Dal ghiacciaio di Colle Gnifetti, oltre 4400m di quota sul Monte Rosa, sono state estratte alcune “carote”, una delle quali “analizzata e radiodatata” (parole dello studio della scienzah) nel punto più distante dalla superficie, ha evidenziato “ghiaccio di età superiore ai 16mila anni +/-1000”.
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La scienza ci spiega anche di aver individuato, in altre sezioni della carota, una perfetta corrispondenza con alcune “eruzioni” del recente passato, “centrando tutto il resto” sulle quali, arriviamo alla scientificah certezza dell’intera “datazione”.
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Nè la scienzah, né lo studioh, ci spiegano però come una carota estratta da un ghiacciaio che 500 anni fa non poteva esistere, 500 anni dopo possa rispondere alla scienzah a domande sul clima di 15-16mila anni orsono.
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Sfera di cristallo?
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No, solo una truffa costruita in anticipo a tavolino, dalle stesse persone e con le stesse modalità di tutte le altre truffe dela storia “recente”.
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Perchè negli ultimi 2000 anni, a quota 2200 maturava l’uva da vino (punto 1 in mappa), a 3000 splendeva un rigoglioso bosco (punto 2 in mappa), a 3450 i romani sfalciavano pascoli (punto 3 nella mappa), a 4300m i Walser passavano in primavera da Zermatt alla Val Sesia per andare in processione propiziatoria per i raccolti al Sacro Monte di Varallo (punto 4 nella mappa).
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Nessuna di queste notizie storiche è “fisicamente compatibile” con l’esistenza di un ghiacciaio sul Monte Rosa.
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Quindi, se le magistrature planetarie non fossero tutte vendute, chiunque introducesse il concetto “carote da ghiacciai alpini” finirebbe immediatamente in galera per tentata truffa.