burian78 ha detto:il finale di reading non potrebbe far cambiare qualcosa?
Si ma c'è uno zero di troppo, 240 ore sono troppe.
burian78 ha detto:il finale di reading non potrebbe far cambiare qualcosa?
Esatto, credo che al Toto ESE sia come da mie ultime percentuali…Cloover ha detto:Le carte più significative sono però quelle del NAM e delle isoterme, con i -70°C che fanno l'occhiolino all'alta Troposfera!!!!
Vedremo se comparirà qualche cluster a -60°C anche a 500hPa , non lo escluderei per il progressivo calo dei geopotenziali.
Ovviamente con un ESE così potente non ci sarà trippa per gatti nel mese di Febbraio, le ondulazioni saranno tutte corte e smorzate dalla fortissima tensione zonale che una massa d'aria così fredda trascina con se.
Dovremo attendere che il processo fisico legato all' ESE si esaurisca, con la compressione che favorirà un graduale riscaldamento della Stratosfera a partire dai settori più elevati.
Dalla 2^ metà di Marzo potremo tornare a vedere ondulazioni di buona ampiezza, forse ci sarà spazio anche per un FMW, considerato il setting a 2 onde non lo escluderei, così ci prendiamo anche il freddo tardivo e facciamo l'en plein di un Inverno osceno sotto ogni punto di vista
Ci sono due risposte, scegli tu quella che più ti si confà.Nucleo89 ha detto:Nessuno ha la sfera di cristallo, ma una osservazione la devo fare…secondo il parere dei longer sarà possibile negli anni a venire assistere a inverni che non abbiano il solito triste epilogo, oppure ci dobbiamo abituare a questo scempio finché si campa? :'(
ora nn ricordo i post di tutti ad inizio inverno ...la memoria , poca e confusa nn mi aiuta , quello di sicuro che Luca era molto scettico ...su quello vado sicuro ...se tu avevi scelto la strada di Luca , forse , come ripeto , la memoria nn mi aiuta e mi fido ...di quello che dici ...ma poi in fondo nn si fa a gara a chi ci azzecca di piu ...un' altra cosa sicura è che io ero certo di un' altro inverno ...io sicuramente ho fallato la previsione ... ;Dadm.ackbar ha detto:Esatto, credo che al Toto ESE sia come da mie ultime percentuali…
È una tendenza che indico da dicembre, ma con la recondita speranza di prendere una cantonata clamorosa…e poi mi si viene a dire che non sono stato chiaro quest’anno e che non si è capito quali erano le mie idee…bah…peraltro magrissima consolazione nell’aver sentito puzzo di uno degli inverni più non inverni della storia :
Filippo, lo riscrivo qui perché credo sia più che doveroso: la stima in Cloover rimane immutata
Scusate l’OT, davvero.
Admiral Ackbar
La crescita della vortex area è alla base dello sprofondamento del getto fino a latitudini sub tropicali: nevicate in Saudi Arabia, blizzard nevosi ad Atene o Israele, nevicate record a Sakhalin o in Giappone, non sono casuali e sono l’espressione di forze e contrasti termodinamici amplificati rispetto al passato.blurryface ha detto:Quest'immagine è ricavata da un interessante studio, presentato nel 2019 alla Portland State University, dove vengono tracciati i cambiamenti avvenuti dal 1950 nel posizionamento e nell'estensione media registrata nel vortice polare stratosferico.
Il periodo di rilevazione per ogni anno corrisponde all'inverno meteo.
Come metodo di identificazione degli edge del vortice è stata utilizzata l'interpolazione dei punti di velocità massima degli zonal winds rilevati a 50hpa.
Dall'immagine si nota la crescita costante dell'area del vortice con relativo stretching, l'abbassamento di latitudine del getto (migrazione equatorward) con progressivo spostamento del baricentro del vortice verso l'eurasia.
Quello che chiederei ai più esperti è: quanto può incidere questo cambiamento sulla resa dei pattern e dei precursori che si basano sul posizionamento geografico di anomalie bariche e termiche, considerando che questi pattern vengono definiti e testati sulle serie storiche che si compongono dei dati relativi a tutti i decenni inclusi nel grafico sottostante? Osservando il grafico si vede che non ci sono enormi cambiamenti in zona Bering, quindi le dinamiche in area pacifica si potrebbero supporre meno impattate dai cambiamenti, ma in zona atlantica e canadese lo spread aumenta, e in eurasia è ancora più consistente. Immagino sia un problema noto, ma non so se esistano dei criteri correttivi applicati ai pattern predittivi che tengano conto di questi cambiamenti.
adm.ackbar ha detto:...
L’asse canadese-euroasiatico si propone sempre di più verso uno sbilanciamento east, lasciando spesso i comparti west molto più esposti a dinamiche diametralmente opposte: c’è da comprendere anche se in questa dinamica sia coinvolto lo shift accelerato del North Pole magnetico che punta deciso la Siberia.
Admiral Ackbar
blurryface ha detto:
ale81 ha detto:Buona domenica a tutti. Come sempre detto, ci capisco poco o nulla, ma addirittura 2100 mi sembra un po’ troppo azzardata la cosa. Buona giornata a tutti.
ne dubito ....anziValerio75 ha detto:Se così fosse meglio chiudere tutto e scordarci non solo l'inverno ma anche le precipitazioni, confido sempre in una variabile X altrimenti inutile perseverare e continuare a farci del male. Piuttosto spero che almeno la NINA terrà a bada la temperatura globale per il 2022, insomma che non sia l'anno più caldo.
batstef ha detto:vogliamo parlarne ? ;D