Lo scenario del nostro continente sta segnando una stagione inedita e spettacolare, animata da continui flussi di calore verso le regioni artiche, dettati dall'attuale disposizione teleconnettiva e dalle macroanomalie oceaniche, Nino West in primis, che plasma la wave pacifica in una costante azione di disturbo verso l'area canadese del Vortice Polare.
Già dall'autunno il quadro configurativo è virato verso una calma inusuale alle alte latitudini consentendo la formazione di un immenso lago gelido sull'est Europeo e sul continente Asiatico, andando ad incentivare una dislocazione del core del VP verso l' area Scandinava/Siberiana, sia per motivi termici, sia per motivi dinamici visti i continui attacchi in territorio nord Americano.
La dislocazione su tutti i piani isobarici fuori dal polo geografico ha favorito continue pulsazioni di calore verso l'alto fino a generare un vero e proprio evento di Canadian Warming in successiva risonanza verso i piani bassi nel classico schema troposphere to stratosphere to troposphere (TST Event) con NAM vicino alla soglia critica ma probabilmente condizionante anche senza aver toccato il valore limite di -3
Ai favorevoli movimenti della trottola polare si è aggiunto un inusuale accoppiamento PDO- / Enso+ che sta incentivando un feedback a catena con gelo ad oriente, dove staziona il lobo del VPT, libero di autoalimentarsi per la mancanza della jet stream sulle alte latitudini, rallentato, indebolito ed abbassato fino ai paralleli mediterranei con l'impossibilità di procedere verso est per la divergenza imposta dal forte gradiente termico creatosi.
Un gioco studiato a tavolino per congelare il continente Europeo che vive in una fase invernale appartenente ad altre ere climatiche del passato, quando fiumi, porti e laghi congelavano con facilità, ma in epoca di Global Warming questi sono scenari che lasceranno il segno.
Il prosieguo di questa avvincente stagione invernale sarà governato ancora per un po' da una forte componente troposferica poiché un netto decoupling (mancanza di dialogo) fra i piani isobarici sta inibendo i vari tentativi di penetrazione delle onde planetarie in stratosfera, con Epflux che non riesce a virare verso la convergenza impedendo un forte e decisivo riscaldamento stratosferico.
Il cooling in atto sui piani alti non desta particolare preoccupazione ma tenderà comunque ad approfondire il VPT, in misura relativa visti gli attuali valori AO da fondo scala, con prima lieve accelerazione in area Canadese e successivo nuovo decentramento in area Siberiana con struttura tendente a bilobazione a causa dei continui disturbi.
Questa manovra dovrebbe condurrebbe verso una prima fase nella seconda decade di Gennaio, marcatamente antizonale con la genesi di Scand+ e interferenze oceaniche sempre possibili ma in un assetto di equilibrio senza eccessivi contrasti barici.
Ma nell'ultima decade del mese, quando il VPT tenderà a rinforzare (AO in aumento) dislocato e bilobato verso la Siberia, è da attendersi una nuova meridianizzazione con masse glaciali EuroAsiatiche costrette a mettersi in moto verso sud, forzate comunque da moto zonale; questa occasione vedrebbe per la prima volta durante l'inverno 2009/2010 un pieno coinvolgimento dei paesi est Europei meridionali dove la colata colpirebbe più agevolmente, ma è da tener conto un probabile rientro di masse d'aria molto fredde verso la nostra penisola grazie a formazioni anticicloniche anche di tipo termico.
Tutto questo in attesa che il quadro teleconnettivo estremamente favorevole trovi manforte dall'incremento della radiazione solare che, con l'ingresso in febbraio, crea dei naturali processi fotochimici di disgregazione dell'ozono, favorendo aumenti termici in sede stratosferica; potrebbe essere la giusta occasione per vedere realizzati i vari di tentativi che porterebbero ad un esplosivo Midwinter Major Warming ...............
burian
Già dall'autunno il quadro configurativo è virato verso una calma inusuale alle alte latitudini consentendo la formazione di un immenso lago gelido sull'est Europeo e sul continente Asiatico, andando ad incentivare una dislocazione del core del VP verso l' area Scandinava/Siberiana, sia per motivi termici, sia per motivi dinamici visti i continui attacchi in territorio nord Americano.
La dislocazione su tutti i piani isobarici fuori dal polo geografico ha favorito continue pulsazioni di calore verso l'alto fino a generare un vero e proprio evento di Canadian Warming in successiva risonanza verso i piani bassi nel classico schema troposphere to stratosphere to troposphere (TST Event) con NAM vicino alla soglia critica ma probabilmente condizionante anche senza aver toccato il valore limite di -3
Ai favorevoli movimenti della trottola polare si è aggiunto un inusuale accoppiamento PDO- / Enso+ che sta incentivando un feedback a catena con gelo ad oriente, dove staziona il lobo del VPT, libero di autoalimentarsi per la mancanza della jet stream sulle alte latitudini, rallentato, indebolito ed abbassato fino ai paralleli mediterranei con l'impossibilità di procedere verso est per la divergenza imposta dal forte gradiente termico creatosi.
Un gioco studiato a tavolino per congelare il continente Europeo che vive in una fase invernale appartenente ad altre ere climatiche del passato, quando fiumi, porti e laghi congelavano con facilità, ma in epoca di Global Warming questi sono scenari che lasceranno il segno.
Il prosieguo di questa avvincente stagione invernale sarà governato ancora per un po' da una forte componente troposferica poiché un netto decoupling (mancanza di dialogo) fra i piani isobarici sta inibendo i vari tentativi di penetrazione delle onde planetarie in stratosfera, con Epflux che non riesce a virare verso la convergenza impedendo un forte e decisivo riscaldamento stratosferico.
Il cooling in atto sui piani alti non desta particolare preoccupazione ma tenderà comunque ad approfondire il VPT, in misura relativa visti gli attuali valori AO da fondo scala, con prima lieve accelerazione in area Canadese e successivo nuovo decentramento in area Siberiana con struttura tendente a bilobazione a causa dei continui disturbi.
Questa manovra dovrebbe condurrebbe verso una prima fase nella seconda decade di Gennaio, marcatamente antizonale con la genesi di Scand+ e interferenze oceaniche sempre possibili ma in un assetto di equilibrio senza eccessivi contrasti barici.
Ma nell'ultima decade del mese, quando il VPT tenderà a rinforzare (AO in aumento) dislocato e bilobato verso la Siberia, è da attendersi una nuova meridianizzazione con masse glaciali EuroAsiatiche costrette a mettersi in moto verso sud, forzate comunque da moto zonale; questa occasione vedrebbe per la prima volta durante l'inverno 2009/2010 un pieno coinvolgimento dei paesi est Europei meridionali dove la colata colpirebbe più agevolmente, ma è da tener conto un probabile rientro di masse d'aria molto fredde verso la nostra penisola grazie a formazioni anticicloniche anche di tipo termico.
Tutto questo in attesa che il quadro teleconnettivo estremamente favorevole trovi manforte dall'incremento della radiazione solare che, con l'ingresso in febbraio, crea dei naturali processi fotochimici di disgregazione dell'ozono, favorendo aumenti termici in sede stratosferica; potrebbe essere la giusta occasione per vedere realizzati i vari di tentativi che porterebbero ad un esplosivo Midwinter Major Warming ...............
burian