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Maremma

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Sesto F.no (FI) - Cecina (LI) - Prata (GR)
Se non erro, il monitoraggio diretto dell'AMOC avviene dal 2004. Già alcuni anni dopo, in ricerche pubblicate su Nature (ricordo quella del 2018), si riportavano dati circa il suo rallentamento.
Credo che alla luce degli ultimi accadimenti, evidenziati prima da Cloover e poi da Adm Ackbar, è senz'altro da monitorare.
 

Maremma

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Sesto F.no (FI) - Cecina (LI) - Prata (GR)
Ciao maremma, comprendi meglio l'idea di alternanza ?
Buonasera Setra85. Certo che comprendo l'alternanza :) Essendo di Cecina, qui da noi abbiamo la brezza di mare, che ne è un ottimo esempio, specie a fine primavera quando il dT, e di conseguenza il dP, tra mare ed entroterra è maggiore.
Quello di cui sono molto a digiuno e che mi sono messo a studiare, è la conoscenza della correlazione tra ciclo AMO, WR3 ed il clima nella nostra zona, come da te ben argomentato.
 

setra85

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Buonasera Setra85. Certo che comprendo l'alternanza :) Essendo di Cecina, qui da noi abbiamo la brezza di mare, che ne è un ottimo esempio, specie a fine primavera quando il dT, e di conseguenza il dP, tra mare ed entroterra è maggiore.
Quello di cui sono molto a digiuno e che mi sono messo a studiare, è la conoscenza della correlazione tra ciclo AMO, WR3 ed il clima nella nostra zona, come da te ben argomentato.

Buonasera Setra85. Certo che comprendo l'alternanza :) Essendo di Cecina, qui da noi abbiamo la brezza di mare, che ne è un ottimo esempio, specie a fine primavera quando il dT, e di conseguenza il dP, tra mare ed entroterra è maggiore.
Quello di cui sono molto a digiuno e che mi sono messo a studiare, è la conoscenza della correlazione tra ciclo AMO, WR3 ed il clima nella nostra zona, come da te ben argomenta

Buonasera Setra85. Certo che comprendo l'alternanza :) Essendo di Cecina, qui da noi abbiamo la brezza di mare, che ne è un ottimo esempio, specie a fine primavera quando il dT, e di conseguenza il dP, tra mare ed entroterra è maggiore.
Quello di cui sono molto a digiuno e che mi sono messo a studiare, è la conoscenza della correlazione tra ciclo AMO, WR3 ed il clima nella nostra zona, come da te ben argomentato.
Il wr3 essendo una nao negativa indica una storm track atlantica bassa di latitudine
 

setra85

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Ma questa è statistica.
Bisogna vedere come si metterà la circolazione in atlantico.
Se el nino è associato a depressioni in atlantico, bisognerà veder dove del nord atlantico insisteranno i cicloni
Se nel centro nord ovest è più facile che sia l'alta pressione oceanica a impadronirsi della scena europea.
Se invece i cicloni insisteranno nel centro nord est sarà invece una bolla alto pressoria dal nord africa a regnar.
 
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Nonno_rodano

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Prato
interessanti le stagionali ECMWF per l'inverno 23/24

stagionali-ECMWF.png


buone analogie con alcuni dei migliori inverni recenti:

2024.png


le maggiori similitudini con il 1997-98 probabilmente per un segnale ENSO+ che a questa distanza falsa un po' le cose

comunque sia altre piccole conferme che ci sono possibilità di NAO negativa, probabilmente (ma questa è una mia opinione) orientato verso decadi estreme (molti record positivi i temperatura, ci auguriamo qualcuno anche negativo) ;)
 

Nevone 2012

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Meldola (Fc)
Ciao potresti spiegare meglio il post per i novellini come me?
È la velocità dei venti zonali?
Premetto che è il primo anno che sto seguendo questo grafico che si trova sulle mappe Copernicus. Penso di sì, che sia la proiezione, secondo ECMWF, della velocità dei venti zonali alla quota di 10hpa in stratosfera. Se così fosse mi pare di interpretare che non dovremmo avere delle velocità esasperate ma anzi anche leggermente sotto la media nel periodo invernale. Ciò dovrebbe avere ripercussioni sulla compattezza del vortice polare e potrebbe anche favorire quanto ipotizzato dai più esperti nelle pagine passate, ovvero una NAO per lo più negativa. Potrei però aver detto bischerate quindi attendiamo i più esperti....
 

kekko14

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Crispano (Na)
Premetto che è il primo anno che sto seguendo questo grafico che si trova sulle mappe Copernicus. Penso di sì, che sia la proiezione, secondo ECMWF, della velocità dei venti zonali alla quota di 10hpa in stratosfera. Se così fosse mi pare di interpretare che non dovremmo avere delle velocità esasperate ma anzi anche leggermente sotto la media nel periodo invernale. Ciò dovrebbe avere ripercussioni sulla compattezza del vortice polare e potrebbe anche favorire quanto ipotizzato dai più esperti nelle pagine passate, ovvero una NAO per lo più negativa. Potrei però aver detto bischerate quindi attendiamo i più esperti....
Nel mentre ti ringrazio lo stesso per la gentilezza 😉
Comincerò a seguire anche io
 

adm.ackbar

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Vado Ligure
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Merita di essere interpretato o è ancora troppo presto :unsure:

…direi la seconda

Nonostante ciò, possiamo allegramente registrare quel poco valutabile al momento e cioè l’Ensemble Mean aka Media degli Spaghi (bluette in grassetto), che “pare” non improntanta “all’insù” nel periodo clou della stagione invernale, inquadrabile tra fine anno/inizio anno nuovo.

Per cui al momento, i modelli Long Term non processano alcun ESE Cold, per quanto vale allo stato attuale.

A breve potrebbe essere più utile valutare il picco (negativo) estivo dell’estensione/volume dei ghiacci in artico ed il timing del successivo freeze-up, se vi aggrada…


Admiral Ackbar
 

Maremma

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Sesto F.no (FI) - Cecina (LI) - Prata (GR)
Un pò strana anche per me. Non sembra un buon segno.
A mia opinione, provo a dare una interpretazione: dovrebbe trattarsi di anticiclone esteso a più riprese in tutta Europa, con calo dei geopotenziali, oltre che in atlantico, anche ad est e nel mediterraneo, segnatamente orientale.
 

Luca Orlando

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Nelle periferie di Bassano del Grappa (Pedemontana
Tutta l'europa sopra media a quale tipo di circolazione sarebbe esposta? Non e' una cosa un po strana?
Potrebbe anche trattarsi di una figura ibrida tra Azzorre e Subtropicale, intervallata da un flusso basso umido atlantico che fa da sparti acque tra Centro Nord Europa e Sud Europa Mediterranea.. il ché pone un'indicazione a delle resilienze di lacune mediterranee..
Il problema è il forte potenziale termico in conservazione delle acque mediterranee, per via delle anomalie positive strong. Ai primi scambi o cedimenti tra le figure bariche in gioco, anche piccoli e brevi infiltrazioni di correnti più fresche dai quadranti nordici, possono generare un mix di aria umida nei bassi strati e fresche negli alti strati, il tanto da creare fenomeni piuttosto energici ed estremizzanti, a carattere di tendenza simil tropicale.
Insomma, non c'è da stare poi così tranquilli e sereni, se si vede un quadro precipitativo in tendenza di sopramedia, con un contesto di circolazione ibrida o Subtropicale, intervallate da refoli freschi nordatlantici, vista la forte resilienza termica dei mari..
 
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Luca Orlando

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Nelle periferie di Bassano del Grappa (Pedemontana
Potrebbe anche trattarsi di una figura ibrida tra Azzorre e Subtropicale, intervallata da un flusso basso umido atlantico che fa da sparti acque tra Centro Nord Europa e Sud Europa Mediterranea.. il ché pone un'indicazione a delle resilienze di lacune mediterranee..
Il problema è il forte potenziale termico in conservazione delle acque mediterranee, per via delle anomalie positive strong. Ai primi scambi o cedimenti tra le figure bariche in gioco, anche piccoli e brevi infiltrazioni di correnti più fresche dai quadranti nordici, possono generare un mix di aria umida nei bassi strati e fresche negli alti strati, il tanto da creare fenomeni piuttosto energici ed estremi santi, a carattere di tendenza simil tropicale.
Insomma, non c'è da stare poi così tranquilli e sereni, se si vede un quadro precipitativo in tendenza di sopramedia, con un contesto di circolazione ibrida o Subtropicale, intervallate da refoli freschi nordatlantici, vista la forte resilienza termica dei mari..

Cos'è la resilienza termica?
Tenete presente che le acque sottosuperficiali marine impiegano più tempo a smaltire e redistribuire il calore immagazzinato rilasciandolo attraverso l'atmosfera.
Quindi conservano un potenziale energetico termico, che viene utilizzato nei processi tra gli scambi circolatori dell'atmosfera, in base alle forzanti dettate dal flusso polare in abbassamento con il graduale incedere stagionale.
La Resilienza termica in questo caso è la capacità dell'accumulo energetico termico dei mari a dissiparsi meno velocemente. Quindi a resistere ad un certo livello di contrasto termico, che possa essere generato da uno scambio circolatorio attraverso due masse d'aria opposte termicamente.
 
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