaggio che potrebbe espletarsi tra fine dicembre e inizio gennaio sia inevitabile,dovuto al ricompattamento del VPS/VP  causa CW....

Da quel punto non saprei cosa aspettarmi  ::)

Ma visto che un mio amico dice sempre: ...Laddove il determinismo cerca di bilanciare le equazioni che formano il sistema,io al contrario cerco lo sbilanciamento...  ;)

......è lì forse che vedremo il vero Generale Inverno.  :D
 
C

Cloover

Guest
Gibbo ha detto:
Ma visto che un mio amico dice sempre: ...Laddove il determinismo cerca di bilanciare le equazioni che formano il sistema,io al contrario cerco lo sbilanciamento...   ;)

......è lì forse che vedremo il vero Generale Inverno.  :D

Ehhhhh ....  :D  Può darsi sia davvero così Gibbo!  ;D  ;)
 

mat69

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E' innegabile che si scorgano in prospettiva scenari del tutto diversi rispetto a quelli preventivati in virtù di un radicale spostamento, visto dai modelli strato in particolare, dei "centri di forza" in capo al vortice polare. ::)
Non possiamo negare che la graduale traslazione delle masse artiche, alle principali quote del vps, ci ponga, qualora confermata, l'obbligo di ritarare, non tanto nell'immediato quanto direi sul dopo Natale, le nostre aspettative....

ecmwf30a12.gif


ecmwf30f240.gif


ecmwf10a12.gif


ecmwf10f240.gif


L'attuale disposizione del vpt ellitticizzato e con l'asse maggiore in prospettiva a pescare sul Pacifico occidentale continua a mantenere attivo il flusso a carico della wave1:

waves.gif


fluxes.gif


Flusso che, come visibile dai vettori, inizierebbe a spingere in area subartica inducendo gradualmente una contrazione in capo al vortice stratosferico.
Diverrà davvero notevole l'importanza della reazione troposferica per parte atlantica, che in effetti potrebbe subire un radicale stravolgimento delle aspettative, qualora confermata.
Il tentativo continentaleggiante a cui ci hanno stregato le emissioni modellistiche in effetti sarebbe una parentesi poi stoppata in prossimità del Natale da un ritorno della "livella" che rappresenta il passaggio di consegna delle masse artiche dalla regione canadese a quella euroasiatica.
Non a caso alcuni amici hanno paventato (viste le corse del vps) un rischio tardivo di Canadian Warming (evento piuttosto raro in regimi di Nina) ma che presupporrebbe l'inerzia totale da parte della wave atlantica.
Il seguito è davvero comunque meritevole di attenzione.


Inerzia atlantica?  ::) ::)

ecmwfpv380f240.gif


ecmwfzm_uv2_f240.gif


;)
 

branda

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"Non possiamo negare che la graduale traslazione delle masse artiche, alle principali quote del vps, ci ponga, qualora confermata, l'obbligo di ritarare, non tanto nell'immediato quanto direi sul dopo Natale, le nostre aspettative...."

ciao Mat...con questa frase a cosa ti riferisci esattamente?
grazie

 

mat69

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Cloover ha detto:
Ottimo Matteo,mi pare proprio che tutto sommato la vediamo uguale  ;)

http://www.meteoforumme.it/forum/analisi-e-previsioni-meteo/la-mia-scommessa-a-fine-dicembre-parleremo-il-russo/msg109820/#msg109820

Sbilanciarsi in questo momento è pura follia visto che all'improvviso potrebbe prevalere una delle 2 condizioni stravolgendo il quadro in maniera mooooolto pesante  :eek:
Quindi siamo al bivio,occhio alla wave2  ::) ;)

Eh si...alla luce dei movimenti previsti, la wave 2 diventa l'osservato speciale. :)
 
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